Alla ricerca dell’oro bianco: 10 ristoranti autentici nelle Langhe per il Tartufo Bianco d’Alba
Pubblicato il 27 ottobre 2025
C’è un momento, nelle Langhe, in cui l’aria profuma di terra e bosco. È l’autunno, la stagione del Tartufo Bianco d’Alba, quando ogni ristorante si trasforma in un piccolo tempio dedicato a questo tesoro della natura.
In tavola arrivano tagliolini sottili come fili d’oro, uova morbide, fondute calde: tele bianche pronte a farsi incoronare dall’aroma del re dell’autunno.
Se cerchi autenticità, passione e territorio, ecco 10 indirizzi davvero esistenti, non stellati, dove il tartufo bianco si celebra come merita.

Sotto le volte di mattoni del centro di Alba, Enoclub è un rifugio elegante ma accogliente. L’ambiente profuma di legno e vino, e ogni tavolo racconta il rispetto per la tradizione langarola.
In stagione il menu ruota intorno al tartufo: i tajarin al burro d’alpe e tartufo bianco sono un inno alla semplicità, mentre l’uovo in cocotte con fonduta di Raschera conquista con il suo profumo avvolgente.
Il personale accompagna ogni piatto con una selezione perfetta di vini, dai Nebbiolo giovani ai Barolo d’annata.
[👉] Per chi ama il piacere lento, le cene curate ma senza formalismi.
Enoclub, Piazza Michele Ferrero 4, Alba (CN) - tel. 017333994

Affacciata su Piazza Risorgimento, La Piola è il cuore conviviale di Alba. Moderna, luminosa, con pareti colorate e un servizio frizzante, è la sorella pop del celebre Piazza Duomo.
La filosofia? Pochi ingredienti, tanta sostanza. I tajarin con 40 tuorli sono un capolavoro di seta e burro, e quando arrivano con una grattata di tartufo bianco al tavolo, l’aroma invade la sala.
Anche l’uovo in camicia su crema di patate e tartufo è pura coccola.
[👉] Per chi vuole la qualità alta ma l’atmosfera da osteria contemporanea.
La Piola, Piazza Risorgimento 4 , Alba (CN) - tel. 0173442800

Nel cuore di Cherasco, tra portici e palazzi antichi, c’è Osteria La Torre, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. L’ambiente è semplice ma curato, il servizio familiare e sempre sorridente.
Il tartufo qui viene servito con rispetto quasi religioso: gnocchi di patate, tajarin al burro nocciola e carne cruda battuta al coltello arrivano caldi e profumati, pronti per la grattata al tavolo.
Ogni piatto è un abbraccio, accompagnato da vini locali serviti con la stessa attenzione di una casa di famiglia.
[👉] Per chi cerca autenticità e sapori veri, senza filtri.
Osteria La Torre, Via dell'Ospedale 22, Cherasco (CN) - tel. 0172488458

A Cissone, piccolo borgo tra i boschi, la Locanda dell’Arco è il tipo di posto dove entri per una cena e resti per il panorama.
Le travi in legno, il camino acceso e il silenzio delle colline creano l’atmosfera perfetta per godersi un piatto di risotto al Castelmagno e tartufo bianco o un classico uovo morbido su crema di patate.
La cucina è pura e sincera, fatta di pochi ingredienti ben scelti.
[👉] Per chi vuole fuggire dal turismo e ritrovare il piacere lento di mangiare guardando le colline.
Locanda dell'Arco, Via della Fontana 1, Cissone (CN) - tel. 0173748200

Gestita dai fratelli Romanisio, La Coccinella è una piccola istituzione per i piemontesi che amano mangiare bene. L’ambiente è raccolto, curato nei minimi dettagli, e la cucina ruota attorno alla stagionalità.
In autunno, il tartufo è protagonista di piatti indimenticabili: plin al burro e tartufo bianco, fonduta calda di toma e Fassona con scaglie di tartufo.
Qui non c’è fretta, ogni piatto esce quando deve, e il vino — spesso scelto tra piccoli produttori locali — accompagna senza mai sovrastare.
[👉] Per chi cerca la sostanza dietro la semplicità: un pranzo qui vale un viaggio.
La Coccinella, Via Provinciale A, 5, Serravalle Langhe (CN) - tel. 0173748220
Con vista sui vigneti di Barolo, Osteria del Vignaiolo è una casa di campagna elegante dove ogni piatto racconta il legame tra vino e cucina.
I tajarin al burro e tartufo bianco sono un rito, ma anche l’uovo in camicia su fonduta di Raschera e la carne di Fassona tenerissima meritano la visita.
La sala profuma di legno, il servizio è gentile e mai invadente.
[👉] Ideale per una cena romantica o una tappa dopo una giornata tra le vigne.
Osteria del Vignaiolo, Frazione S. Maria, 12, La Morra (CN) - tel. 017350335
Tra le colline che profumano di Nebbiolo, Osteria taSté è il punto d’incontro tra tradizione e modernità.
L’ambiente è luminoso, giovane, con grandi vetrate sui vigneti. Il menu cambia spesso ma non mancano mai i tajarin al burro d’alpe e tartufo, l’uovo al tegamino su crema di patate viola, e la fonduta di Castelmagno arricchita da lamelle di oro bianco.
Aperta anche a pranzo, è perfetta per una pausa gourmet tra una degustazione e l’altra.
[👉] Da vivere al tramonto, con un calice di Barbaresco in mano.
Osteria taStè, Strada Nicolini Alto, 10, Barbaresco (CN) - tel. 3392092019
Un’osteria raffinata, amata dai locali e dai viaggiatori che conoscono le Langhe “vere”.
Osteria Veglio è accogliente, con travi a vista e una vista dolce sui colli.
In autunno, il profumo del tartufo invade la sala con piatti come tajarin al burro, uovo morbido con crema di topinambur, e risotto mantecato al burro.
Tutto è equilibrato, armonioso, servito con discrezione e calore.
[👉] Per chi cerca la perfezione senza formalità: qui ogni dettaglio è curato ma mai forzato.
Osteria Veglio, Via Annunziata 9, La Morra (CN) - tel. 0173509341

A Diano d’Alba, un balcone naturale sulle colline, Il Cortile accoglie con una sala luminosa e un’atmosfera di casa di campagna elegante.
La cucina è classica e diretta: vitello tonnato, tajarin al tartufo, brasato al Barolo.
In stagione, il tartufo bianco viene grattato direttamente al tavolo, come vuole la tradizione.
Ottima carta dei vini e vista mozzafiato completano l’esperienza.
[👉] Un indirizzo perfetto per chi ama la tradizione pura, tra profumo di burro e vino rosso.
Osteria Veglio, Via Santa Croce 17, Diano d'Alba (CN) - tel. 017369595

Nel borgo romantico di Neive, uno dei più belli d’Italia, Naevia è la nuova stella (non Michelin, ma nel cuore dei local).
Ambiente moderno ma caldo, luci soffuse e cucina contemporanea radicata nella tradizione.
Il menu cambia spesso, ma in stagione non mancano i tajarin con burro e tartufo bianco, l’uovo morbido, e la battuta di Fassona.
Ogni piatto è curato nei dettagli, ma conserva la genuinità che rende le Langhe uniche.
[👉] Per chi vuole scoprire la nuova generazione di chef langaroli senza rinunciare alla tradizione.
NAEVIA, Piazza Italia 23, Neive (CN) - tel. 0173061324
Mangiare il Tartufo Bianco d’Alba non è solo un gesto gastronomico: è un rito, una connessione profonda con la terra.
Ogni grattata racconta una storia di pazienza, di notti umide nei boschi, di trifolai e cani silenziosi.
Sedersi in uno di questi ristoranti significa entrare in quella storia: respirare il profumo del bosco, ascoltare il silenzio delle colline e sentire il calore del Piemonte nel piatto.
Scegli il tuo tavolo, ordina un calice di Nebbiolo e lascia che l’oro bianco faccia il resto.
In copertina: Naevia.
scritto da:
Blogger italiano e Wine Marketing Manager, studente di Scienze e Culture della Gastronomia presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN). La sua formazione e attività indicano un forte impegno nella promozione e valorizzazione del territorio piemontese, con particolare attenzione alle tradizioni culturali e alle eccellenze agroalimentari della regione. Nel suo profilo Instagram, @folkloreetradizione. si dedica alla valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico italiani, dando visibilità a ristoranti e attività che rappresentano il territorio, inclusi ristoranti stellati che reinterpretano la tradizione.