Sai cos'è la cucina istintiva? A Padova ce lo spiegano Tatiana Negrisolo e Willy Corso

Pubblicato il 14 aprile 2022

Sai cos'è la cucina istintiva? A Padova ce lo spiegano Tatiana Negrisolo e Willy Corso

Tatiana Negrisolo e Willy Corso, rispettivamente il volto in sala e le mani in cucina, ci accompagnano nel loro mondo di cucina tradizionale ma istintiva, di luoghi storici e curati frutto di anni di esperienza per un lavoro che altro non vuole fare se non mettere a proprio agio il cliente. Che poi, con un giardino come quello dell'Osteria SucaBaruca, potrebbe forse essere altrimenti? 

Cosa significa SucaBaruca?

È un nome che già esisteva, che era stato dato dalla precedente gestione del locale ma che a noi è subito piaciuto perché rispecchiava perfettamente l’impronta che volevamo dare al ristorante. Suca Baruca in dialetto veneziano significa tipo “testa matta” che è un po’ lo stile della nostra cucina.

Una cucina che è frutto di tanti anni di esperienza che ho fatto negli anni tra Italia ed estero, anche in rinomati Hotel stellati della zona ma che qui rimescolo unendo la tradizione al mio istinto. Un esempio? Il risotto che noi chiamiamo “fantasia dello Chef” che varia ogni giorno perché ogni giorno trovo prodotti diversi, assemblo differenti tipologie di pescato sempre nuove e sempre votate ad offrire ai nostri clienti una esperienza culinaria nuova.
 
Siete una osteria, ma anche un ristorante mi dicevate. Cosa significa?

Beh il nostro nome è Osteria SucaBaruca, e l’Osteria la si trova sicuramente nel nostro servizio che nonostante sia volutamente molto impostato e formale, non manca mai della parola e della chiacchiera in più. È un servizio presente e sempre attento che mai però lesina sulla preparazione e sulla conoscenza dei prodotti presentati, ma è al contempo anche un servizio amichevole, soprattutto quando le circostanze lo richiedono.

Poi sai, dipende anche molto dal cliente, da cosa egli stesso vuole da come desidera e intende la nostra presenza in sala; ci piace molto riuscire a modellarci in base alle tante differenti esigenze e tipologie perché qui vengono un po’ tutti. Però siamo anche a tutti gli effetti un ristorante, perché la ricerca dei prodotti, la loro attenta presentazione sul piatto, ma anche lo studio dei diversi accostamenti richiede grande attenzione e un lavoro a monte che è sempre tanto, spesso faticoso ma sempre apprezzato dai nostri clienti.
 
E il menù? Che menù è?

Qui siamo principalmente un ristorante di pesce, ci piace moltissimo il pescato e la sua lavorazione perché con un prodotto buono credo si possano assemblare veramente piatti incredibili. Diciamo che qui c’è quasi un 90% di piatti di pesce uniti però anche a diverse pietanze di carne pensate per arrivare un po’ ai gusti di tutti; compresi i vegetariani che qui trovano sempre qualche piatto pensato per il loro regime alimentare.

È un menù che ci piace definire istintivo, ma che mai si improvvisa. Non a caso cambiamo il menù stagionalmente, poniamo grande attenzione ad utilizzare sempre prodotti legati al momento dell’anno che stiamo vivendo ma abbiamo grandi cavalli di battaglia che mai cambiano ma che anzi, magari vengono mano mano rivisti con l’aggiunta di differenti prodotti.
 
Certo che qui siete fortunati: partite da un luogo magico e bellissimo

Assolutamente sì. Siamo molto fieri non solo della nostra cucina, ma anche di poterla servire in un contesto così bello e così importante per la storia della nostra città. Ecco perché per noi stare qui non è solo un onore ma anche un’attenzione in più: attenzione che mettiamo nella cura di tutti i dettagli di questo luogo, dal giardino fino alle diverse sale interne. Abbiamo infatti cercato di arredare il luogo in maniera elegante ma al contempo anche familiare, per far sentire i nostri clienti a loro agio come se andassero a mangiare a casa della nonna, ma con qualcosa in più.

I nostri clienti questo lo apprezzano tanto, anche perché qui sanno sempre di trovare un luogo intimo, riservato e organizzato sempre sulla loro richiesta, non a caso ci scelgono sempre per le cene romantiche che qui vanno fortissime (a San Valentino bisogna sempre prenotare con largo anticipo) o anche per piccole cene aziendali che però hanno bisogno di un luogo più appartato del classico ristorante, per poter affrontare anche argomenti privati. Capita spesso poi, che a sceglierci siano personaggi famosi e importanti, che qui chiedono riservatezza e buon cibo: neanche a dirlo, trovano entrambe le cose.
 
Aperti da maggio 2019 non deve essere stato un “inizio” facile qui, no?

Assolutamente no, è stata veramente dura ma crediamo moltissimo in questo posto, nelle sue capacità e soprattutto nelle nostre. Ecco perché nel momento più duro dettato dalle chiusure ci siamo rimboccati le maniche rilevando una pizzeria d’asporto con la quale siamo riusciti a tenere in piedi anche questo posto; è una cosa questa che ci rende molto fieri perché è il simbolo di quanto questo locale, ma anche la passione che nutriamo per questo lavoro, siano per tutti noi fondamentali.
 
La carica vedo non manca e lo sguardo al futuro dove è rivolto?

Sicuramente a consolidare e migliorare sempre più quanto qui è stato creato fino ad oggi. A breve riapriremo il giardino estivo e con quello ci piacerebbe pensare a tante belle novità: grazie al barman che ci segue infatti metteremo a disposizione dei cocktail buonissimi che abbiamo già iniziato a testare e vorremmo puntare molto sul momento dell’aperitivo, magari offrendo la possibilità anche di giornate in cui ci si può gustare qualche cicchetto.

Organizzeremo sicuramente altre serate a tema, che vediamo piacciono sempre e poi come sempre abbiamo fatto confermeremo la presenza di menù pensati ad hoc per le feste comandate. Non ci fermiamo qui però, puntiamo nel prossimo futuro a offrire ai clienti dei percorsi degustazione perché no, anche abbinabili ai cocktail proposti. Se poi dobbiamo dire cosa ci fa tenere duro e lavorare sodo ogni giorno, e ogni giorno di più, beh, sicuramente ci piacerebbe poter un un giorno ottenere la stella Michelin.


Osteria Sucabaruca. Via Palestro, 29 - Padova. Tel: 0498721636

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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