Una cena di pesce a Mestre talmente top da far invidia a quelli in vacanza: i posti giusti!

Pubblicato il 7 agosto 2023

Una cena di pesce a Mestre talmente top da far invidia a quelli in vacanza: i posti giusti!

Caldo fa caldo e la voglia di mare lievita di conseguenza. Non fraitendetemi, maschera, pinne e boccaglio sono sempre nei miei pensieri in questa torrida estate, però io pensavo a qualcosa di diverso. Pensavo a una cena di pesce da ricordare, magari all'aperto ed esaltata da un bianco o dalle bollicine giuste. Nella terraferma veneziana di locali dove gustare pesce e simili ce ne sono tanti, anche perché la cucina tradizionale lagunare è nel DNA di un territorio zeppo di eccellenze da gustare. Tra trattorie storiche, ristoranti gourmet, altri che puntano sull'innovazione e altrettanti che volgono lo sguardo al passato proponendo le ricette dei nostri nonni, la scelta è ampia e (spesso) di alto livello. L'estate è arrivata ma se non vai al mare niente paura: tra un antipasto di crudo, un risotto o una frittura è il mare a volte che viene da te.

Il ristorante a conduzione familiare che ci voleva


Chi ha detto estate? Il Ristorante Darsena, in via Forte Marghera, va bene tutti i giorni dell'anno, festivi compresi. Va da sé che, anche in agosto, i suoi piatti a base di "pesce e tradizione" siano un must, anche grazie ai suoi tavoli all'aperto. Mi piace perché il Darsena è a conduzione familiare e ciò infonde quel calore al servizio che rende tutto immancabilmente più piacevole e accogliente. Di solito da loro non manco di ordinare l'antipasto, tra crudi di qualità (tartare, ostriche, cozze e scampi da urlo) e cotti. I loro tagliolini con l'astice finiscono sempre troppo presto così come i loro spaghettial nero di seppia o allo scoglio. La loro frittura è leggera e ti si scioglie in bocca mentre, tra i pezzi forti, c'è anche la grigliata di pesce. Insomma, Christian e la sua squadra sanno il fatto loro: scegli pure quello che vuoi, la qualità delle materie prime non te ne farà pentire (comprese le verdure, che sono a chilometro zero). Se ci vai in pausa pranzo è disponibile anche un menu dedicato. Sia di giorno che di sera, però, il rapporto qualità prezzo è decisamente interessante. E il tiramisù è fatto in casa!  
Ristorante Darsena. Via Forte Marghera, 191/A - Mestre (Ve). Tel. 0415756241

Il menu estivo di All'Ombra del Gabbiano ha il mare in bocca


Della qualità e bontà dei piatti del ristorante All'Ombra del Gabbiano se n'è accorta anche la Guida Michelin, che recentemente ha inserito il locale in centro a Mestre tra le sue proposte. A ben donde, visto che quella locandina che posizionano ogni mattina davanti al loro plateatico con le proposte del giorno non mi lascia mai indifferente. Anzi, spesso mi fa venire l'acquolina in bocca. Il menu estivo lascia tanto spazio al pesce tra bigné fatti in casa con baccalà mantecato, pesto e pomodorini; capesante al burro e brandy con crumble di rosmarino; alici marinate e gelatina di agrumi (per stare agli antipasti); gnocco rustico con tartare di gamberi e l'immancabile risotto (sono i primi); tagliatelle di seppia a bassa temperatura, baccalà, frittura e pescato del giorno (ecco i secondi). Piatti presentati bene e curati al millimetro in cui si continua a giocare tra gusti e consistenze. Divertente oltre che saporito.
All'Ombra del Gabbiano. Via Caneve, 2 - Mestre (Ve). Tel. 041611905

Una veranda che è un vero toccasana


Cenare nella loro veranda, attorniati dal verde, è qualcosa di cui è difficile dimenticarsi. Se a questo ci si aggiunge una cucina di qualità segnalata anche dalla Guida Michelin allora avete fatto centro. La Trattoria Al Passo, a Passo Campalto, sorge a letteralmente due passi dalla laguna e, da oltre 70 anni, è un punto di riferimento di generazione in generazione. Crudi, pesce alla griglia, fritture sono il leit motiv del locale e i bigoi in salsa sono fantastici. Di solito mi affido alla loro griglia dove, tra branzini, ombrine, seppie e calamari, è sempre un trionfo di gusto e semplicità.
Trattoria Al Passo. Via Passo Campalto, 118 - Campalto (Ve). Tel: 041900470

Alla Tavernetta dove semplicità fa rima con bontà


Cenetta a due? Alla Tavernetta, of course. Che se serve quell'atmosfera i locali giusti si contano sulla dita di una mano. La Taverneta a la Scuea è tra questi visti i suoi tavolini "intimi" e soprattutto la sua cucina che non tratta il pesce, lo carezza. Crudo (forse l'eccellenza del ristorante dovessi scegliere) o cotto. Per iniziare carpacci, scampi e tartare o capesante e astice, per continuare tagliolini con capasanta (i miei preferiti) o risotto. Se vi rimane uno spazio il pescato del giorno è quanto di meglio si possa desiderare, anche perché è sapientemente cucinato da Gabriele (lo chef) e magistralmente accompagnato dal vino giusto da Sonia (gestrice e sommelier). Entrambi hanno costruito negli anni un ristorante dove la semplicità e la cordialità la fanno da padrona. Come una volta, come quando in trattoria ci andavi per mangiare nella "scuea", la scodella dei nostri nonni.
Taverneta a la Scuea. Via Filiasi, 91 - Mestre (Ve). Tel: 0415042151 / 3385643648

Nell’osteria secolare con veranda


Una cena nel plateatico dell'Osteria Cuccagna è il massimo in certe sere d'estate. In pieno centro ma un po' appartato, questo locale regala la possibilità di una passeggiata ristoratrice in piazza dopo aver bevuto caffè e ammazzacaffè. Non prima di aver provato le proposte di pesce di un'osteria storica (presente dal 1775) che, naturalmente, fa della tradizione la sua ragion d'essere. E allora i loro bigoli nobili veneziani in cassopipa (piatto chioggiotto nato dai pescherecci) o le loro bavette con scampi alla busara acquisiscono un significato più profondo, così come il baccalà in tecia o le seppie in nero con polenta. Per iniziare consiglio la loro "cuccagna", ossia un misto di cicchetti con tanto di sarde, gamberi in saor, moscardini, canoce o canestrelli. Se non è tradizione questa.
Osteria Cuccagna. Via Daniele Manin, 22 - Mestre (Ve). Tel: 041974611

Al Parco Catene il nuovo capitolo di Bread & Butter


Come in un romanzo ci sono capitoli che si chiudono e si aprono, così è per il nuovo corso di Bread & Butter, locale che regala la bella esperienza di cenare (e prima di fare aperitivo) attorniati dal verde del grande Parco Catene. Il nuovo corso del locale si chiama pesce, crudo e cotto. Si chiama tartare di tonno, di seppia e spaghettino di calamari, si chiama anche gamberi e sarde in saor o mazzancolle spadellate allo zafferano. Ho provato i loro ravioloni di mare (gamberi e canestrelli con tartare di mazzancolle e pistacchio) e la loro frittura e se ve ne scrivo è perché entrambi i piatti mi sono decisamente rimasti impressi nella memoria.

Bread & Butter. Via Trieste, 179/E - Marghera (Ve). Tel. 3278840476

Come tra le calli di Venezia, ma a Zelarino!


Ci sono anche i panni del bucato stesi come nell'infanzia del titolare del Ristorante Biri 5497 di Zelarino, dove si cena in una ambientazione che ricostruisce una calle veneziana. Ciò significa che il pesce è il grande protagonista, specie di laguna. La selezione delle materie prime è massima, così come la loro freschezza una volta che raggiungono la cucina (e la tavola). Tra seppie, gamberi, risotto, baccalà, scampi è un trionfo della tradizione con in più porzioni degne di nota che fanno virare verso l'ottimo il rapporto qualità-prezzo. Pollici su per la frittura, leggera e digeribile.
Ristorante Biri 5497. Via Castellana, 105 - Zelarino (Ve). 3703182015

A tutto baccalà!


Il nome non lascia spazio a interpretazioni: Trattoria Baccalà Divino. Lo puoi gustare in ogni modo e maniera, tant'è vero che Franco è cofondatore della Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato. Il menu degustazione va per la maggiore con tris di mantecati, trippette di stoccafisso, pasticcio, gnocchetti e quant'altro. Una goduria.
Trattoria Baccalà Divino. Via Gazzera Alta, 102 - Mestre (Ve). Tel: 041914560

Foto di copertina dalla pagina Facebook di Trattoria al Passo.
Le altre foto dalle pagine social dei rispettivi locali.

 

  • RISTORANTE DI PESCE

scritto da:

Alessandro Nardo

Prima studente, poi studente-lavoratore ora lavoratore e basta. Amante di quelle buone cose che le nostre mani possono produrre in modo artigianale guidate da passione e professionalità. Cerco l'originalità nella tradizione e la tradizione nell'innovazione, perché un mondo standardizzato non fa per me. Meglio cambiare spesso ritmo.

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