Frèchete! I ristoranti di Roma dove riscoprire la vera cucina abruzzese

Pubblicato il 18 febbraio 2022

Frèchete! I ristoranti di Roma dove riscoprire la vera cucina abruzzese

Una storia d’amore che dura da secoli quella tra la cucina tradizionale abruzzese e la Capitale, fatta di osti, osterie, piatti e ricette, un connubio che oggi, volendo, si è rafforzato ancora di più

Che l’Abruzzo e Roma vivano da millenni un rapporto particolare fatto di scambi commerciali e di tradizioni ormai è un fatto assodato. La cucina romana, per esempio, è praticamente nata quasi tutta dalle mani degli osti abruzzesi. Sono loro, infatti, ad avere aperto e gestito nei secoli scorsi quasi tutte le principali osterie della Città Eterna. Non è un caso che alcuni dei piatti tipici abruzzesi abbiano delle somiglianze o dei modi di preparazioni molto simili a quelli del ricettario tradizionale romano. Ed oggi è bello sapere che nella Capitale ci sono di nuovo appassionati osti abruzzesi che fanno di tutto per far riscoprire e conoscere le ricette e le eccellenze della loro terra “forte e gentile”, come amava definirla Gabriele D’Annunzio. La cucina abruzzese a Roma sta rivivendo un momento felice dove l’eccellenza e la tradizione pura, ma anche la riscoperta di alcuni prodotti, come il tartufo abruzzese, anche in chiave contemporanea stanno avendo il successo ed il rispetto che meritano. Perché senza l’Abruzzo la Roma di oggi a tavola non sarebbe esistita. Ecco allora gli indirizzi tradizionali e innovativi dove trovare la migliore cucina abruzzese a Roma.

L’unico vero Re dell’arrosticino abruzzese

Questa rassegna non poteva non cominciare con lui, simbolo per eccellenza della cucina abruzzese nel mondo, l’arrosticino di pecora. A Roma a mio avviso oggi i migliori li prepara Walter Di Tullio, l’unico vero The King dell’Arrosticino. Classico, extra large da 40 g, di fegato, ma anche di black angus. Tutti i suoi arrosticini provengono da allevamenti certificati in Abruzzo che Walter personalmente sceglie e vengono preparati nelle tradizionali braci “rostelle” a vista. Da assaggiare nei suoi tre ristoranti (al Tuscolano, sulla Cassia e ad Ardea) ci sono anche gli strepitosi taglieri di salumi e formaggi ovviamente tutti di piccoli produttori d’eccellenza abruzzesi.
The King dell’Arrosticino, SEDE TUSCOLANA: Via Tuscolana, 1373 Roma – Tel. 0672631964; SEDE CASSIA: Via Cassia, 1569 Roma – Tel. 0630896460; SEDE ARDEA: Via Nazareno Strampelli, 2 Ardea (RM) – Tel. 0652725160

Le storie d’Abruzzo da raccontare e da mangiare

Le storie dei pastori, quelle dei viandanti, le storie dei contadini della Marsica, ma anche quelle di briganti, di boschi e di montagne incantate. Pastorie al Pigneto non è solo una trattoria di cucina tipica abruzzese, è un contenitore di storie e di tradizioni, quelle di una terra povera di risorse ma ricchissima di cultura. Il bellissimo progetto è merito di Angelo Del Vecchio e oggi è l’unico locale a Roma a riproporre alcune ricette tradizionali contadine vere altrove ormai introvabili, come le Pallotte Cacio e Ova, lo Scamone di Agnello e le mitiche Sagne coi Facioli.
Pastorie, via Pesaro, 40 Roma – Tel. 3939558235

Lo spaghetto alla chitarra, un’altra leggenda

Probabilmente dopo l’agnello e gli arrosticini il piatto più rappresentativo della cucina tradizionale abruzzese è proprio lo spaghetto alla chitarra. Questa tipologia di pasta fresca, acqua e farina, viene preparata con la tradizionale “chitarra”, le cui corde danno alla pasta la caratteristica forma squadrata e la trafilatura che permette a questa pasta di assorbire meglio i sughi. Una delle migliori provate ultimamente a Roma è quella di Pasta Imperiale, un pastificio artigianale a Monti. E’ possibile gustarla in loco o comprarla per cucinarsela a casa propria. Merita davvero tanto.
Pasta Imperiale, Via del Boschetto, 112 Roma –Tel. 0689131619

Il tartufo abruzzese, alla scoperta di un tesoro perduto

Terra di boschi, di grandi montagne, di pascoli e di povertà, ma l’Abruzzo è anche terra di tesori nascosti, tesori della terra, come il tartufo, un prodotto mai tanto osannato, almeno non quello abruzzese, ma che in realtà rappresenta un’eccellenza assoluta. A Roma è stato un giovane chef abruzzese trapiantato al Pigneto, Guido Liberti, con la sua street kitchen Bosco Officine del Tartufo a riproporre e rivalorizzare il tartufo abruzzese in piatti da asporto, pronti da gustare. Tradizione e riscoperta, dunque, ma anche modernità ed inventiva, perché il tartufo si presta moltissimo a nuove ricette e a rielaborazioni. Un’esperienza da provare per i veri amanti del prezioso fungo.
Bosco, Officine del Tartufo, Via Pesaro, 40 Roma – Tel. 067018134

Foto di copertina di Andrea Martelli gentilmente concessa da The King dell'Arrosticino

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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