Treviso va a teatro. La compagnia Domesticalchimia scalda il palco del Teatro del Pane sabato 11 e domenica 12 Gennaio

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​L'amore e il sesso in una coppia che è coppia da tanto tempo, la famiglia nel senso drammaticamente classico del termine, i ruoli, gli escamotage per ammazzare la noia della vita di coppia per non arrivare a dirsi faticosamente addio. La compagnia Domesticalchimia porta scompiglio sul palco del Teatro del Pane di Treviso sabato 11 Gennaio (ore 21.30) con lo spettacolo "Sonnambuli. Il vuoto di te, il vuoto del mio cuore" e domenica 12 Gennaio alle ore 18.00 con “Una classica storia d’amore eterosessuale". Approfondiamo la questione.

Sabato 11 Gennaio.

Vivono addormentati: mangiano, lavorano, si riproducono, parlano senza mai aprire gli occhi. Sono i "Sonnambuli". 
Lui e Lei (una coppia senza nome) vivono insieme nel segno dell’amore. Sono giovani ma sul filo del rasoio, in altre parole, tra pochi anni non lo saranno più. Ciò che li accomuna è un’insoddisfazione cronica nei confronti della vita, sempre troppo arida di eventi e prospettive nei loro confronti. Per esorcizzare la noia e le giornate che si ripetono sempre uguali, i due mettono in piedi delle vere e proprie “rappresentazioni”, dalla coreografia danzata alla messa in scena di situazioni di ogni sorta, fino ai tentativi di suicidio simulati (in realtà neanche troppo simulati). A rendere il tutto ancora più complicato, ci pensa l’inquilino che vive nel seminterrato, un misterioso personaggio che ogni giorno, puntualmente, produce un rumore insopportabile al quale i due non riescono a dare una spiegazione. E sarà proprio questa presenza/assenza disturbante a risvegliare in Lei il ricordo di un evento traumatico che la porterà a compiere un gesto inaspettato.

Uno spettacolo che constringe a riflettere: fino a che punto si è disposti a farsi del male per non cadere nella “trappola” dell’addio? 

Domenica 12 Gennaio.

"Se non vi amate, io non esisto"
Amatevi! È l’appello che il figlio fa ai genitori in “Una classica storia d’amore eterosessuale”. Uno spettacolo dove i personaggi non hanno un nome proprio e in cui ci si definisce attraverso un ruolo - di madre, padre, figlio - o meglio, attraverso un’interpretazione di esso, mediata da tradizionali luoghi comuni: una madre non può bere una birra, un padre non può mettersi a piangere e un figlio non può non somigliare a nessuno dei due genitori. Ma che succede quando l’abito che ogni giorno ci mettiamo addosso comincia ad andarci stretto?

Nel corso della storia dell’umanità, l’amore è venuto definendosi come il principio fondante del nucleo familiare, ma non è sempre stato così: un tempo i figli si facevano per avere qualcuno che lavorasse al posto proprio, per mandare avanti una stirpe, per avere degli eredi. L’amore era secondario, possibile ma non necessario. Oggi non è così: l’amore serve e se svanisce (succede!) va ritrovato, ricostruito o ricordato.

"Una Classica Storia d'Amore Eterosessuale" è una storia di sesso e dei vari modi di viverlo all’interno di un nucleo familiare 'drammaticamente classico'. Per parlare di ruoli: una madre e un padre, o meglio, una moglie e un marito, non possono fare sesso con qualcun altro e questo è “classicamente un dramma”. L’ansia da prestazione del primo appuntamento, la passione del conoscersi, la scoperta del corpo dell’altro, l’abitudine, la routine, la noia, il calo del desiderio sono tappe quasi ineludibili di un incontro che, da perfetta magia, può anche trasformarsi in un incubo.  Ma come si può far fronte alla freudiana “dittatura del perbenismo” in un contesto all’interno del quale ci si definisce soltanto per ruoli?"

La compagnia. 

Quali sono le facce delle nevrosi che ci camminano dentro e intorno? Come stanno mutando le nostre relazioni affettive?
I personaggi di DOMESTICALCHIMIA incarnano queste domande, agendo all’interno di spettacoli che si fondano principalmente sulla drammaturgia contemporanea, sui lavori d’inchiesta e d’inclusione sociale, sullo studio dei movimenti e sul sound design, usando un linguaggio che si pone sempre di raggiungere un contatto diretto con il pubblico.

Nel 2016 Francesca Merli (regista), Elena Boillat (perfomer e coreografa) e Federica Furlani (sound designer e musicista) fondano a Milano la compagnia teatrale DOMESTICALCHIMIA. Intorno a questo nucleo, si aggiungono presto Camilla Mattiuzzo (drammaturga), Laura Serena (attrice) e Davide Pachera (attore). Nel 2016, la compagnia realizza Il Contouring Perfetto, spettacolo prodotto con il sostegno di ERT Emilia Romagna Teatro e Rami Residenze Artistiche, vincitore del Festival “Avanguardie 20 30”.

Il 2018 è l’anno di Una Classica Storia d’Amore Eterosessuale, spettacolo prodotto da DOMESTICALCHIMIA con il sostegno di ERT Emilia Romagna Teatro e Armunia, vincitore del Premio “Theatrical Mass” indetto da Campo Teatrale e del Bando “Opera Prima” Festival per la categoria nuove scoperte. Il progetto La Banca dei Sogni, un lavoro d’inchiesta sull’attività onirica di persone di tutte le fasce d’età, vince il Bando “Mila Pieralli”, promosso dal Teatro Nazionale della Toscana, e viene selezionato come progetto semifinalista del Premio Scenario 2018. Nel 2019, infine, lo spettacolo Sonnambuli – Il vuoto di te il vuoto del mio cuore, vince il Premio “Testinscena”, organizzato dalla Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro, con sede a Lugano, in collaborazione con Campo Teatrale.

 

11 gennaio → 12 gennaio

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