Il Palio del Recioto e dell’Amarone a Negrar, tra festa e territorio

Pubblicato il 16 aprile 2025 alle 17:45

Il Palio del Recioto e dell’Amarone a Negrar, tra festa e territorio

A Negrar di Valpolicella, a Nord di Verona, c’è un momento dell’anno in cui la comunità si riversa in strada, il vino scorre, e il tempo sembra scivolare tra i bicchieri. Il Palio del Recioto e dell’Amaronedal 19 al 21 aprile – non è solo una vetrina di vini pregiati: è un rituale collettivo che si consuma da oltre settant’anni.


Nato nel 1952, il Palio ha resistito a decenni di cambiamenti senza snaturarsi. Nonostante l’affluenza crescente e l’ingresso del turismo enogastronomico mainstream, mantiene un’anima popolare e stratificata. Nel cuore del paese, tra Viale Mazzini e Piazza Vittorio Emanuele, si mescolano 19 cantine, piatti veronesi, food truck e bancarelle. È qui che il vino si racconta senza troppe cerimonie, tra brindisi improvvisati e discussioni sulle etichette.

Il programma mescola sacro e profano: la benedizione del Recioto, le degustazioni guidate da sommelier, i concerti serali e le attività per famiglie. Non manca l’agonismo: martedì 22 si corre il Gran Premio Palio del Recioto, gara ciclistica Under-23 tra le curve e le vigne della Valpolicella.

Le cantine aprono le porte per visite e degustazioni (su prenotazione). C’è chi organizza tour nei vigneti, chi propone l’olio EVO accanto al Corvina, chi affitta camere sopra le botti.
Non si viene qui solo per bere. Il Palio è una forma di appartenenza, un pretesto per riempire le vie del paese e mettere in scena – tra un calice e una pedalata – il legame fra terra, vino e comunità. Tutto il resto è decorazione.

 

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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