Ecco come è andata la nostra cena nel bistrot di Padova dentro una serra

Pubblicato il 10 gennaio 2024

Ecco come è andata la nostra cena nel bistrot di Padova dentro una serra

Prendi un freddo pomeriggio d'inverno, quando non hai voglia di andare a cena fuori ma sei con quegli amici a cui proprio lo avevi promesso e non puoi dire di no per l'ennesima volta. Immagina di avere a due passi dal centro di Mestrino una serra fatta di vetrate con al centro un ulivo rigoglioso, in cui è stato creato un ristorante accogliente e raffinato, in cui la cucina è estremamente ricercata ma in cui puoi cenare con un clima rilassato, perfetto per toglierti di dosso la stanchezza della giornata e berti un buon cocktail. Ecco: questo è esattamente quello che è successo a me quando sono arrivata da TiAma Bistrot. 


Prendiamo posto e ci viene chiesto se beviamo un aperitivo. Ma anche sì: l’atmosfera è quella giusta e la carta dei cocktail è accattivante. Scegliamo uno Spritz Fiero e un Americano Martini. Non farti ingannare dallo spritz perché è quel tipo di cocktail fintamente innocuo che ti gusti chiacchierando e che si fa amare da subito per il suo gusto frizzantino. Mentre sorseggiamo i cocktail ci viene raccontato che la serra è stata creata da zero per avere un locale che dialogasse con l'esterno, così da avere luce naturale ma anche guardare il cielo stellato. Un locale che avesse un suo carattere, diverso dagli altri e che ti lasciasse con l'effetto "Wow": sono qui da due minuti ma mi ha già convinto. 


Arriva il benvenuto dello chef e sinceramente non mi aspettavo una presentazione così raffinata. Abbiamo una mazzancolla avvolta nella pasta fillo e servita su una guacamole fatta in casa, un cicchetto con crudo 24 mesi e burrata e dei crostini su cui adagiare la crema di pomodoro e basilico (la vedi? E’ stata servita dentro la latta in cui viene venduta la salsa di pomodoro! Adorabile!). Iniziamo proprio dalla salsa di pomodoro e basilico: la sensazione è quella di fare la scarpetta nel sugo della nonna. Hai presente, no? Quando sei in cucina la domenica mattina, ti hanno detto di non toccare nulla prima che arrivino gli ospiti e invece no, quel profumo di sugo caldo è irresistibile e non puoi fare a meno di prendere un tocchetto di pane e assaggiare. Se posso dirlo (ma sì, diciamolo!) è quel cicchetto che vince con la sua semplicità e che vorrei trovare più spesso. Il basilico, dal canto suo, viene coltivato in casa tutto l'anno, grazie al supporto di speciali lampade, senza pesticidi o altri trattamenti chimici. 


Il cicchetto con crudo e burrata è come il tubino nero, classico e meraviglioso: mette d’accordo tutti ed è adatto ad ogni occasione. La bella sapidità del crudo viene smorzata dal dolce della burrata ma è il sapore del basilico, con il suo retrogusto acceso, che ti svolta la serata. La mazzancolla è lì per soddisfare la tua voglia di fritto: croccante e dorata, è bella prima che buona e ti prepara alla portata successiva. 


Proseguiamo con un assaggio di burro con sale di Maldon e ginepro e una polpettina di zucca. La panatura è sottile e leggerissima: praticamente uno scrigno che racchiude una crema di zucca spumosa e dolce ma porzionata in maniera tale da lasciarti quella voglia di continuare e, credimi, non esagero se ti dico che ne avrei mangiate dieci. 

Con pane e burro abbiamo quella che si potrebbe definire l'esaltazione dei sapori semplici: il primo sapore che arriva al palato è quello dolce del burro, in realtà quasi una panna, con la sua parte cremosa, mentre i fiocchi di sale di Maldon si sciolgono lentamente, lasciando quel retrogusto più saporito e, al tempo stesso, delicato. 


Ci lasciamo consigliare anche per il primo antipasto della carta. Un trittico di polenta con diverse farciture: radicchio e taleggio, anatra pulled e folpetti alla busara. Se ormai mi conosci, sai che apprezzo sempre le portate da condividere, specie se permettono di assaggiare pietanze di terra, mare e vegetariane. Partiamo con radicchio e taleggio che schizza in cima alle mie proposte preferite: l’amaro del radicchio viene stemperato dal dolce del formaggio cremoso mentre la polenta ti riporta a quei sapori che ti ricordano la casa, l’infanzia e di tutte le cose belle della vita. Cambiamo decisamente registro con il folpetto alla busara, delizioso e ben intriso nel suo sugo, ha quella salinità che ti ricorda le vacanze al mare. Assaggio un tentacolino croccante e mi sorprende come i sapori siano ben bilanciati, con polenta, sugo e seppiolina in un perfetto connubio tra loro. L’ultimo assaggio è una vera sorpresa: l’anatra, cotta lentamente e poi sfilacciata, mantiene il suo sapore selvaggio che viene però ingentilito dalla salsa verde e riesce a conquistare anche un palato delicato come il mio. 


Il risotto Tenuta Margherita è consigliato per due persone e, sebbene avessimo richiesto un assaggio, arriva una porzione che fa la felicità prima degli occhi e poi del palato. Si tratta di un risotto con crema di zucca e polvere di liquirizia in cui il filo conduttore è il sapore dolce della zucca che viene esaltato dal retrogusto di formaggio grana. E’ da questi dettagli che traspare la precisione dello chef: la mantecatura è praticamente perfetta e quel tocco di liquirizia, che trovi di tanto in tanto, rende più deciso un piatto che, anche in questo caso, ti riporta alla sicurezza dell’infanzia. 


E per finire? La mousse di cioccolato con gelato alla menta, crumble e frutti di bosco è un dolce giocoso e accattivante al tempo stesso. Lo so cosa starai pensando: il gelato? Con questo freddo? Credimi, il gelato non è mai azzardato ma anzi ripulisce il palato dopo portate tanto curiose. Preparati perché un cucchiaino di gelato alla menta, mousse di cioccolato e gelèe di frutti rossi ti lascia spiazzato: tanti sapori per certi versi contrastanti e tante consistenze diverse che, anziché scontrarsi tra loro, si esaltano a vicenda. Il crumble, mi dirai? Il crumble, dal canto suo, smorza il sapore acceso della menta lasciando la scena alla danza di cioccolato e lampone, rassicurante ma mai banale. 

TiAma Cocktail Bistrot
Indirizzo: Via Levico - Mestrino (PD)
Telefono: 3519253415
 

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scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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