Davide e il bacaro veneziano che non ti aspetti: contemporaneo e a cui piace la birra

Pubblicato il 2 novembre 2023

Davide e il bacaro veneziano che non ti aspetti: contemporaneo e a cui piace la birra

Anche se punta di più sulla birra artigianale piuttosto che sull’ombra di vino, anche se i cicchetti non sono decisamente i “soliti” cicchetti veneziani, anche se l’aspetto non è quello di un bacaro rustico ma ha un taglio più contemporaneo, H2 NO è uno di quei locali veneziani con il pedigree. Gestito da Davide, dalla sorella Mariangela e dal figlio Mattia, tutti venezianissimi, è un angolino schietto e felice, per un’esperienza assolutamente autentica e genuina. Ma banale no, quello mai. Oggi siamo proprio qui, e tra insegne con nomi evocativi di luppolata memoria e tante maglie da calcio dai toni neri, arancioni e verdi appese alle pareti, ci facciamo raccontare qualcosa da Davide…

Ciao Davide, abbiamo saputo che non molto tempo fa avete fatto un viaggio culturale a tema birra! Ce ne parli un po’?

Si, siamo tutti andati in Belgio e ci siamo fatti un po’ guidare dalla nostra passione. Lo scopo era soprattutto di visitare i birrifici di Rulles e Lupulus, ma siamo stati anche a quelli di Orval e Bertinchamps. Abbiamo imparato diverse cose e arricchito di molto le nostre conoscenze. Un conto è la teoria, l’altro la pratica, e lì abbiamo visto tutto dal vivo.

Qualche aneddoto interessante da raccontare?

Tantissimi! La Lupulus per esempio nasce dalle ceneri dell’originale Chouffe, la birra con il nano come mascotte, dopo che quest’ultima è diventata parte di una multinazionale. L’idea dietro la Lupulus è appunto quella del lupo che si mangia il nano, e si sposa bene con la nostra scelta di proporre solo prodotti artigianali e mai commerciali.

Il bello dell’Orval, una delle 11 trappiste, è che non esiste alla spina, c’è solo in bottiglia, se non al monastero dove è prodotta. Alla Rulles invece c’è una vasca con il lievito madre utilizzato per la produzione che ha addirittura 10 anni!

E quali sono oggi i frutti di questa bella esperienza?

Una cosa a cui teniamo molto è la collaborazione con il Birrificio del Doge. Grazie all’esperienza che abbiamo maturato in questi anni (tra cui quella derivata anche dai nostri viaggi), abbiamo prodotto due birre che possiamo dire nostre, con ricette create secondo i nostri gusti, che oggi sono qui alla spina. Si chiamano Kako e Ambra, e si ispirano ai genitori miei e di Mariangela. Ambra è rossa, come i capelli di mamma, mentre la Kako è una bionda, perché papà beveva sempre birre “da supermercato” e questa vuole essere una bionda semplice e per tutti. È un modo per dare un tocco più personale al locale, ed esprimere al meglio la nostra identità.

Però, cambiando discorso, l’ultima volta che eravamo passati non c’erano tutte queste maglie appese!

È vero, forse ce n’era solo qualcuna! Ovviamente sono tutte maglie del Venezia. Collezionare maglie da calcio è una passione che ho fin da ragazzino. Poi, quando ci siamo spostati qui (il locale fino a circa un anno e mezzo fa si trovava in Campo San Silvestro a San Polo, ndr) un amico mi ha regalato alcune di queste maglie del Venezia e così ho deciso di esporle. Poi in realtà vorrei aggiungerne anche delle altre… ne ho diverse di Inter, Milan ma anche di squadre brasiliane.

Ci sono maglie anche molto diverse tra loro, di diverse stagioni del Venezia. Qualcuna di queste ha una storia particolare?

C’è questa di Pohjanpalo con il 20, il nostro attuale bomber, che è passato di qui c’ha portato la maglia firmata. Un’altra bella è questa di Haps, con il 5, che ci è stata portata in persona dal presidente Duncan Niederauer. Una chicca però è quella lì con il 24, di Cardone. Risale alla stagione 1999/2000, quando il Venezia era ancora in Serie A.

Ormai H2 NO è diventato un punto di riferimento anche per i tifosi del Venezia!

Sì, ormai da un po’ abbiamo diversi tifosi per i pre e post partita. Comunque abbiamo sempre proiettato le partite del Venezia, e quest’anno trasmetteremo anche la Reyer (la squadra di basket veneziana, ndr). Negli anni Novanta era un classico andare allo stadio per vedere il Venezia, per poi spostarsi al vicino palazzetto dello sport all’Arsenale, dove all’epoca giocava appunto la Reyer!

H2 NO
Cannaregio, 1815 - Venezia
0418227239 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

IN QUESTO ARTICOLO
  • H2 NO

    Rio Terà S. Leonardo 1815, Venezia (VE)

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