A Monopoli c’è un locale dove il vino incontra lo spettacolo: si chiama Vinarius

Pubblicato il 14 maggio 2025

A Monopoli c’è un locale dove il vino incontra lo spettacolo: si chiama Vinarius

“Oggi Vinarius è uno spazio poliedrico: cucina a vista, spettacoli dal vivo, atmosfera rilassata”, inizia così Bruno Calabrese, gestore del Vinarius di Monopoli, un progetto relativamente nuovo, nato come estensione invernale di Maremosso. “Dopo una ristrutturazione importante, abbiamo voluto completare l’offerta con una proposta più accogliente e dinamica anche nei mesi freddi. Oggi, Vinarius è uno spazio poliedrico: cucina a vista, spettacoli dal vivo, atmosfera rilassata. Dal giovedì alla domenica offriamo serate diverse: tribute band, cover, musica internazionale, ma anche teatro, danza, mangiafuoco, artisti circensi. L’obiettivo è far vivere al cliente una vera esperienza, tra gusto, musica e intrattenimento.”


Cosa vi ha spinto ad aprire un’enoteca e cosa vi distingue dalle altre?

“Volevamo creare un posto dove il vino fosse protagonista, ma non solo: qui si può cenare, ascoltare musica live, godersi un’atmosfera unica. Offriamo una selezione ampia di etichette: rossi, bianchi, rosati, bollicine, champagne, con fasce di prezzo diverse per adattarci a ogni tipo di clientela. Ma quello che ci distingue davvero è l’ambiente: siamo in una struttura antica, con volte alte sei metri in tufo, giochi di luce studiati e arredi curati nel dettaglio. La cucina a vista aggiunge un tocco scenografico: il cliente vede lo chef all’opera, il che rende tutto più coinvolgente.”

Come selezionate i vini? Vi affidate a criteri particolari o preferite un approccio più libero?

“La selezione nasce dall’ascolto: chiediamo spesso ai clienti cosa amano bere. Poi ci lasciamo guidare dall’esperienza, ma anche dalla voglia di far scoprire novità. Sperimentiamo con piccole cantine, anche biologiche, che spesso non si trovano nei circuiti commerciali. Un esempio? L’Antico Palmento di Manduria o Attanasio nel tarantino: piccole realtà che meritano di essere conosciute.”

Lavorate più con produttori locali o con etichette nazionali/internazionali?

“Circa l’80% delle nostre etichette arriva da produttori locali. Lavoriamo tanto con il territorio, dalla Valle d’Itria al Salento: Locorotondo, Martina Franca, Manduria... Ma naturalmente abbiamo anche referenze nazionali, dai grandi classici come Barolo e Brunello ai bianchi del Lago di Garda.”

Oltre al vino, cosa proponete per accompagnarlo? Avete una cucina interna?

“Assolutamente sì. La nostra cucina propone piatti sfiziosi: antipasti, primi, secondi, carni selezionate. L’idea è che si possa bere un buon calice mentre si cena, si ascolta musica o si guarda uno spettacolo. È un’esperienza a tutto tondo, non una semplice degustazione.”


Che tipo di clientela frequenta Vinarius?

“È un pubblico trasversale. Abbiamo clienti locali affezionati, ma anche molti visitatori e turisti, soprattutto nei weekend. La varietà dell’offerta, tra buon vino, cucina e spettacoli, attira target diversi, ma accomunati dalla voglia di vivere qualcosa di diverso e di qualità.”
Come dialogate con Monopoli e il territorio? Avete collaborazioni o iniziative locali?
“Sì, siamo molto radicati nel territorio. Collaboriamo spesso con artisti e performer locali, e ci piace valorizzare le eccellenze della zona anche a tavola. Il nostro approccio è quello di creare una vera rete, non un luogo isolato.”

Quali tendenze nel mondo del vino vi colpiscono di più oggi?

“Le stagioni influenzano molto: d’estate vanno i rosati, d’inverno i rossi corposi. Ma il vino segue anche le mode: certi nomi diventano forti grazie alla comunicazione, non solo alla qualità. Il nostro lavoro è consigliare: chi non è esperto tende a scegliere etichette famose, noi cerchiamo di guidarlo verso nuove scoperte. E restiamo comunque focalizzati sull’Italia, che ha una varietà impressionante.”


Avete progetti futuri in cantiere per Vinarius?

“Sempre! Siamo in continua evoluzione: vogliamo investire su nuovi arredi e creare una zona garden, per far vivere anche lo spazio esterno in modo più rilassato. Stiamo anche lavorando per alzare il livello della nostra cocktail list, con proposte originali e studiate. Il nostro Cocktail Vinarius, ad esempio, è una creazione esclusiva: lime, succo d’arancia e un mix segreto di spirits ideato dal nostro barman.”

Per finire, qual è il “vino del cuore” per te?

“Difficile sceglierne uno solo… Ma se proprio dovessi, direi il Primitivo di Manduria: rappresenta perfettamente il nostro territorio, ha carattere, struttura, intensità. È un vino che racconta una storia, proprio come vogliamo fare noi con Vinarius!”

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