Acrobati e mangiafuoco: ecco lo show dinner di Otivm

Pubblicato il 24 settembre 2019

Acrobati e mangiafuoco: ecco lo show dinner di Otivm

Ti sembra di stare a Ibiza e invece sei dietro Cordusio: design curato e cucina creativa in pieno centro

Non c’è un locale come questo a Milano. E me ne sono reso conto appena ho messo piede da Otivm, a due passi da Cordusio, aperto dalla mattina alla notte. Mi racconteranno che l’otivm si contrappone al negotium, ma non c’è neanche bisogno di scomodare il latino per capire che questo è un locale diverso da tutti gli altri. L’unicità sta nella location, nel format e nella cucina. Mi faccio raccontare perché a cena si vive un’esperienza indimenticabile.

Come nasce il progetto?
“Siamo partiti da uno studio sulla città di Milano dove mancava un vero dinner show: artisti (acrobati e mangiafuoco, ndr) si alternano mentre la gente cena, senza interromperla. È la gente che mangia tra gli artisti”, mi spiega Valerio Tremiterra, 47 anni, già proprietario a Napoli del Teatro Posillipo. È uno dei sette soci che sta dietro al progetto Otivm. Due show, in programma il giovedì, venerdì e sabato, da quaranta minuti l’uno. A Milano uno spettacolo così non si era mai visto, il format si ispira ai locali più famosi di Ibiza.

La location colpisce per il design che rivoluziona i classici standard architettonici, creando nuove forme che incantano gli occhi. Colori e linee disegnano uno spazio di 400 metri quadrati che ospita 160 coperti, grazie all’intuizione artistica di Nick Maltese e degli architetti di N + N Design Studio. L’eleganza sta anche negli arredi delle grandi firme: le poltroncine Lisa SCAB Design, gli sgabelli del banco bar di Pedrali, gli arredi e gli allestimenti sono curati da PAM.arco.

L’attenzione al design è alta. Qualche particolare?
“I marmi sono Florim, azienda leader tra le finiture di lusso in Italia. Abbiamo anche deciso di curare i bagni come fossero delle camere da letto e per realizzare la colonna bizantina sono serviti tre mesi”.

La gestione di un locale praticamente sempre aperto deve passare necessariamente da un ottimo lavoro di squadra. Ne è convinto Uberto Breganze, vicentino, 35 anni, che ha preferito l’Otivm al tribunale. “Noi soci ci conoscevamo da tempo, ma proveniamo tutti da settori diversi”, racconta.

E tu da quale arrivi?
“Ho studiato giurisprudenza in Bocconi, sono un avvocato, ma ho preferito entrare in società e lanciare questo progetto”.

Quindi, meglio lavorare in un locale o il tribunale?
“Tutta la vita meglio il locale. Per la gioia di mio padre (ride di gusto, ndr). Mi piace stare in mezzo alla gente e sono contento di stare qui praticamente tutto il giorno”.

L’ultimo punto che definisce l’unicità di Otivm è la cucina. E chi meglio dello chef può spiegare perché. Gianluca Wayne Rosano, 39 anni, solide esperienze, tra cui Da Giacomo e quella stellata da Enrico Bartolini al Mudec, punta su una base mediterranea che impreziosisce con suggestioni esotiche. Ha deciso di accettare la sfida, dirigendo la cucina di Otivm, perché qui è libero di esprimersi.

Come sono i piatti?
“Equilibrati. La base è italiana con escursioni esotiche frutto della mia esperienza”.

E quali sono assolutamente da assaggiare?
“Capasanata affumicata, con zucca, perle di tapioca in carpione e brodo dashi; la cacio e pepe con lime, bottarga e tartare di gamberi; e il black cod glassato al miso e pal-choi croccanti”.

Da Otivm è tutto una scoperta: la cucina, lo show dinner, la ricercatezza del design. Ma anche la pizza che viene servita in un piatto quadrato. D’altronde ve l’ho detto sin dall’inizio: Otivm è unico. Prima di andare, c’è da soddisfare la curiosità sui progetti futuri. Cosa bolle in pentola lo chiedo ad un altro socio, Fabio Messinese, 36 anni, che a Pordenone lavora nell’azienda di famiglia. “Vorremmo aprire a Londra, con una società che organizza catering, puntando anche su eventi privati”.

Siamo solo all’inizio ma la voglia di oziare aumenterà esponenzialmente nei prossimi mesi. Magari con un cocktail da bere anche dopocena, firmato dal bar manager Giovanni Liuzzi, vincitore della Campari Barman Competition.

Foto di Salvatore Pollara per Otivm Milano

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

IN QUESTO ARTICOLO
  • OTIVM

    Via Santa Maria Segreta 5, Milano (MI)

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