Carrello dei bolliti, tre locali dove trovarlo a Roma

Pubblicato il 10 novembre 2015

Carrello dei bolliti, tre locali dove trovarlo a Roma

Anche nella Capitale si può provare questa vera liturgia gastronomica tutta del nord

Più che una pietanza, il carrello dei bolliti deve essere vissuto esattamente come una vera e propria liturgia religiosa dai commensali. Rigidissima – quasi dogmatica – infatti la disposizione e la composizione dei pezzi di carne presentati: muscolo, testina, lingua, cappone, salama da sugo (nel ferrarese), cotechino (nelle altre parti del nord), accompagnati rigorosamente dalla salsa verde, dalla senape e dalla mostarda di frutta fatta in casa. In Emilia e in Piemonte (terre madri del carrello dei bolliti) questo piatto viene di solito servito in occasione delle feste natalizie, o comunque nelle grandi occasioni. A Roma, fino a poco tempo fa, c’era la possibilità di provare le differenti tradizioni del carrello dei bolliti (piemontese e emiliano), purtroppo la chiusura del Piemontese ha fatto sì che la tradizione del bollito sabaudo nella Capitale sia andata persa, mentre, per quanto riguarda “la versione emiliana” tre sono i locali a Roma che presentano ancora oggi un carrello dei bolliti degno di questo nome, seguendo fedelmente la tradizione vecchia di secoli. Piatto unico, dal grande contenuto calorico, il carrello dei bolliti è l’ideale per affrontare i primi freddi della stagione invernale, anche a Roma.

Il preferito da Federico Fellini


Quando Federico Fellini si recava a Roma questo era, senza alcun dubbio, il suo ristorante preferito. Il maestro, infatti, solo qui riusciva a ritrovare i veri sapori di casa.  Le Colline Emiliane sono, infatti, una piccola enclave emiliano romagnola nascosta dalle parti di Piazza Barberini. Qui si cucinano specialità dell’Emilia dal 1890. Oggi alla guida ci sono due sorelle, Paola e Anna, che portano avanti la tradizione di famiglia vecchia di più di 100 anni. Il carrello dei bolliti è solo una delle tante specialità che si possono trovare qui, servito con salsa verde e mostarda alla frutta fatta in casa. Da provare, per chi ce la fa, anche i tortellini in brodo e i tortelli alla zucca.

Salama da sugo a due passi da Villa Borghese


Ecco un altro indirizzo storico per quanto riguarda la cucina emiliano-romagnola a Roma, nel cuore del quartiere pinciano e a due passi da Villa Borghese. Da Cesarina si può trovare ancora il vero carrello dei bolliti della tradizione ferrarese, che contempla anche la “mitica” e rara (a Roma) salama da sugo, un salume cotto che rappresenta “il boccone del re” tra tutti i tagli di carne presenti sul carrello. Anche qui il bollito è accompagnato con le classiche salse della tradizione: salsa verde, cipolle e peperoni in agrodolce e mostarda di frutta.

Il ristorante della “vecchia classe dirigente”


Un locale divenuto famoso ai tempi della “prima repubblica”, in quanto frequentato da politici, giornalisti e statisti più famosi della seconda metà del ‘900. La location è tra le più belle di tutta Roma: Piazza del Popolo. Dal Bolognese è uno di quei ristoranti che oggi vivono di ricordi dei “bei tempi che furono”, ma nonostante tutto la sua atmosfera vintage lo rende un locale molto intrigante. La cucina è quella classica bolognese-modenese, ed il carrello dei bolliti, qui servito durante la stagione invernale, è senza dubbio il suo cavallo da battaglia: ottimi il cotechino e la punta di petto di vitella. Prezzi un po’ più alti della media, ma la location è quella che è e ci può stare. 

Foto di copertina di Hotel Real Fini da Flickr CC 

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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