​Intervista a Roberta Burattin di Caffè & Parole

Pubblicato il 1 febbraio 2019

​Intervista a Roberta Burattin di Caffè & Parole

La titolare di Caffè & Parole si riassume con un unico concetto: energia! Parlare soltanto di ristorazione con lei è limitativo, perché è una persona vulcanica e positiva che ti accompagna con entusiasmo nel suo mondo fatto di caffè, parole e molto altro. Vale davvero la pena di passare a trovarla nel suo caffè e brasserie ai piedi del Duomo di Verona, perché il locale è bello e accogliente e Roberta e il suo staff sono sempre una piacevolissima compagnia.

Da dove nasce l’idea di Caffè & Parole? 

Non volevo aprire il solito bar, volevo offrire un’esperienza dei sensi, coccolare l’anima, dare qualcosa in più: prodotti di qualità ovviamente, unito alla mia passione per i libri e per le parole, ecco perché sui muri si trovano scritti degli aforismi, e c’è la possibilità di leggere i libri che io cambio regolarmente.

Ami leggere? Come hai pensato di coniugare questa passione con il tuo locale?

Sì e amo i libri moltissimo! Ho studiato all’istituto alberghiero perché amo la cucina, poi ho scelto il bar perché preferisco il contatto con il pubblico, mentre chi sta in cucina è nelle retrovie. Ho unito la mia passione per il cibo con l’idea della condivisione perché ho pensato che alle persone manca questo, la semplice possibilità di uscire per fare due parole

Qual è il mood del locale? 

C’è una grande energia positiva e l’impronta della mia personalità. Il mio team è stato scelto per il sorriso, e poi ci siamo amalgamati bene, c’è molta empatia e i nostri clienti la sentono, c’è amicizia qui. Tutte le persone che frequentano il bar ci aiutano se abbiamo bisogno, si sono create delle belle relazioni. Alcuni si sentono in imbarazzo perché il locale è piccolo ma sappiamo adattarci a tutti!

Caffè & Parole non è un semplice bar… 

È una caffetteria, un concept store, un bistrot… Insomma, è un’esperienza! Secondo me qui ti sembra che il tempo si fermi, clienti italiani e stranieri me lo confermano con tanti complimenti, si sentono in una favola, forse perché con la vita caotica di oggi la gente si prende un momento per sé. Succede che tornino turisti dall’altra parte del mondo, si sono creati dei legami.

Qual è il momento più importante della giornata?

La colazione sicuramente, perché è molto varia, offre molti spunti dal classico ad altre novità.

Nel food cosa va di più? 

Nelle dolcezze vanno molto le torte della nonna in monoporzione e i croissant al pistacchio di Bronte e alla ricotta e mandorle, mentre nel salato piacciono moltissimo le nostre verdure.

Chi è il protagonista della caffetteria?

Facciamo tantissimi cappuccini con latte-art, sono bellissimi!

Ti piace mangiare quello che proponi? 

A me piace mangiare bene e sano, è la mia filosofia, quindi quando ho deciso di inserire il cibo in Caffè & Parole ho pensato che anche gli altri amino mangiare bene. A volte il margine di guadagno è più basso, però ho visto che la qualità paga e io la mantengo alta: ad esempio, il mio toast è fatto con pane ai semi di lino senza bordo e senza conservanti, sottiletta e fontina e cotto di qualità.

Le tue passioni al di fuori del locale?

Musica e cinema, e danno molti spunti, ad esempio il film Chocolat mi ha ispirato per questo locale! Non ho molto tempo per gli svaghi e nemmeno per la vita privata, perché la poca energia che mi rimane la uso per fare delle migliorie qui dentro.

 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Camilla Cortese

Due lauree, otto redazioni, sette lavori, un licenziamento, due romanzi. Una casa, due gatti, trenta piante, milioni di parole. Del più brutto libro della storia salvo il titolo: Mangia (tutto), prega (la tua psiche), ama (te stesso e chi lo merita).

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