Originalità, gioventù e passione. Ecco perché Sanacore è un locale da non perdere

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Qualche volta la vita ci stupisce. Crediamo di aver tracciato il nostro percorso, per poi ritrovarci, quasi spontaneamente, su un binario diverso e inaspettato. È un po’ quel che è successo a due fratelli, Luciano e Mario, e all’amica di lunga data Emilia. Arrivati nemmeno ventenni a Pescara per seguire l’Università di Lingue, si mantenevano agli studi lavorando nella ristorazione. Due anni dopo il raggiungimento della laurea avevano capito che proprio quello sarebbe stato il loro mondo, la loro grande passione, allora hanno aperto Sanacore, nel centro della cittadina abruzzese. Prima un bar che funzionava piuttosto bene, poi, allargatosi, anche un bistrot. La scommessa è stata vinta e ad oggi, Luciano, Mario ed Emilia possono affermare di aver trovato il loro posto, la loro isola felice.

- L'ambiente: recentemente rimodernato, l'ambiente è semplice, giovane, pulito. Tavoli e sedie in legno bianco, una grande lavagna a muro con su scritti il menu del pranzo e quello della cena, Sanacore è un posto intimo che sa di casa, “del salotto di casa” come dice Luciano.


Seppure Sanacore sia rimasto anche bar, per la classica colazione del mattino (croissant e pasticceria secca), o per un drink dopo cena, oggi come oggi è la cucina l’elemento trainante del locale. Ecco cosa puoi trovare:

- A Pranzo: quella del pranzo è una ristorazione veloce, adatta non solo ai lavoratori della zona, ma a chiunque voglia un pasto di qualità allo stesso tempo non troppo impegnativo. La cosa eccezionale? Un menu che cambia ogni giorno e si basa sulla cosiddetta “spesa di mercato”, cioè su ciò che quotidianamente viene acquistato al vicino mercato coperto. La scelta ha buoni vantaggi a doppio senso: garanzia di freschezza e varietà per il cliente, divertimento e libera creatività per lo staff della cucina.

- Per l'aperitivo: l’originalità non si smentisce nanche all’ora dell’aperitivo. Non le solite patatine in sacchetto ad accompagnare lo spritz o il calice di vino, ma una scelta di tapas rigorosamente hand-made, tra cui anche tipicità abruzzesi come le pallotte cacio e ove o la torretta di melanzane.

- A cena. Nemmeno a cena agli chef di Sanacore piace ripetersi. Il menù cambia settimanalmente e diventa ancora più estroso di quello del pranzo. Se per il mezzogiorno viene infatti seguito un filone più locale e casalingo, la sera è tempo di sperimentare e assaggiare sapori nuovi, provenienti da tutto il mondo. Una cucina cosmopolita con due grandi cavalli di battaglia: l’Hamburger di scottona e il Tataki di tonno.

- La cantina. Non dimentichiamo che Sanacore è anche wine bar, un wine bar a cui non piacciono le scelte comuni e scontate. Sì, perchè se in un locale di questo genere possiamo facilmente prevedere di trovare vini italiani e abruzzesi, il fatto di poterne assaggiare anche di croati, cileni, neozelandesi, oltre che francesi, ci lascia un po' a bocca aperta. Tra bianchi e rossi sono più di 50 le etichette, e quelle di birra, come immaginabile di provenienza internazionale, poche meno.

- I cocktail. Da Sanacore si beve bene anche al di là di birra e vino. Ogni ambito ha il suo professionista e a preparare i drink trovi Francesco, meglio conosciuto come Remy, bartender professionista, con una carta cocktail di sua stessa ideazione. Da cosa partire? Magari da un Remy Spring Punch.

- Gli eventi. Se ti stai chiedendo quando prenotare una cena da Sanacore, tieni presente che ogni giovedì trovi la “serata degustazione” per provare, magari, i vini di una certa cantina, distillati poco comuni o un piatto particolare. Ogni venerdì invece dopocena con musica live, dal cantautorato alle cover.

- Lo staff. Sanacore scommette sulla gioventù (tutti under 30 a lavorare nel locale) ma anche sulla caparbietà. Sasha aveva 19 anni quando si è trasferito a Pescara a seguito della fidanzata, iniziando come lavapiatti. Ora di anni ne ha 25, ha una nuova ragazza ed è diventato primo chef del locale. Tanto studio, tanta gavetta e tanto impegno, complimenti a Sasha. Ma adesso ti metto in guardia su un aspetto più buffo: se la mattina vai da Sanacore a far colazione e credi di vederci doppio, stai tranquillo, non hai le allucinazioni. Sono Emilia e la gemella Cinzia, entrambe impiegate all’interno del locale e davvero identiche.

Mi pare di averti raccontato i tratti salienti di questo bel posto nel centro di Pescara, ma ti lascio con una curiosità: perché proprio il nome Sanacore? Ecco qualche indizio: canzoni popolari, lucciole e buon vivere. Se vuoi risolvere l’enigma fai un salto al locale e fattelo raccontare direttamente da Luciano.   

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