A Venezia c'è Ogio, un ristorante-bistrot contemporaneo ricco di ... storia e tradizione!

Pubblicato il 10 dicembre 2017

A Venezia c'è Ogio, un ristorante-bistrot contemporaneo ricco di ... storia e tradizione!

Un piacere per vista e papille gustative

Alzi la mano chi di voi si aspetterebbe di trovare all’interno di un’antica dimora storica un ristorante dallo stile … contemporaneo? Non vedo molte mani alzate. Difatti è un fenomeno raro ma … può accadere. Per esempio a Venezia, la città dalle mille sorprese, nel Sestiere di Cannareggio laddove il Ristorante e Caffè Contemporaneo Ogio ha preso forma dopo un’attenta ristrutturazione di quello che un tempo era il Convento dei Crociferi.

Sembra io vi stia raccontando una storia … Ma è proprio quello che si vive quando si varca la soglia dell’ingresso e, oltrepassata la moderna caffetteria (dove è possibile cicchettare alla veneziana di fronte ad uno spritz o anche semplicemente bere un caffè!), si entra nell’ambiente principale.

Una vera e propria sala da pranzo dallo stile seicentesco. Colonne di marmo, archi e stucchi. Un affresco sulla volta che si rimane incantati a guardarlo con lo sguardo rivolto all’insù a rischio torcicollo …


Meglio ad un certo punto guardare fuori dalla finestra l’elegante chiosco. O sedersi direttamente a tavola ad ammirare l’affresco riflesso sui tavoli a specchio.

Già, il Ristorante Ogio è un piacere per la vista. La nuvoletta dei vostri pensieri riporterà in men che non si dica una riflessione del tipo “Mmm, qui potrei organizzarci il mio matrimonio”. Oppure “Vuoi mettere organizzare proprio qui dentro una festa a tema? Magari in costume?”. “Perché non una serata romantica in stile d’altri tempi?”.
Verrete svegliati e riportati coi piedi per terra quando vi verrà consegnato il menù, a ricordarvi che Ogio non è solo un piacere per la vista. Già, una volta metabolizzata la bellezza circostante, lo sarà anche per le vostre papille gustative.
Grazie a Samuele Benetollo, lo chef che vi rimpinzerà di parole (è simpaticissimo e pieno di energia!) e pietanze gustose. L’ingrediente principale del menù? Ci sono proposte di carne, di pesce, tradizionali ed innovative. Ma il filo conduttore è Lui, l’Olio (non a caso Ogio significa proprio olio in veneziano), perché a Samuele piace una cucina leggera e salutistica (limitatissimo l’utilizzo del burro), a base di prodotti freschi e biologici. Difatti sono presenti nel menù anche diverse proposte vegetariane e vegane, sulle quali Samuele punta moltissimo e si sta sempre più specializzando. Un po’ per andare incontro alle esigenze della clientela internazionale, un po’ perché piace proprio a lui e ci crede fino in fondo (chiedetegli quanto va orgoglioso della sua carbonara vegana!),
Se pur contemporaneo, non può però mancare la tradizione veneziana. Samuele vi saprà stupire anche con la sua cucina veneta. Non mancano le sarde in saor, il baccalà mantecato, gli spaghetti alle vongole (con la salicornia!), a ricordarvi che Ogio è in tutto e per tutto un mix tra tradizione ed innovazione, storia e modernità. Un luogo eclettico al punto giusto.


Sazi ma non appesantiti. Appagati dall’aver visto tanta bellezza intorno a voi. Arricchiti da quel pizzico di storia raccontata con passione che non guasta mai. Divertiti dalla simpatia di Samuele, chef e responsabile del locale. Così vi sentirete alla fine di un pranzo da Ogio, il ristorante contemporaneo che non vi aspettereste d’incontrare. Ma che, incappatici contro, sarete soddisfatti d’aver scovato!

  • CENA BLOGGER

scritto da:

Maria Isabella Rebecca

Sommelier curiosa, degustatrice eclettica oltre che cronica! A spasso per ristoranti e cantine, mi piace annusare, sorseggiare, assaggiare ed intervistare chef e vignaioli, condendo immancabilmente le loro storie con un pizzico di romanticismo!

IN QUESTO ARTICOLO
  • Ogio

    Salizada Dei Spechieri, Venezia (VE)

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