Nel quartiere Isola, apre il pop-up restaurant firmato Casaburi (con soli 20 coperti)

Pubblicato il 1 novembre 2025

Nel quartiere Isola, apre il pop-up restaurant firmato Casaburi (con soli 20 coperti)

Si chiama Casaburi il nuovo progetto gastronomico che ha preso forma nella cucina di Teatro 7 Lab, scuola di cucina nel quartiere Isola di Milano. Il nome è quello del suo ideatore, Marco Casaburi, ex manager di Ikea con un passato nel mondo del food internazionale. Dopo anni tra Londra, New York e Madrid, Casaburi ha deciso di lasciare il percorso aziendale per tornare ai fornelli.

L’idea nasce durante l’estate e trova spazio nei fine settimana all’interno del laboratorio milanese. Il format è semplice: un unico tavolo conviviale da venti coperti, cucina a vista e menu fisso su prenotazione. Le prime cene si sono tenute a partire dal mese di ottobre, con cinque portate a 40 euro; per le prossime date, è previsto un ampliamento del percorso che dovrebbe estendersi a sette piatti con abbinamento vini.

Il menu mescola le esperienze vissute e i luoghi attraversati dal cuoco: rana pescatrice con crema di agrumi fermentati, pollo fritto e caviale ispirato alla cucina newyorkese, maiale con vongole, pasta con fagioli, cozze e miso e la banoffee pie destrutturata. Ogni portata intende raccontare un frammento del percorso personale e professionale del suo autore.

Casaburi definisce il progetto come una “casa temporanea” più che un ristorante. Le serate si svolgono in un’atmosfera informale, con servizio diretto e interazione tra ospiti e chef. L’obiettivo è creare un luogo che possa spostarsi e adattarsi a contesti diversi, mantenendo il carattere di convivialità domestica.

Dopo le prime date di ottobre e novembre, l’iniziativa dovrebbe proseguire nei weekend a partire da gennaio. Il futuro del progetto dipenderà dalla risposta del pubblico, ma l’intento è mantenere un approccio indipendente, lontano dai modelli tradizionali della ristorazione milanese.

Foto dalla pagina Instagram di Casa Casaburi.

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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