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Il punto di forza di questa osteria è il suo essere semplice e accogliente, familiare e aperta a tutti i tipi di clientela: dalle famiglie ai giovani, dai lavoratori in pausa pranzo alle "balotte" di amici durante il weekend. E' il luogo ideale sia per una cena sostanziosa, sia per sfiziosi spuntini salati e dolci. La scelta è vasta e c'è sempre un occhio di riguardo anche per i vegetariani e celiaci. Un ambiente carino e cordiale, un posto dove tornare sempre volentieri.
Il menù
Il menù comprende piatti classici, di pasta fatta in casa tra cui le tagliatelle, i garganelli, la gramigna e gli spaghetti alla chitarra. E poi, come da copione per un'osteria che si rispetti, taglieri doc di formaggi e salumi vari, verdure e tigelle. Un'attenzione reale infine verso i prodotti utilizzati, verdure fresche di stagione e prosciutti e carne per i quali l'origine controllata e garantita non è solamente un modo di dire.
E poi piadine e crescentine dalla Romagna con amore: sono le specialità dello chef, romagnolo d'origine e cuoco figlio d'arte, eccellente fautore di piade impastate e cotte come tradizione comanda.
Nonostante i piatti proposti nel menù non siano numerosissimi (come si addice a un'osteria), la scelta rimane ardua!
Da bere
L'etichetta di punta di quest'osteria è quella della Cantina Cesari, molto amata e conosciuta a Bologna e dintorni. Vini della zona, dunque, la cui scelta indica anche qui un'attenzione verso la filiera breve tra produttore e consumatore. A questi fanno compagnia anche i vini dell'Alto Adige, qualche birra artigianale, tra cui la Gradisca, dell'etichetta riminese Amarcord, tributo a Federico Fellini.
Il consiglio dello chef
Il consiglio dello chef in questo caso è il consiglio della persona che ha concepito e realizzato questo posto. E come lui stesso tiene a sottolineare, questo è il posto dove mettersi a sedere senza preoccuparsi di cosa prendere, di quanto stare e... di quanto spendere! Perchè è una vera osteria, con prezzi modici e atmosfera rilassata, dove non si spende per il coperto, nè per il pane, ma è garantito il sentirsi come a casa, scambiare quattro chiacchiere o leggersi il giornale, nascosti dal tran-tran quotidiano. Meglio ancora se con un bel piatto di tigelle e salumi!
Il tavolo migliore
Piuttosto che di tavolo migliore, è la posizione stessa del locale a essere assolutamente esclusiva e degna di nota. In una viuzza in pieno centro, in quel gomitolo di strade tra v. Indipendenza e v. Ugo Bassi, ha il pregio di poter conservare una certa discrezione, al riparo dal caos cittadino, insieme a una clientela affezionata e maggiormente selezionata.
Occasioni speciali
Oltre a sbizzarrirsi con creazioni ad hoc per le classiche feste di San Valentino, Natale e quant'altro, una delle proposte più interessanti del nostro chef è durante la Festa della Birra, a settembre. Per quell'occasione sfodera, infatti, curiose e azzeccate combinazioni di cibi e birre artigianali.
Il lunedì, invece, è dedicato alle degustazioni di vino da accompagnare a un piatto unico composto da diverse tipologie di cibi, dalle verdure alla pasta.
Se invece si tratta di celebrare una propria "occasione speciale", come feste di laurea e compleanni, allora potrete usufruire della rustica tavernetta, ideale per brindare a oltranza tra i propri cari, senza essere disturbati.
Curiosità sul gestore
A domandargli ciò che lo ha portato ad aprire la sua osteria, Andrea, cuoco e gestore di Bocca Buona, sorridendo, risponde: "incoscienza e pazzia". E non sono forse questi i due ingredienti segreti di ogni successo che si rispetti?
Inoltre, a questo si aggiunge il sentimento di gratificazione che si prova nell'avere una clientela nuova o di affezionati, raggiunta nel tempo e grazie al lavoro suo e di quello delle persone che lo accompagnano in questa "avventura".
Un mestiere di tradizione, tramandatogli addirittura dalla propria bisnonna, una passione che è nel sangue.
