Tanti auguri a Osteria di Lecce per il suo primo compleanno!

Pubblicato il 29 aprile 2019

Tanti auguri a Osteria di Lecce per il suo primo compleanno!

Ho sempre apprezzato chi fa della propria passione il proprio mestiere. Scegliere di fare nella vita quello che si ama richiede tanta dedizione, tanto impegno e altrettanto sacrificio. E soprattutto mi piace incontrare le persone che hanno l'audacia di esprimere il proprio talento in questi anni in cui sembra che la fatica sia maggiore rispetto a quella che si affrontava qualche decennio fa. Ma in tutto questo c'è chi non demorde, e anzi, continua orgoglioso e imperterrito perseguendo il proprio obiettivo, che è quello di valorizzare il territorio in cui è nato, cresciuto e in cui si riconosce. È il caso di Serena e Francesco, una giovane coppia che ha deciso di esprimere il proprio amore per la cucina e per il Salento con un progetto che fa della semplicità la propria bandiera: Osteria di Lecce.
Abbiamo incontrato i padroni di casa per capire cosa significhi credere nella propria idea di cucina, e soprattutto per capire, a un anno di distanza dall'apertura se e cosa è cambiato nella loro vision.



Osteria di Lecce ha appena spento una candelina. Quale desiderio ha espresso? Sempre che si possa dire.
Si può dire perché è quello che stiamo vivendo ogni giorno, da un anno a questa parte: quella di mettere la nostra esperienza in cucina al servizio dei nostri clienti. Io (parla Francesco, n.d.r.) lavoro nella ristorazione da ben 16 anni e tra il tempo trascorso a frequentare corsi di formazione e quello vissuto con le mani in pasta posso dire di aver imparato tanto e di essere cresciuto molto nel mio mestiere. Serena ha lavorato per molto tempo in un forno, e questo le ha dato sicuramente la disciplina per poter affrontare qualsiasi problema in cucina e qualsiasi situazione si possa presentare in un ristorante.

A un anno di distanza, qual è il vostro bilancio?
Assolutamente positivo! Non ci aspettavamo un successo del genere. Siamo abituati a pensare che i primi tempi possano e debbano essere duri, che bisogna stringere i denti finché le persone intorno non si accorgono di te. E invece questo non è successo: abbiamo inaugurato nel mese di aprile dello scorso anno e questo ci ha permesso di cavalcare l'ondata di turisti che si riversa in Salento ogni estate, e conseguentemente, ci ha concesso la possibilità di far conoscere la nostra cucina in loco e non, grazie ai clienti che si spostano appositamente per provare i nostri piatti.


Be', si tratta di una grande soddisfazione...
Senz'altro... In un anno siamo riusciti a formare la nostra clientela fissa, i nostri aficionados. Abbiamo fidelizzato con molte delle persone che sono venute a trovarci. In particolare citiamo sempre l'esempio di una coppia di Brindisi, che nonostante non abbia più vent'anni, sceglie di spostarsi sino a Lecce, solo per noi, e con cui abbiamo costruito un rapporto meraviglioso che esula dalla cena.


Avete cambiato qualcosa nell'arco di questo tempo? Intendo nella struttura del locale.
Non nella struttura: ma abbiamo deciso, tempo fa, di concederci qualche giorno di pausa per un vero e proprio restyling del locale. Abbiamo sempre puntato su colori, dettagli e decorazioni che richiamassero la nostra amata terra, quella che ci piace valorizzare nei piatti che serviamo, e così abbiamo puntato ancora di più su questo fattore, decorando le pareti persino con gli antichi attrezzi adoperati dai nostri nonni e dalle persone che hanno collaborato alla crescita del nostro territorio.

Quale consiglio vi sentite di dare a chi vuole affrontare un'esperienza come la vostra?
Di non avere paura, di non farsi scoraggiare dalla burocrazia e da tutte quelle dinamiche che potrebbero sembrare un ostacolo, ma che in realtà sono solo una parte di questo lavoro. Quando sei dall'altra parte, o come cliente o come cameriere non te lo immagini neanche quanto lavoro e quanto impegno ci sia... ma non per questo bisogna demordere!


Qual è il vostro concept?
Osteria di Lecce vuole presentare e valorizzare il territorio in cui è nata: il Salento. A tavola portiamo sempre e solo prodotti garantiti e certificati, coltivati nelle terre pugliesi. Lo stesso vale per vino e birre: solo aziende e birrifici pugliesi, per esaltare, grazie alla coerenza dei sapori, i profumi delle pietanze. Non ci piace discostarci troppo da quello che è il tono e il carattere della cucina salentina, quella di casa per intenderci, e anzi laddove è presente una rivisitazione è solo per attualizzare le antiche ricette, senza alcuna audacia, ma solo tanta familiarità.
Nei pochi casi in cui sono presenti, invece, prodotti non pugliesi è solo per valorizzare, vivacizzare e promuovere i nostri sapori: faccio l'esempio del peperone crusco calabrese che provvediamo noi stessi ad acquistare, che esalta enormemente il gusto del gambero.

Cosa volete dire a chi ci legge?
Di passare a trovarci presto perché Osteria di Lecce ha pronte tantissime novità per la bella stagione!

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scritto da:

Federica Miggiano

Ho iniziato prima a scrivere poi a parlare e camminare. Mi piace l’inchiostro, ma non ho tatuaggi. Da bambina volevo fare la ballerina, poi sono finita a studiare Filosofia. Nel tempo libero mi chiedo cosa voglio fare da grande. Amo il cinema, la fotografia, la musica live e i carboidrati.

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