Pubblicato il 10 dicembre 2025 alle 16:00
Sono sempre di più le nuove aperture capitoline, confermando la crescita della città nel settore enogastronomico. Se le insegne che aprono confermano i trend del mercato di riferimento, le pizzerie sono senz’altro uno dei format più apprezzati e convincenti, sia per il rapporto qualità-prezzo sia per la nuova generazione di pizzaioli capace di rivoluzionare l’arte bianca, tra tecniche e topping avvincenti. In questo articolo vi segnaliamo le migliori aperture del 2025 tra pizzerie al taglio, romane e napoletane.
Dopo una breve parentesi di qualche anno fa in zona Ponte Milvio, Diego Vitagliano – uno dei migliori pizzaioli napoletani in circolazione – è tornato a Roma nel quartiere Coppedè. Ben cinque vetrine su via Chiana, un quadro di Maradona all’interno e un locale della capienza di 150 coperti sono il biglietto da visita del quarto punto vendita del pizzaiolo, che di recente ha inaugurato anche una pizzeria al taglio nella sua Napoli. L’offerta gastronomica è in linea con le altre insegne: un menu suddiviso in sette categorie tra marinare, margherite, Rustichelle (con texture scrocchiarella) e le immancabili Fritte e al Forno. Per il capitolo fritti, da Diego Vitagliano Roma si possono assaggiare i classici della tradizione partenopea come crocchè di patate e frittatina di bucatini. Per un’esperienza completa è disponibile anche il menu degustazione.
Diego Vitagliano Roma, Via Chiana 80, 00198 Roma, Tel: 0672276443
Coppelle, Testaccio e da settembre Prati. Il format di Brucio funziona e nel giro di pochi anni è diventato sinonimo di qualità e pizza romana croccante, eccezion fatta per l’insegna di Roma Sud dedicata alla contemporanea. Nella nuova sede del marchio, caratterizzata da un ampio locale di 300 metri quadri suddiviso in tre sale più un bancone bar, l’offerta lievitata è curata da Alessandro Petrolà tra pizze stagionali e quelle che ormai sono un must dell’insegna. Un esempio? La focaccia Brucio con datterino, fior di latte di Vico Equense e basilico fresco o la Genovese con crema di cipolle, carne alla genovese, fior di latte, spuntoni di salsa alle carote e Parmigiano Reggiano. In menu ci sono anche piatti da ristorazione, mentre affianco al locale si può provare l’ottima versione in teglia di Brucio.
Brucio Prati, Via Luigi Settembrini 21, 00195 Roma, Tel: 0688795874
Negli spazi dell’Ex Dogana un tempo luogo di eventi e musica elettronica, dalla primavera del 2025 ha aperto The Social Hub, un complesso di ospitalità ibrida distribuito in 24mila metri quadrati tra giardini, stanze d’hotel, alloggi per studenti e luoghi pensati per la ristorazione. Un progetto moderno che al suo interno può vantare la presenza del marchio Berberè fondato da Matteo e Salvatore Aloe nel 2010 a Bologna. Si tratta della seconda apertura nella Capitale (dopo quella di Porta Pia) per un brand che vanta 20 locali in Italia e tre a Londra, vincente sia nei prezzi che nella loro pizza, pensata per la condivisione e portata al tavolo già tagliata in otto pezzi. L’impasto a lievito madre garantisce pizze alte e soffici, con salse create ad hoc per gustarsi i bordi; i gusti? Salsa aioli, verde e miele e ‘nduja.
Berberè San Lorenzo, Viale dello Scalo S. Lorenzo 10, 00185 Roma, Tel: 0685874176
Da maggio all’interno del Mercato Centrale c’è una nuova bottega che si aggiunge al panel delle insegne che dalla mattina fino a sera propongono una moltitudine di cibi diversi. Stiamo parlando della pizza contemporanea in stile napoletano di Luca Mastracci, pizzaiolo autodidatta originario di Sezze, nella zona dei Monti Lepini. Nonostante la giovane età (classe 1991), prima di inaugurare lo store romano il ragazzo ciociaro si era fatto apprezzare per i locali di Priverno e Frosinone, grazie a un disco lievitato fragrante con sopra il meglio dei prodotti dell’Agro Pontino. Tra le pizze disponibili nell’indirizzo di Roma si spazia tra le classiche come Capricciosa e Fiori e alici alla più intrigante Parmigiana. Comode e gustose in virtù della location di passaggio, la pizza al portafoglio e il supplì al telefono.
Luca! Mercato Centrale, Via Giovanni Giolitti 36, 00185 Roma, Tel: 06462029
Dal 1969 in Via della Torre Clementina a Fiumicino, poi nel giro di un anno lo sbarco a Roma con una doppietta micidiale a Prati e successivamente a Via Catania (zona Piazza Bologna) nella primavera del 2025. A portare avanti l’attività di famiglia nella Capitale sono i fratelli Emiliano e Andrea Di Lelio che insieme al cugino Stefano hanno finalmente deciso di arrivare in città con la loro pizza al taglio sinonimo di libidine, croccantezza e accostamenti inediti, come il trancio ripieno di Fettina panata, la porchetta in crosta di patate – i primi a inventarla – o l’intramontabile polpetta al sugo. Tante anche le pizze con materia prima iodata, mentre sono buonissimi i fritti: in questo periodo consigliamo la frittatina di pasta con fettuccine al burro, parmigiano e tartufo.
Sancho, Via Catania 51, 00161 Roma, Tel: 0655280963
Per anni è stata la migliore pizza di Roma. Poi a giugno l’ultimo servizio prima di chiudere temporaneamente per rinnovarsi e migliorarsi. E nel giro di qualche mese ecco il ritorno di Daniele Seu e Valeria Zuppardo che il 30 ottobre sono ritornati operativi con Seu Pizza, un nuovo concept a partire dal nome dell’insegna – non c’è più la dicitura “illuminati”. Un cambiamento che ha trasformato la location in un luogo più simile a un ristorante con meno coperti, un bancone centrale e una sala privata da 10 posti. La rivoluzione si completa nella proposta e nel menu, con tre inediti percorsi degustazione (di cinque, sei e otto portate) per comprendere al meglio la visione lievitata di Daniele Seu, artefice di una pizza dai bordi alti ma ben alveolata. Tra le novità l’introduzione in cucina di un forno elettrico per le sperimentazioni e un’attenzione maggiori ai vini, disponibili anche in pairing.
Seu Pizza, Via Angelo Bargoni 10 – 18, 00153 Roma, Tel: 065883384
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Giornalista pubblicista classe 1992, sin da piccolo ammiravo la nonna tra i fornelli. Da lì è nata la scintilla e la passione per l’enogastronomia. Romano doc, con la passione per lo sport e la pasta in tutte le sue sfumature.
Dalle Dolomiti alla Sicilia, tra slow tourism, artigianato e proposte natalizie golose.
