La nuova linea di fritti della storica pizzeria Al Grottino di Via Orvieto è tutta da assaggiare. La punta di diamante? I nuovi supplì a base di pasta uno meglio dell’altro.

Nel  grande vortice dell’universo enogastronomico romano che continua a sfornare nuove realtà, aperture interessanti e giovani sempre più talentuosi, è un piacere vedere che anche qualche “vecchia gloria” continui a guardare verso il futuro, a reinventarsi e a trovare nuove proposte interessanti e, soprattutto, deliziose. Uno di loro è senza dubbio Tony Vespa, maestro pizzaiolo e patron della pizzeria Al Grottino in via Orvieto, nel cuore del quartiere di San Giovanni. Il primo, Tony, ad avere introdotto ad inizio anni ’90 a Roma un concept diverso rispetto alla classica pizza bassa romana, una pizza “ibrida” tra le due realtà tradizionali, romana e partenopea, che oggi è stata brandizzata da Tony stesso con il marchio “Né Alta Né Bassa” e che continua a spopolare tra i foodies della Capitale (ne è prova il pienone ai suoi tavoli ogni sera della settimana). Oggi Tony torna alla grande con il rinnovo del suo “parco fritti”, che vede l’introduzione di un altro vero e proprio capolavoro del gusto, anch’esso brandizzato e con un nome che più azzeccato non si può: il Supplì Sbagliato. Noi li abbiamo assaggiati tutti e quattro e possiamo dire che, sì, ci troviamo di fronte a qualcosa di davvero particolare e goloso. Andiamo a raccontarli nei particolari.

Perché il supplì è sbagliato

 
Il nome è, ovviamente, un azzeccatissimo gioco di parole per indicare una variante nuova del tradizionale supplì romano a base di riso, quella che vede cioè l’utilizzo della pasta al posto del riso, variante – bisogna dire – non inventata qui Al Grottino, ma già in carta da qualche anno in alcune pizzerie della Capitale. Quello che fa la differenza nei nuovi Supplì Sbagliati di Al Grottino sono la qualità del prodotto in sé, con l’utilizzo di materie prime di altissimo pregio, a partire dalla panatura stessa, dal tonnarello all'uovo fatto in casa al posto del classico spaghetto e poi, ultimi ma non ultimi, gli abbinamenti molto azzeccati e particolari.

Il primo, classicissimo, alla Amatriciana


La degustazione dei Supplì Sbagliati di Tony Vespa Al Grottino comincia con un grande classico: il supplì di tonnarelli all’Amatriciana. Il primo impatto in bocca è la croccantezza della panatura, perfettamente asciutta, in un piacevolissimo contrasto con l’umidità del sugo e del tonnarello. Poi arriva tutto il gusto del guanciale di Amatrice rosolato ed infine il pecorino “ubriaco” nel vino, che dona al supplì toni di sapori più forti, ma anche aspettati e ricercati.

Si continua con un intenso supplì al ragù alla genovese


Il secondo supplì sbagliato è un omaggio alla friggitoria napoletana, una rivisitazione in chiave supplì di un classico della frittura partenopea, ossia la frittatina di maccheroni. Qui il tonnarello racchiuso da una panatura più croccante a base di corn flakes è condito con un saporito e molto sostanzioso ragù alla genovese: ragù bianco di manzo, aromi, cipolla ramata (tanta) ed un cuore di scioglievole provola di bufala affumicata  che ha il compito inaspettato di “asciugare” un po’ il tutto lasciando in bocca un contrasto azzeccato e piacevole.

La freschezza del cacio, pepe e zest di lime


La terza variante si presenta con una panatura particolare fatta in casa che racchiude un tonnarello mantecato cacio e pepe a cui si aggiunge una piacevolissima nota fresca data dalla zest di lime. Questo è un fritto molto delicato, forse il più delicato e anche il più complesso dei quattro disponibili in carta, ma una variante assolutamente obbligatoria da ordinare anche perché bilancia alla perfezione il contrasto con gli altri “gusti” più decisi. Chi ama la cacio e pepe in particolar modo cadrà perdutamente innamorato di questo supplì  e, siamo certi, non potrà più farne a meno per il resto della vita.

Il nostro preferito in assoluto: friggitelli e alici


Ma il meglio, si sa, si tiene sempre per il finale ed il caso ha voluto proprio che fosse l’ultimo “gusto” dei fantastici 4 supplì sbagliati di Al Grottino a conquistare il titolo di nostro preferito (e per distacco). Stiamo parlando di un abbinamento particolarmente azzeccato, quello dei peperoni friggitelli (altro ingrediente povero della cucina napoletana) e alici Vicente Marino.

Un fritto che racchiude l’essenza dei sapori mediterranei, dove il pecorino romano e il cappero fanno da trait d’union in un’armonia di sapori perfetta. Potrebbe spaventare all’apparenza questo supplì, dove troneggiano ingredienti non proprio “leggeri” come peperoni, pecorino, capperi, invece il risultato in bocca è quello di una sensazione di leggerezza assoluta e di armonia. Guai a Tonino se pensa solo un momento di toglierlo dalla carta!

Pizzeria Al Grottino
Via Orvieto, 6 - Roma
067024440

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