Jump Cocktail Bar: l'arte della mixology con vista mare

Pubblicato il 14 maggio 2025

Jump Cocktail Bar: l'arte della mixology con vista mare

“Il progetto Jump nasce a dicembre 2019, ma a causa della pandemia abbiamo dovuto fermarci. Abbiamo deciso di aprire ufficialmente a dicembre 2021. Il nome "Jump" deriva proprio da quel periodo: stavamo facendo un "salto" nel buio, ma con tanta speranza.”, esordisce così Claudio Caporusso, gestore e bartender del Jump di Bari. Quando gli chiediamo come nasce la passione per questo settore, sorride, poi ci risponde così: “La passione nasce dal piacere di bere bene. Ho iniziato con corsi base da barman, poi mi sono specializzato. Dopo otto anni di lavoro come bartender, ho deciso di aprire un locale tutto mio: il Jump. La motivazione è venuta dalla voglia di crescere in un mondo dove c’è tanto da scoprire, dagli sciroppi ai distillati, dalla birra al vino. Ai ragazzi consiglio di fare tanta gavetta.”


E in che modo il tuo vissuto si riflette nella filosofia del locale?

“La filosofia del Jump si basa sull’autenticità, sull’attenzione ai dettagli e sulla cura dell’esperienza. Non vogliamo solo servire buoni cocktail, ma creare un momento che coinvolga tutti i sensi: dalla vista del mare alla musica soffusa, dal bicchiere curato alla materia prima scelta con attenzione. Qui il cliente non è uno dei tanti: è una persona che entra in un luogo raccolto, intimo, dove può sentirsi a proprio agio e staccare dalla confusione. La nostra idea di ospitalità è semplice ma profonda: bere bene, in un bel posto, con la giusta atmosfera. Dietro ogni drink c’è studio, sperimentazione, e soprattutto passione vera per quello che facciamo.”

Cosa distingue il Jump dagli altri cocktail bar di Bari?

“Il Jump è un american bar tradizionale, ma la nostra forza è la location, perché siamo affacciati sul mare. Il locale non è immenso, ma si riesce a stare raccolti, lontano dalla confusione, in un ambiente più di nicchia, ideale per chi vuole rilassarsi”.


Come si integra l'offerta gastronomica con i cocktail? Ci sono abbinamenti consigliati?

“Offriamo pinse, toast e la classica stuzzicheria con olive, taralli e patatine. È un accompagnamento per chi vuole fare un aperitivo più rinforzato. Consigliamo sempre di non bere a stomaco vuoto!”


Quanto è importante l'atmosfera del locale e come contribuisce all'esperienza del cliente?

“Indubbiamente contribuisce tanto. Se vuoi avere una serata più tranquilla, Jump è il posto giusto. L'atmosfera rilassata, la musica e l'illuminazione creano un'esperienza multisensoriale.”

Ma qual è il pubblico di riferimento del Jump? Avete notato un cambiamento nel tempo?

“La clientela è principalmente locale, con un'età media indefinibile perché va dai 20 ai 50 anni, a seconda dell'orario. I turisti iniziano ad affacciarsi, ma rimane un locale per residenti.”

Quali sono le sfide principali nella gestione del locale?

“La concorrenza è alta, ma con competenza, passione e costanza si può affrontare tutto. Il fatto è che le sfide non mancano, soprattutto in un contesto competitivo come quello di Bari. Ma quando ami il tuo lavoro e lo fai con cura, tutto diventa possibile.”

Come immagini che si evolverà il mestiere del bartender?

“Spero non scompaia, forse si specializzerà. Attualmente è difficile trovare personale motivato. Molti giovani lo fanno solo per avere un lavoretto, ma questo mestiere richiede passione e dedizione.”


E come si evolverà il Jump come spazio culturale nei prossimi anni?

“Vogliamo continuare a essere un punto di riferimento per chi cerca un'esperienza che unisce buon bere, cibo di qualità e arte, creando un ambiente stimolante e accogliente.”

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