Come fare un aperitivo da local quando esci dalla Biennale d'Arte di Venezia

Pubblicato il 18 aprile 2024

Come fare un aperitivo da local quando esci dalla Biennale d'Arte di Venezia

Primavera a Venezia può voler dire tante cose. Vuol dire golden hour paurose, vuol dire la festa di San Marco (che coincide con la Liberazione) dove tradizione vuole che si doni un boccolo di rosa all’amata, ma per moltissimi, addetti ai lavori e non, vuol dire anche Biennale. Quest’anno è la volta dell’esposizione d’arte, che si chiama Foreigners Everywhere e che come sempre avrà luogo soprattutto tra i Giardini e l’Arsenale, nella Castello inoltrata. Una parte della città solitamente fuori dalle rotte turistiche principali tra Rialto e Piazza San Marco, che conserva ancora un cuore popolare lungo la sua direttiva principale, Via Garibaldi, che è anche l’unica via di Venezia. Una parte della città che, nella settimana dell’apertura della mostra, si trova per una volta a essere veramente il cuore della stessa, con visitatori che arrivano a carriolate con i vaporetti o attraverso un lungo pellegrinaggio dalla stazione alle sedi dell’esposizione.
Ma pensare che Via Garibaldi e le zone limitrofe siano solo Biennale è un grave errore, e il modo di scoprirlo più facile è fermarsi in qualcuno dei tanti locali lungo la via e non solo. Già, perché l’arte sarà bella quanto ti pare, ma dopo ore di visita, code, padiglioni che sbucano come funghi davanti al tuo sguardo, un buon calice di vino con un cicchetto comodamente consumati su un tavolino lungo la via, saranno come l’acqua nel deserto.

Un buon vino o un cocktail inaspettato?


Se sei amante del vino di qualità l’indirizzo giusto è La Barrique, direttamente lungo la Via Garibaldi, sul lato sinistro se ci mettiamo spalle al Bacino di San Marco. Lo riconosci dalla botte fuori dalla porta, ed è ideale per un gustare un buon calice, perché di oltre cento etichette di vino presenti più o meno una quindicina sono in mescita. E poi attenzione, perché potresti anche farti stupire da un americano o da un altro cocktail con il vermouth, che sono un po’ il fiore all’occhiello del locale.
La Barrique Wine Bar. Via Garibaldi 1765, Castello – Venezia. Tel. 3498596990

Nel giardino del Paradiso


Classicamente a braccetto con i Giardini, il Ristorante in Paradiso si trova proprio davanti all’ingresso principale della mostra, nella parte pubblica dello stesso parco. Con la sua splendida terrazza e l’edificio giallo ed elegante, al suo interno il Paradiso ospita una piccola galleria che idealmente prosegue (o, se vogliamo, inizia) il percorso di immersione nell’arte perfettamente in sintonia con l’esposizione internazionale. Ah, e stavo per dimenticare la bellissima vista sul Bacino di San Marco, ciliegina sulla torta di un aperitivo che può essere decisamente esclusivo.
Ristorante in Paradiso. Viale dei Giardini Pubblici 1260, Castello – Venezia. Tel. 3356223079 

Un altro giardino ancora


La storia della Serra dei Giardini è legata con quella della Biennale da un doppio filo: a due passi dalla sede della Biennale appunto, questa serra ospitò le piante utilizzate dalla prima esposizione internazionale alla fine dell’Ottocento. Ma oggi la Serra è diventata anche caffetteria, e nel bellissimo impianto in stile liberty o nel giardino adiacente ci si può gustare benissimo uno spritz o una centrifuga, una fetta di torta salata o un dolce fatto in casa. Sì, perché la filosofia della Serra oggi è decisamente slow food!
La Serra dei Giardini. Via Garibaldi 1254, Castello – Venezia. Tel. 0412960360

Spritz a km 0 e paninetti buoni buoni


El Rèfolo è uno dei locali divenuti più iconici di tutta Via Garibaldi, per la sua presenza longeva ma anche per il fatto di essere minuscolo (l’interno è occupato solo dal bancone) e per i tavolini alti e gli sgabelli all’esterno. Poi il ruspante proprietario Massimiliano si ispira fortemente a quell’idea di Venezia come città attraverso la quale passano le cose più buone del mondo, e infatti i prodotti di El Rèfolo sono di prima qualità e provenienti più o meno da tutta Italia. Le ultime novità? Il super pane fatto con lievito madre di Giulia Busato (Masterchef 9 ti dice qualcosa?) utilizzato per i cicchetti, oppure lo spritz a km 0, realizzato con l’amaro Nostrano prodotto da Luca De Vita, un altro veneziano doc. L'amaro è realizzato con botaniche lagunari come carciofo e salicornia in un liquorificio triestino.
El Rèfolo. Via Garibaldi 1580, Castello – Venezia.

Un'istituzione dell'aperitivo in Via G


Altra istituzione di Via Garibaldi non può essere che Strani, in un bar che ha attraversato generazioni. Oggi ha l’aspetto di un locale schietto e alla mano, dove si parla veneziano, indirizzo perfetto per farsi una birra da mezzo o uno spritz sincero. E il bancone è decisamente fornito per quanto riguarda i cicchetti, da soluzioni più classicamente veneziane ad altre un po’ meno usuali.
Bar Strani. Via Garibaldi 1582, Castello – Venezia.

Una questione di parito


Tappa impagabile e intrisa di fascino, il Circolo di Rifondazione Comunista a due passi dall’Arsenale è una vera e propria icona di Castello. Ultimo circolo rimasto a Venezia, da sempre quest’ultimo è una tappa fissa dell’aperitivo post Biennale, tanto per i visitatori quanto per gli addetti ai lavori. Ma occhio perché se cerchi qualcosa di chic è meglio che vai da un’altra parte, qui il rituale impone di prendere la birretta i bottiglia e di rinfrescarsi con lei appoggiato al parapetto della fondamenta adiacente.
Rifondazione Comunista – Sezione 7 Martiri. Calle Nuova 2061/A, Castello – Venezia. Tel. 0415286372

Ancora più in fondo a Venezia


Se non ami gli affollamenti, specialmente durante le giornate di apertura della mostra, e se non hai paura di allontanarti ancora di più dalla stazione, allora puoi spingerti ancora oltre, dove ci arrivano solo i più volenterosi, nella bella isola di Sant’Elena. In questo quartiere, uno dei più popolari della città, su un grande parco pubblico che dà direttamente sulla laguna con vista Lido c’è il Vincent Bar, che ha tutto il carattere e la semplicità di un bar di paese. Schietto, non pretenzioso, è perfetto per uno spritz rilassato per stemperare l’atmosfera frenetica della mostra della Biennale.
Vincent Bar. Viale IV Novembre 36, Castello – Venezia. Tel. +390415204493

Rientrando verso il centro


Se invece preferisci avvicinarti verso il centro di Venezia e la stazione ma con la dovuta e sacrosanta calma ti consiglio di fermarti in Salizada delle Gatte, a meno di una decina di minuti dall’Arsenale ma ancora nella Castello inoltrata. La piccola salizada è vivace, con una manciata di locali animati un po’ fuori dalle solite direttive turistiche. Tra loro ti consiglio il Canton, che riconosci per gli omaggi a Hugo Pratt e a Corto Maltese sulle vetrate, con il suo personale alla mano e l’atmosfera e leggera. E un vinello alla mano, ovviamente!
Bar al Canton. Salizada delle Gatte 3182, Castello – Venezia.

Bonus: Dentro alla mostra

Ma alla fine non sono nemmeno da dimenticare i punti di ristoro all’interno della mostra stessa, perché almeno un paio sono delle vere chicche. La caffetteria dei Giardini è un’opera d’arte in sé, realizzata da Tobias Rehberger e che sorprende i visitatori dal 2009 (anno in cui vinse il Leone d’oro) con i suoi colori e le sue geometrie. E invece all’Arsenale il bar dell’isolotto offre una vista invidiabile, assolutamente unica, direttamente sulla darsena all’interno della stessa struttura militare.

Foto dalle pagine social dei locali.
Foto di copertina di Paradiso.


 

  • BIENNALE DI VENEZIA
  • APERITIVI MEMORABILI

scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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