Andrea e Paolo Cortellazzo non mollano di un centimetro e rilanciano i Colli Euganei

Pubblicato il 20 ottobre 2022

Andrea e Paolo Cortellazzo non mollano di un centimetro e rilanciano i Colli Euganei

Pensi di averle viste e sentite tutte e invece a distanza di un anno torni da Andrea e Paolo Cortellazzo, i titolari di Come in Corte Aurora, e niente: sei costretta a ricrederti. Sì perché ci sta essere giovani, vivere a mille, avere la voglia di cambiare o se non altro provare a offrire qualcosa di nuovo; ci sta anche il desiderio di rischiare, di alzare sempre più l’asticella; ma oh, fermarsi e godersi un attimo il panorama? Ecco, Andrea e Paolo, non credo abbiano nessuna intenzione di fermarsi, almeno, per ora.
 
Se mi dite che state di nuovo cambiando il menù giuro che mi alzo e me ne vado!


Andrea:
Okay, allora sarà una chiacchierata molto breve perché stiamo effettivamente cambiando il menù. Ma non cambiando semplicemente i prodotti perché è finita la stagione estiva, stiamo proprio rivoluzionando tutto. Sì, di nuovo, lo so. Ma questa volta ancora di più.
 
Ah, perché è possibile un “ancora di più” scusami? Dopo aver proposto la carbonara e la cucina giapponese, in una villa storica, nel bel mezzo dei Colli Euganei, può esserci “di più”?


Andrea:
Anna, abbiamo solo iniziato. C’è altro, anzi, ti dirò, c’è moltissimo altro e siamo consapevoli che stiamo ogni volta alzando l’asticella e buttandoci – no, buttandoci no – addentrandoci in un sentiero il cui arrivo ad oggi è ancora nebuloso, ma siamo consapevoli anche che abbiamo una voglia, una età, una conoscenza e anche una voglia di osare che non possiamo non cavalcare.
 
Insomma: che menù sarà il prossimo?


Andrea:
Non farmi dire troppo perché lo stiamo ancora studiando con il nostro Chef Claudio – che, puntualizzo, non toglierà mai alcuni piatti cari alla sua terra natale ovvero Roma – ma che è il perfetto alleato nelle nostre pazzie perché con lui riusciamo sempre a mescolare l’idea, all’ingrediente giusto, alla perfetta cottura. Posso dirti cosa non ci sarà più: i taglieri e le tagliate, perché dovevamo fare una scelta e questi piatti iniziavano a starci stretti; al loro posto entrerà di prepotenza una fortissima influenza etnica; non solo negli ingredienti quindi nei sapori, ma anche nei colori, nei profumi e – ultimo ma non meno importante – nel modo stesso di mangiare.
 
Paolo: Diciamo che ci saranno degli antipasti che potranno essere condivisi con i commensali. Ci piace pensare alla cucina e all’atto stesso di mangiare come qualcosa che ogni tanto può avere lati giocosi e quasi divertenti, ecco perché alcuni piatti richiederanno uno “sforzo” attivo del cliente. Sia chiaro: nulla di complicato che richiederà una conoscenza in cucina, ma magari sai, finire il piatto al tavolo, chiuderlo, ma mi sto sbottonando fin troppo. Ecco, mio fratello una cosa non l’ha specificata: il cuore di Come in Corte Aurora è e resterà sempre la carne, a prescindere da tutte le pazze idee che ci verranno in mente. Siamo pur sempre dei Cortellazzo oh!
 
Ma da dove esce tutta questa, come dire, voglia di innovarvi sempre più?


Andrea:
Ci piace molto viaggiare e ci piace molto mangiare nei posti che visitiamo. Questa estate non abbiamo avuto molto tempo per andare chissà dove, ma ci siamo concessi diverse tappe in giro per il nostro Bel Paese e beh, ci siamo resi conto di come esistano veramente realtà molto diverse che meritano tutte di esser scoperte e provate. Crediamo in una ristorazione mai ferma e sempre in continuo movimento e beh, speriamo di essere in grado di offrirla. Vedremo come andrà con il nuovo menù ma possiamo dire che fino ad oggi questa vostra visione di una cucina dei Colli molto diversa dal solito, ha ripagato, no?
 
Paolo: Moltissimo. Ci abbiamo messo del tempo per farci capire e anche apprezzare, ma oggi la cosa più bella è vedere come alcuni clienti che ci hanno provato un po’ restii oggi sono diventati persone abituali della nostra sala e della nostra cucina, nonché anche nostri grandi fan.

Come in Corte Aurora
Via Chiesa, 1 - Teolo (PD)
Tel. 3331566758

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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