Caffetteria Normal: 3 anni di stra-ordinarietà

Pubblicato il 15 marzo 2019

Caffetteria Normal: 3 anni di stra-ordinarietà

Grande personalità: questo è Caffetteria Normal di Taurisano, che  spegne tre candeline il 19 di marzo. Abbiamo incontrato Tony per chiedergli un bilancio e per chiacchierare un po' su concept e prospettive.
Nell'aria ci sono note blues, sembra di stare in un posto che poco ha a che fare con i locali che siamo soliti vedere. Questo perché il Normal è un posto molto eclettico, versatile, con molte sfaccettature, e non per questo motivo perde in carattere, che sembra subito essere molto deciso, chiaro, autentico. C'è chi prende un caffè e chi invece si concede già una birretta finita la lunga giornata di lavoro. Una cosa è certa: si danno tutti del tu, si respira un'aria distesa, rilassante, divertente.

Tony, grazie per l'ospitalità. Veniamo a noi. Presentaci il tuo posto.
La Caffetteria Normal ha le idee chiare. Le ha avute sin dal primo giorno. E settimana dopo settimana, mese dopo mese, ha preso sempre più forma, acquisendo il carattere che ha oggi. Ci siamo lasciati ispirare dalla spontaneità, ma abbiamo sempre avuto una cifra stilistica e lavorativa ben precisa e marcata, nonostante il Normal sia un posto per tutti, aperto e adatto a ogni esigenza. Sicuramente ha vissuto un'evoluzione perché siamo stati attenti a intercettare nuovi trends.



Per esempio? In cosa il Normal è stato innovativo?
Lavoriamo instancabilmente perché questo posto sia sempre all'altezza di ogni esigenza della nostra clientela. E inoltre abbiamo sempre lavorato nella direzione di un avvicinamento al concept di contenitore culturale: abbiamo ospitato nel locale moltissimi autori, scrittori, musicisti e attori, dedichiamo il sabato sera a live suggestivi e particolari e una volta al mese portiamo qui la presentazione di un libro che poi aggiungiamo alla nostra libreria con tutti i testi presentati. Io e il mio staff crediamo nel valore di questi sforzi perché il Normal non sia solo il posto adatto in cui bere un gin tonic, ma anche quello in cui scoprire e lasciarsi emozionare da idee e energie nuove. E questo lo facciamo da tre anni, facendo diventare tutto questo normalità.

Il 19 marzo il Normal compie tre anni. Come festeggerete il taglio della torta? Avete già deciso?
Non voglio spoilerare troppo, ma ti assicuro che sarà una bella festa. Inizieremo alle 18, nel pomeriggio, con tanto prosecco per scaldare i motori, e contiamo di tirare avanti tra un ospite e un altro per un bel po'. Non è un compleanno o un anniversario come altri. Ogni anno ci piace pensare e immaginare un'idea ben precisa di festa, con una tematica circoscritta e le decorazioni che si lasciano ispirare da queste idee. Per esempio il primo anno il tema era la favola – che stavamo vivendo , il secondo anno è stato il viaggio per arrivare sino a quel punto, e quest'anno sarà la comunicazione, quella old school, s'intende! Vogliamo recuperare un po' di quel sano clima in cui si conosce tanta bella nuova gente e ci si scambiano quattro chiacchiere come si faceva tempo fa. Per farlo contiamo su 3 situazioni live (elettronica, patchanka e un intermezzo soul jazz) più un dj set, il tutto con la cornice di un bravissimo artista di strada. Quanto ai nomi, venite a scoprirli!



Cosa si fa al Normal?
Al Normal ci si può venire ogni giorno, a qualsiasi ora. Siamo aperti dalle 6 del mattino fino a tarda notte. Da noi si fanno delle ottime colazioni con croissant e cornetti artigianali prodotti da laboratori locali, e farciti da noi. Per il resto si può anche trascorrere la pausa pranzo: piatti misti, antipasti, grandi e forniti taglieri di salumi e formaggi, pucce, porzioni di risotto di farro, e tante altre opzioni nella rosticceria. Siamo ben attrezzati ad accogliere i nostri clienti in qualsiasi fascia oraria, ovviamente anche nell'ora dell'aperitivo. E poi di sera il Normal indossa le vesti di wine bar e cocktail bar.

Cosa si beve perlopiù?
Ci piace servire etichette locali - per il 99% salentine - De Castris, Schola Sarmenti, Menhir, Cantine Candido, Duca Carlo Guarini... Birre di ogni tipo, artigianali, salentine in particolare, e commerciali. Per il resto usiamo e serviamo tantissimo gin: ne abbiamo più di 40 tipi, ovviamente abbinati a toniche ben precise. Tra tutti ti nomino gli italiani: il Gin Berto, il Sabatini Gin e il Collesi, il migliore gin italiano ai World Gin Awards 2018.



Tre anni, è tempo di bilanci. Qual è stata la tua più grande soddisfazione in questi anni?
Se fai questo lavoro con le idee chiare, le soddisfazioni arrivano. Il bilancio di questi tre anni è molto positivo, sono tanto soddisfatto. I clienti e le persone che vengono a trovarti ti premiano perché è uno scambio reciproco, scelgono te, il tuo locale, le tue idee e ci credono anche loro in quello che crei. La gente che viene a trovarci sente questo posto come casa, ed è la prova che il nostro messaggio arriva.

Un'ultima domanda: qual è la frase che ti ripeti più spesso?
Il Normal è voglia di normalità, non ho scelto questo nome a caso. Non mi interessa fare cose straordinarie, ma far diventare normali quelle straordinarie: la cultura, il buon vino, la buona musica e tutte le cose belle. Quindi mio motto non può che essere “Be normal to be different”.

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scritto da:

Federica Miggiano

Ho iniziato prima a scrivere poi a parlare e camminare. Mi piace l’inchiostro, ma non ho tatuaggi. Da bambina volevo fare la ballerina, poi sono finita a studiare Filosofia. Nel tempo libero mi chiedo cosa voglio fare da grande. Amo il cinema, la fotografia, la musica live e i carboidrati.

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