Tutto quello che devi sapere su La Nuova Lavanderia, il miglior cocktail bar di Pescara e non solo!

Pubblicato il 3 aprile 2017

Tutto quello che devi sapere su La Nuova Lavanderia, il miglior cocktail bar di Pescara e non solo!

​- Se te lo stai chiedendo davvero, sì, prima del cocktail bar in questo spazio c'era una vera e propria lavanderia. Qualcosa è rimasto, poco, del posto originario, tutto nuovo, e la centrifuga di idee in testa a Francesco, sviluppatore del progetto e barman del livello di "che te lo dico a fà", gira alla velocità della luce, ed è davvero difficile stargli dietro.
- La Nuova Lavanderia, questo il nome del primo cocktail bar di Pescara che si è fatto conoscere negli ultimi anni in città e in tutto lo stivale.
Power of Quality
- Un cocktail bar in cui lo staff è davvero molto, molto alto - si si, parlo di altezza, centimetri - e la qualità dei cocktail preparati è indescrivibile e sai perché? Perché l'ingrediente fondamentale è sempre e solo uno: IL BENVENUTO.
- Non c'è un cliente che entri e che non riceva un sorriso, un saluto da parte di Francesco, Manuel e Ivan (si, c'è anche Ivan); il Welcoming per il trio alcolico è tutto, "Ciao, Aloha, Sciabbenedette", infatti, non mancano mai, e non venirmi a dire che non lo sapevi. 
- Nato con l'idea dello speak easy, tutto si è poi evoluto in maniera esatta e opposta.
- Nessuna parola d'ordine dunque per un locale aperto tutti i giorni tranne al martedì, e che ultimamente ha sfondato letteralmente la parete accanto per ricavarne una sala cocktail.
- Una bella novità questa che lascia ai tipi da banco come me la possibilità di sedersi e passare ore ad osservare l'eleganza dei gesti di coloro che vanno in scena dietro il bancone. Sedie, tavolini, divanetti e luci soffuse invece per la sala destinata a chi preferisce accomodarsi e pensare solo ed esclusivamente al proprio cocktail, al suo profumo e sì, magari anche alla persone che seduta di fronte.
- Tutto è studiato nei minimi particolari, dall'acqua servita al tuo arrivo, ai popcorn - una droga - alla drink list, anch'essa in metamorforsi continua, per stagionalità e novità, al cubetto di ghiaccio dalla perfezione nipponica, l'Hoshizaki, al bicchiere pulito, perfetto, cristallino e senza nessuna traccia di odore, se non quella del cocktail in questione. Una scelta oculata questa di Francesco, che ha deciso di inserire nella sua attrezzatura da lavoro una nuova macchina in grado di sanificare e igienizzare tutti i bicchieri, senza lasciare residui tossici di sapone. 
- Qualità, qualità, qualità dunque, una caratteristica che contraddistingue non solo il personale e il servizio, ma ovviamente anche i prodotti utilizzati durante il sacrosanto rito della miscelazione.
- Quella della triade potrei definirla una carta dei cocktail "nomade", perché? Perché non si ferma mai, alla continua ricerca di evoluzione, storia ed evoluzione della storia. 
Amante dell'aperitivo all'italiana?
- Tanti drink che fanno pensare al proibizionismo, a coppole e piume d'oca, alla riscoperta di sapori unici come quelli dei Vermut, serviti lisci o con ghiaccio con o senza soda. 
- Sei un tradizionalista e per te l'aperitivo è solo "All'italiana"? Sei nel posto giusto, perché puoi scegliere tra uno Sprizzetto di primavera, con luxardo aperitivo, luxardo bitter, maraschino, spumante, soda a soli 7€ (che volete di più?), o un Italoamericano con ferrochina, kina l'aero d'or, bitter gran classico, spuma paoletti - ho un'improvvisa sete!
- Se invece anche tu non smetti di bere Manhattan da quando i tuoi occhi si sono posati sulle bellezza senza tempo di Marilyn Monroe che in A qualcuno piace caldo ne sorseggiava in quantità, beh questo è il posto giusto! Rye whiskey, vermut mix, angostura.
- Non solo cocktail inventati tra le quattro mura, e si, perché tra le pagine del menù è possibile incontrare il J. Collins del MAG Cafè di Milano. China mix, violetta, cacao a la vanille, lime, ginger beer. 
- Dal Barnum di Roma, invece, porta il suo saluto Don Salvatore: mezcal, vermut, amaro averna. 
- Novità delle novità e su cui è d'obbligo parlarne un minutino sono i Temperance Drink, ovvero i drink per astemi. Io ordino al volo un Maria La Casta (che già il nome mi piace e gli ingredienti ancor di più): lime, succo di pomodoro speziato, crusta speziata con sale al fungo porcino, pepe di timut, pimento. Posso essere burina? Ma che je volete dì?
- Un'idea nata qualche mese fa, quando Valentina, compagna di vita di Francesco, era in dolce attesa di Gianluigi, il piccolo di casa. Drink buoni, gustosi e soprattutto sani, come il Mamma Vale, appunto, con zenzero, un potente antinfiammatorio e antipiretico, lime e cramberry, ottimi per la circolazione del sangue. 
- Cocktail sani, questo il prossimo punto da realizzare per la premiata ditta, con ingredienti endemici, prodotti local e soprattutto con una giusta dose alcolica, perché bere bene significa stare bene, soprattutto al momento del risveglio!
- E se volessi una birra? Puoi rivolgerti al dirimpettaio! E si, perchè scelta buona e giusta è stata quella di rispettare le origini del locale, senza snaturare l'idea del cocktail bar e senza creare concorrenza con i vicini di casa, per amicizia e perché un giorno "l'alta marea solleverà tutte le barche" crede fermamente Francesco.
I tre della Cocktaileria
Francesco è il capo branco, non vuole essere definito leader, perchè i suoi collaboratori sono braccia, naso, occhi, e soprattutto idee. Tutto quello che si trova all'interno del locale è frutto di brain storming quotidiani, studi personali, formazioni precedenti e intuizioni sul futuro. 
Un team coeso ed eccellente che fa de La Nuova Lavanderia il top della cocktaileria pescarese, e molto probabilmente abruzzese. 
Da anni passa la vita a lavorare dietro il bancone Francesco, così come Manuel, che adesso si sta avvicinando al wooding, ovvero a quella corrente che prevede l'utilizzo di ingredienti spontanei e selvatici in cucina, in questo caso, nei cocktail. 
Francesco aveva 16 anni invece quando ha iniziato a miscelare. Lo faceva per il locale di suo padre, il Mr. Foggy, e poi ha continuato a farlo, studiando fuori regione per poi tornare carico di novità ed esperienze che hanno poi fatto quello che La Nuova Lavanderia è adesso.
E poi c'è anche Ivan, fratello di Manuel, entrato come barback e che sin da subito ha iniziato a distinguersi per qualità, oltre che per eleganza e capacità. 

  • EAT&DRINK

scritto da:

Francesca Mancini

"Che cos’è la gloria di Dante, appresso a quella degli spaghetti?” si domandava Prezzolini nel 1954. Storica dell’alimentazione, gourmande e ficcanaso, girerò per mari e monti insieme a voi per raccontare tutto il bello e il buono che la mia terra ha da offrire. Intanto? “Sole, vento, vino, trallallà"

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