Malghe e i rifugi del Bellunese per una gita al fresco in mezzo alla natura

Pubblicato il 20 agosto 2023

Malghe e i rifugi del Bellunese per una gita al fresco in mezzo alla natura

È estate e, quando è ora di prenotare le vacanze, la popolazione si divide in due macro-categorie, quelli matti per il mare, i costumi a fantasia, il profumo del salso sulla pelle e la cucina di pesce nei ristoranti sulla spiaggia, e quelli innamorati della montagna, lo zainetto da trekking, la brezza che pizzica gli occhi la mattina presto e i piatti caserecci e ipercalorici per immagazzinare energie prima (dopo e durante) di macinare chilometri in salita.

Oggi parlo proprio a te, amante della montagna, esperto scalatore o promettente dilettante, per raccontarti le malghe e i rifugi del bellunese da raggiungere senza troppa fatica per godere di un ottimo e meritatissimo pranzo, respirando aria pulita.

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Le malghe

La malga a 1.003 mt

Pian di Cansiglio, località Tambre. Ad appena 1000 metri di altitudine, attraversata da distese di pascoli verdeggianti, Malga Filippon è un’azienda agrituristica che concilia l’attività agricola con quella alberghiera perfetta per una giornata in famiglia. L’agriturismo, infatti, è dotato di un apposito spazio dedicato ai giochi dei bambini. Aperta tutto l’anno nel weekend e in estate, su prenotazione, anche durante la settimana, segue il ritmo delle stagioni anche nel menu, dove puoi ritrovare tutti i sapori della cucina casalinga, grazie all’utilizzo di prodotti “coltivati” in casa o provenienti da aziende di fiducia e del territorio. I dolci e il gelato sono fatti in casa, gli insaccati preparati secondo le più antiche ricette, il salame realizzato mescolando manzo e maiale senza aggiunta di conservanti.
Malga Filippon, Pian Cansiglio, 3, Tambre d’Alpago, Belluno – tel: 3312674818

La malga a 1.896 mt

Località Falcade. Raggiungibile dal Passo Valles o dall’arrivo della funivia del San Pellegrino, in macchina o a piedi, Malga Valles Alto è collocata in una splendida posizione panoramica. Da qui puoi ammirare la vallata degustando i piatti tipici della tradizione Agordina, deliziose merende, dolci e salate, e un buon calice di vino sui pochi tavoli all’aperto, per una sensazione di pace impagabile e piacevole relax immerso nella natura. Nel punto vendita in loco è possibile acquistare ricotta, salumi e il formaggio di malga, quest’ultimo certificato Presidio Slowfood.
Malga Valles Alto, SP di Passo Valles, Falcade, Belluno

La malga a 2.110 mt

Comprensorio di Auronzo Misurina. Immersa tra i pascoli, ai piedi dei Cadini di Misurina, nelle Dolomiti Orientali, Malga Maraia è oggi una struttura rustica di montagna riportata a nuova vita, grazie all’impiego di materiali di materiali ora moderni, ora di recupero, ristrutturata secondo le tecniche antiche, dove si respira un’atmosfera a metà tra la storia e l’attualità. La cucina, semplice, genuina e a km 0, è tra le motivazioni per cui vale la pena il viaggio, in auto, a piedi o in bicicletta: piatti tipici come i canederli e gli spatzle, carne alla griglia, affettati e formaggi misti e i dolci, dallo strudel alla crostata, per finire con il salame di cioccolata, da gustare anche nei numerosi tavoli all’aperto.
Malga Maraia, Loc. Auronzo di Cadore, Belluno – tel: 3296739687

I rifugi

Il rifugio a 1.472 mt

Dolomiti ampezzane. Uno specchio d’acqua accoglie gli affamati avventori del Rifugio Lago d’Ajal dopo una passeggiata non troppo complicata tra i sentieri montani. Il ristorante, affacciato sull’omonimo lago, propone piatti raffinati e curati nei dettagli, tra cui la particolare tartare di trota all’aneto, servita anche all’interno del tagliere misto di affettati. Ma non mancano proposte più tradizionali come le pappardelle ai finferli o i tagliolini ai porcini. Per accompagnare, etichette nazionali, dal Veneto alla Toscana, dal Trentino al Friuli, anche in formato da 375 ml, per godersi un buon calice di vino, ma senza esagerare. Dal mese di luglio, il venerdì sera è dedicato a una cena speciale, a tema, che esalta i sapori autoctoni della montagna o spazia su altre tradizioni culinarie.
Rifugio Lago d’Ajal, Cortina d’Ampezzo, Belluno – tel: 3760474338

Il rifugio a 1.783 mt

Tra il Monte Pelmo e il Monte Civetta. Sugli ameni pascoli del Passo Staulanza, l’omonimo rifugio accoglie affamati visitatori da oltre cinquant’anni. Completamente arredato in legno, richiama il tipico stile dolomitico della stube. Il ristorante stesso racconta la tradizione gastronomica locale, con una proposta di piatti varia e genuina, con qualche tocco di innovazione. I casunziei alle rape rosse e semi di papavero, ad esempio; la braciola di cervo con contorno; il piatto della casa, con polenta, funghi, pastin e formaggio fuso. La qualità dei prodotti è garantita dall’adesione del rifugio al progetto “Alte vie del gusto” della provincia di Belluno, per mettere in luce la tipicità della cucina bellunese attraverso una “Carta di assicurazione della qualità”. È raggiungibile sia in macchina, su strada asfaltata, ma anche a piedi.
Rifugio Passo Staulanza, 5° tappa Alta Via n. 1 delle Dolomiti, Zoldo Alto, Belluno – tel: 3387900120

Il rifugio a 2.074 mt

Parete sud della Marmolada. Dalla posizione privilegiata del Rifugio Falier, di proprietà della sezione veneziana del CAI, nel comune di Rocca Pietore, puoi ammirare lo spettacolo naturale della Val Ombretta. La cucina, tipicamente casalinga, offre una vasta scelta di piatti, semplici ma gustosi, ad esempio un buon piatto di pasta con i sughi fatti in casa o la polenta cucinata su fuoco alimentato a legna, deliziosa per accompagnare i formaggi alla piastra. Per un pranzo veloce, invece, immancabile il panino con il pastin, mentre, per merenda, una fetta di torta preparata con le ricette di una volta. Si raggiunge a piedi, percorrendo il sentiero e la mulattiera della Grande Guerra.
Rifugio Onorio Falier, Località Pian, Rocca Pietore, Belluno – tel: 0437722005

Il rifugio a 2.100 mt

Località Corvara in Badia. Raggiungibile con una passeggiata che fa segnare un dislivello di 200 metri circa o con impianto di risalita, la seggiovia, Rifugio Cherz, tra Arabba e l’Alta Badia, si affaccia sulle piste da sci, in inverno, e ampie distese verdi, in estate. Lo stile dell’albergo, montano ma minimale ed essenziale, con un occhio al design, si rispecchia anche nel ristorante, dove a farla da padrone sono semplicità e raffinatezza. A tavola, tutti i sapori della tradizione ladina, proposti a seconda della stagionalità delle materie prime. Per una serata con vista mozzafiato, è possibile prenotare la Stube Blu, dove cenare godendo del panorama dalle ampie vetrate che fungono da pareti della stanza.
Rifugio Cherz, Passo Campolongo, 1, Livinallongo del Col di Lana, Belluno – tel: 3395957823

Ecco raccontati tre malghe e quattro rifugi del bellunese dove lo sforzo fisico è ripagato da un lauto pranzo ad alta quota. Una selezione di posti facilmente raggiungibili anche dai fervidi amanti del mare e della movida di Jesolo, soprattutto a orario aperitivo, magari con i piedi sulla sabbia. Perché una gitarella in montagna, almeno una volta all’anno, per riossigenare i polmoni e godere di paesaggi top, lontano dalla frenesia cittadina, non può che fare bene all’umore, alla salute e… alla pancia!

Foto di copertina dalla pagina Facebook di Rifugio Passo Staulanza
Foto interne dalle pagine Facebook dei locali citati

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI
  • TURISMO

scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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