Il GUSTO DEL SALENTO AL CONVENTO PINCH PINCH

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Coccole e tipicità caratterizzano la cucina e l’identità di un luogo accogliente e di qualità. Al Convento Pinch Pinch è un ristorante nel cuore di Specchia, realizzato all’interno di un ex convento di frati Francescani, che alla cucina tipica, tanto negli ingredienti quanto nelle ricette, coniuga le moderne tecnologie per la cottura e la conservazione dei cibi, esaltandone le genuine virtù.

NEL MENÙ
Le materie prime rigorosamente locali compongono un delizioso menù à la carte che spazia tra i piatti tipici della tradizione culinaria salentina.

Dall’antipasto al dolce, ogni portata è realizzata in modo artigianale da lady chef Rosy. Sfiziosi manicaretti compongono la “credenza” (in salentino significa “dispensa”) della chef, un ottimo presupposto per conoscere la cucina di un ristorante famoso e apprezzato.

Il menù si arricchisce anche di primi piatti di pasta fresca, più o meno tradizionali, come i maccheroncini con polpettine o la zuppa pazza del convento, di secondi di carne o di pesce come l’arrosto pinch o la rana pescatrice alla gallipolina.

Per chi volesse, in menù anche ottime pizze realizzate (come anche il pane e la pasta) con l’attenta selezione di farine del miglior grano del Salento.

LA LOCATION
Noto comune del basso Salento, Specchia è stato insignito, a fianco ad Otranto, del titolo dei “Borghi più belli d’Italia”. L’antica città medievale si estende su una collinetta che i Messapi utilizzavano come postazione di vedetta. Nel cuore della cittadina diverse architetture dei secoli scorsi sono state restituite alla cittadinanza e ai tanti visitatori: tra queste l’ex Convento dei Francescani Neri, sede dell’omonimo ristorante.

Con molta probabilità, il convento fu costruito intorno ai primi decenni del cinquecento, poiché un’iscrizione testimonia che nel 1531 fu sede del Capitolo dei Francescani. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, il convento subì numerose trasformazioni ed ebbe diverse destinazioni d’uso, la più recente come orfanotrofio, fino al 1980.

Qualche anno dopo, Pietro e alcuni soci ne ottengono la gestione, riqualificando gli spazi verdi e realizzando dei campi di calcetto, tennis, bocce, ecc. Poi la ristrutturazione ha riguardato anche gli interni, oggi sale del ristorante, riportando alla vita l’antico fascino medievale.

(Giugno 2013)

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