Bologna back to uni: i bar che salvano la sessione

Pubblicato il 14 settembre 2025

Bologna back to uni: i bar che salvano la sessione

Settembre a Bologna è un risveglio brusco: il treno che ti scarica in stazione con la valigia ancora mezza piena di sabbia, la città che torna a ruggire dopo il torpore estivo e quella sensazione strana di déjà vu.
Sei di nuovo qui, in mezzo a lezioni infinite, lavori da incastrare, coinquilini che rientrano uno alla volta e la solita missione impossibile: riprendere il ritmo. Non è facile ricalibrare la bussola, soprattutto se sei uno di quei fuorisede che divide le giornate tra aule universitarie e turni di lavoro, o se sei alle prese con laboratori che ti risucchiano fino a sera.
Per non impazzire, c’è bisogno di spazi che funzionino da ammortizzatore: luoghi dove non sei mai davvero solo, dove il Wi-Fi non ti abbandona a metà PDF e dove la community universitaria si ricompone naturalmente, come se l’estate non fosse mai passata. Posti dove puoi buttarti sui libri, mandare mail di lavoro, ma anche staccare due minuti e ricordarti che Bologna è sempre la stessa, solo con nuove facce che si mischiano alle vecchie.
E siccome il caldo settembrino regala ancora qualche scampolo d’estate, meglio farlo in locali che sanno di socialità: alcuni con giardini, altri con tavoli all’aperto, tutti con quella vibrazione che ti fa sentire di nuovo dentro la città.
Perché studiare non deve per forza essere un atto solitario: può essere anche un modo per riabbracciare Bologna e riprendere il suo ritmo unico.

Ostello metropolitano


Partiamo subito da un livello alto, perché basta passarci davanti per capire che qui il concetto di “luogo per studiare” si ribalta completamente. Due palazzoni moderni che sembrano una città dentro la città, con una piscina al centro che ti fa pensare di essere più a Barcellona che a Bologna. Dentro si respira aria internazionale: studenti stranieri con il laptop, professionisti in pausa caffè, viaggiatori che scambiano due chiacchiere come se si conoscessero da sempre.
È un posto che funziona come un hub, dove non ti senti mai fuori posto: puoi studiare, lavorare, fare networking o semplicemente buttarti su una delle poltrone a guardare la vita che scorre. Non è il classico bar con Wi-Fi, è molto di più: un ecosistema che unisce aule studio improvvisate, spazi di coworking, sale meeting, eventi e momenti di socialità.
La filosofia è chiara: qui non esistono barriere tra chi studia, chi lavora e chi viaggia. L’atmosfera è da seconda casa, con servizi pensati per semplificarti la vita: prese ovunque, Wi-Fi che non molla mai e un senso di comunità che ti fa sentire parte di qualcosa di più grande.
Perfetto se vuoi rientrare nel mood universitario ma senza rinunciare a un tocco internazionale e creativo.

The Social Hub
📍 Via Aristotile Fioravanti 27, Bologna
☎️ 051 042 2482

Zona ribelle


Per tutti sono le Scuderie, ma pochi sanno perché si chiamano così. L’edificio era infatti la scuderia del gigantesco Palazzo Bentivoglio, la “Reggia di Bologna” del Quattrocento. Quando il palazzo venne distrutto nel 1507, le scuderie sopravvissero, resistendo nei secoli tra cambi di funzioni e destini: magazzino, mensa universitaria, spazio di servizio. Poi, la rinascita come luogo culturale e di socialità.
E in effetti, per generazioni di studenti, le Scuderie sono state il cuore pulsante di Piazza Verdi. Davanti a quel portico si stendeva ogni pomeriggio un tappeto di corpi: sedersi per terra, chiacchierare, suonare, era un gesto semplice ma rivoluzionario. C’erano i Bangla con la birra a 2 euro, sempre fredda o niente, e l’impressione che la piazza fosse il posto più alternativo d’Italia. Oggi quella magia non c’è più.
Il locale si chiama “Scuderia Future Food Urban Coolab”, con scalinate moderne, coworking e studenti chini sui portatili. Tutto funziona, tutto è ordinato.
Ma è diverso.
Forse Bologna oggi sceglie la stabilità, la vetrina internazionale, l’immagine più pulita e controllata. Ma resta la domanda: quanto di quella spinta comunitaria, di quella capacità di trasformare una piazza in vita condivisa, può sopravvivere dentro una città che cambia volto così in fretta?

Scuderia Future Living Lab
📍 Piazza Giuseppe Verdi 2, 40126 Bologna
☎️ 051 656 9619

Street Jungle


Tavoloni di legno affollati, pareti che cambiano pelle, un bancone in stile americano con barattoli di biscotti e caffè da refill: qui l’aria è movimento.
Sei in Strada Maggiore, sotto il Portico dei Servicantato da Guccini, a due passi dal centro che corre.
Si chiama Zoo e l’ha messo in piedi Lucia: all’inizio lei e le prime socie avevano progetti con nomi di animali, il monosillabo è venuto da sé e funziona in ogni lingua. Dentro tutto ha una funzione precisa: bakery artigianale con cheesecake e bagel, ristorante attivo a pranzo e cena, libreria specializzata in illustrazione e grafica, spazio espositivo che ha ospitato Beatrice Alemagna e Olimpia Zagnoli, laboratorio con workshop per adulti e bambini. Le mostre ruotano spesso, stampe e serigrafie finiscono negli zaini; ogni angolo è buono per uno scatto veloce. Qui si studia davvero: Wi-Fi che regge, prese diffuse, sedute comode; ma ci vieni anche per il brunch: bagel al salmone e avocado, pancakes, French toast, opzioni veg e vegan senza storie. Studenti, famiglie, creativi: ognuno trova la sua routine.
Niente fuffa, tanta organizzazione. Un posto che tiene insieme appetito e idee, con un tono internazionale ma radicato a Bologna: entri per un caffè, esci con due pagine di appunti e la voglia di tornarci domani.

Zoo
📍 Strada Maggiore 50/A, 40125 Bologna
☎️ 373 843 8500

Roba da avvocati 

C’è una strada a Bologna che porta nel nome la memoria di una pianta: Belmeloro, dal “bel mlór”, l’alloro che un tempo cresceva rigoglioso tra vigne e case dei Malvezzi. Nei secoli ha cambiato faccia e nomi: Campo di San Sismondo, Vinazzi dei Malvezzi, Linguadocca. Ha visto palazzi rinascimentali, demolizioni, delibere consiliari e trasformazioni urbane, fino a diventare il corridoio che oggi unisce largo Trombetti a via San Leonardo. Passeggiandoci sembra di calpestare strati di città sovrapposti: medioevo, Rinascimento, dopoguerra, università. E proprio qui si affaccia Giurisprudenza, con il suo esercito di studenti eleganti e stanchi, libri sottobraccio e toghe immaginate. Sotto i portici, però, c’è un rifugio che bilancia il peso dei codici: il Cafè Belmeloro. Da anni è la mensa ufficiosa dei giuristi, un locale che accoglie con prese, Wi-Fi e piatti veri: gnocchi al ragù, tagliatelle al prosciutto e limone, piadine, pita, polpette. Non solo caffè e laptop, ma pause sostanziose che sanno di casa e di Emilia. Dentro regna un’energia doppia: quella accademica di chi studia fino a sera e quella notturna dei mercoledì che partono tranquilli e finiscono a mojito. 

Cafè Belmeloro
📍 Via Belmeloro 1/c, 40126 Bologna
☎️ 349 257 7636

Sapore di riscatto

Immagina di aprire un libro e invece di pagine trovare arancini fumanti, pistacchi verdi, melanzane fritte e profumo di cannella. È così che comincia la storia che incontri in via Guerrazzi: non tra scaffali di libreria, ma tra tavoli pieni di studenti con il laptop acceso, appunti sparsi e tazze di caffè che fanno da benzina. Lo spazio è informale, accogliente, perfetto per fermarti a studiare senza sentirti di troppo. Poi scopri che dietro quel bancone c’è un uomo che i libri li vendeva davvero, a Catania, prima che il racket lo costringesse a ricominciare da capo. E Bologna è stata la sua occasione. Così nasce Liccu, che in siciliano vuol dire “goloso”: un bar che è anche cucina, dove puoi ordinare una piadina veloce tra un capitolo e l’altro, oppure restare a pranzo con pasta alla Norma, caponata, sarde a beccafico. Intorno a te ragazzi che scrivono, coinquiline che ripassano, lavoratori che rispondono a mail: tutti connessi da un Wi-Fi solido e dal profumo che arriva dalla cucina. Alla fine capisci che questo non è solo un posto dove studiare: è il Bar Maurizio, un angolo di Sicilia che ti ricorda che ripartire si può, e che anche una giornata piena di esami può avere il sapore dolce di un cannolo.

Bar Maurizio
📍 Via Guerrazzi 22a, 40125 Bologna
☎️  351 931 9990

Stop & Go

In Bolognina il tempo corre veloce, tra vecchi muri che raccontano fabbriche e nuove vetrine che parlano di comunità. È qui che nasce l’idea di Claudia: trasformare un ex locale storico in un posto dove sedersi, aprire il pc e non guardare più l’orologio. Il risultato è uno spazio che sembra cucito addosso a chi studia e lavora: niente banconi che creano distanza, ma una cucina aperta, un tavolo sociale per condividere appunti e chiacchiere, angoli più riservati per chi deve concentrarsi. L’arredamento è Ikea, low budget ma accogliente, e proprio per questo familiare: ti sembra di essere nel salotto di casa, ma con un Wi-Fi che non molla e prese sempre a portata di mano. Intorno, l’atmosfera è rilassata: qualcuno prepara slide, altri correggono bozze, altri ancora fanno riunioni improvvisate davanti a un cappuccino XL. A tenere tutti in piedi ci sono waffel, brioche farcite al momento, centrifughe di frutta e zenzero, mentre chi ha più fame trova taglieri e spuntini veri. Questo posto si chiama Pane Burro & Wi-Fi, e il nome è già la sua filosofia: un bar che ti nutre e ti connette, rendendo lo studio e il lavoro parte naturale della vita di quartiere.

Pane Burro & Wi-Fi
📍 Via Alessandro Tiarini 1/c, 40129 Bologna
☎️ +39 340 994 2988

Stazione di idee


Restiamo in Bolognina, ma non per inerzia: qui gli arrivi diventano abitudini e le valigie smettono di rotolare per trasformarsi in scrivanie. Tra via de’ Carracci e i binari entri in un cortile che abbassa il volume del traffico e alza quello delle idee: tavoli lunghi, prese ovunque, Wi-Fi che tiene, luce chiara sulle pagine. Qui studi, lavori, respiri. A metà giornata si accendono una sala studio che sembra una biblioteca giovane, un coworking dove si incrociano freelance ed Erasmus, una cucina condivisa da cui escono caffè e progetti, un giardino che da aprile in poi diventa terrazza mentale.
Si chiama Combo Bologna e nasce per tenere insieme ospitalità e comunità: camere e dormitori quando serve fermarsi, spazi comuni quando serve incontrarsi. La sera arrivano workshop, talk, set live; di giorno è la base per recuperare esami e deadline, con sedute comode e quella cordialità silenziosa che ti fa restare ore senza sentirti di troppo. Non è scena, è utilità con stile: a due passi dalla stazione, vicino all’università, agganciato a una rete di iniziative sociali che allargano il quartiere.
La combo che serve adesso? Concentrazione + connessioni + ossigeno. Ci arrivi per studiare, esci con una pagina nuova.

Combo
📍 Via de’ Carracci 69/14, 40129 Bologna
☎️ +39 051 039 7900

Rotolando verso sud 


Ci sono giornate in cui studiare richiede una bussola: luce giusta, rumore basso, un tavolo che non ti faccia sentire di passaggio. A Bologna quella rotta ti porta tra i vicoli del vecchio ghetto, dove i portici stringono i pensieri e li mettono a fuoco. Scivoli in via Valdonica 5, quartiere San Vitale, a due respiri dalla stazione universitaria: porte basse, muretti antichi, odore di carta e vino. Entri in un salotto vintage che sembra casa di un’amica: sedie spaiate, tavoli di formica, libreria costruita con cassette di legno, un pianoforte che tiene il tempo. Qui il brusio è concentrato, la musica è scelta per stare in sottofondo, le conversazioni restano a tono di appunti. I gruppi si stringono sui tavoli, chi lavora al pc trova ritmo, chi prepara un esame si prende ore intere senza sentirsi fuori posto.
Il nome arriva naturale, come la luce di taglio sul tavolo: Camera a Sud. Carta vini importante (oltre 150 etichette), zero cocktail e tanta curiosità enologica; in cucina girano piatti stagionali, taglieri, gnocco fritto, vellutate, paste del territorio. Ci passi per una pagina, resti per tre capitoli. È il rifugio per quando vuoi studiare davvero ma non isolarti: uno spazio caldo, raccolto, affidabile, dentro un quartiere che non smette di raccontare storie. Chiudi il portatile, alzi lo sguardo, ti accorgi che la bussola era giusta: qui il sud è il lato buono.

Camera a Sud
📍 Via Valdonica 5, 40126 Bologna
☎️ +39 051 095 1448


Foto tratte dalle pagine social dei locali.
In copertina: Camera a Sud. 

  • APERITIVI MEMORABILI

scritto da:

Lorenzo Trisolini

Classe ’94, curioso per natura e sempre con lo zaino pronto. Dopo una laurea a Bologna e un’esperienza in Australia, ci sono tornato sei anni dopo, scoprendo una città che sa sempre sorprendermi. Osservo, ascolto e racconto quello che vale la pena vivere

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