Come mangiare bene in centro a Milano senza spendere troppo

Pubblicato il 6 marzo 2025

Come mangiare bene in centro a Milano senza spendere troppo

Il centro nasconde sempre delle insidie. E pure quello di Milano non fa eccezione. Si rischia di incappare in una di quelle trappole per turisti, i classici ristoranti dove da fuori sembra tutto bellissimo, ma quando poi entri tutto è un po’ finto. Magari al turista americano e tedesco di turnbo piace pure eh, sia chiaro. Non è un discorso solo di qualità del cibo. Ma di esperienza. Ecco, un ristorante che accoglie soprattutto turisti per prima cosa costa sempre un botto e, secondo, non bada troppo all’autenticità. Un modo infallibile per capire se un ristorante propone del buon cibo, difatti, è quella di buttare un occhio all’avventori. Se il ristorante è giapponese, tanto per rendere l’idea, e dentro ci mangiano molti giapponesi, ecco che allora è buono. Semplice. La mission di oggi è quella di mangiare in centro, ovviamente il perimetro è ampio, mica solo di fianco al Duomo, senza spendere una fortuna. D’accordo spendere poco, ma siamo pure sempre a Milano, . Ci facciamo un giro in questi ristoranti nel cuore della città che alla fine hanno uno scontrino accettabile, non troppo alto, e dove si mangia bene. Insomma dove non si bada solo a spillare euro ai turisti perché tra Duomo, San Babila, Missori e Castello, il rischio per chi non è sgamato, effettivamente, c’è.

Il Giardino di Giada

 Iniziamo proprio dal Duomo. Il Giardino di Giada è stato tra i primi ristoranti cinesi ad aprire a Milano, correva l’anno 1979. C’è ovviamente stato un cambio generazionale ma i valori e la qualità sono una costante che resta nonostante il tempo che passa. Il menù propone grandi classici come il branzino al vapore o l’anatra alla pechinese. Non manca lo spazio, con le sale che hanno tavoli sempre ben distanziati. Una pietra miliare della cucina cinese in salsa meneghina che ha, in un certo senso, contribuito al successo di questa cucina dagli anni ’80 in poi. Resta, a dispetto delle mode. E questo fa rima con attenzione e qualità.
Il Giardino di Giada - via Palazzo Reale 5, Milano - tel. 028053891

Gastronomia Yamamoto

Restiamo in centrissimo e riprendiamo quel discorso sulla cucina giapponese a Milano apprezzata dai giapponesi. Segno distintivo di qualità. La Gastronomia Yamamoto è tra i primi ristoranti milanesi che hanno iniziato a preparare le specialità casalinghe nipponiche. Siamo tra Missori e Duomo, scordati i soliti sushi all you can eat perché qui si assapora la vera cucina giapponese, come il karaage di pollo fritto, l’insalata di pollo alla giapponese, il tofu declinato in diverse varianti e il katsuSando che è una sorta di panino preparato con cotoletta di maiale e salsa tonkatsu. Una perla di autenticità dove mangiare alla scoperta del vero Giappone, senza necessariamente svenarsi.
Gastronomia Yamamoto - via Amedei 5, Milano - tel. 0236741426

La Libera

Aperto solo a cena ma tutti i giorni. La Libera, ci spostiamo verso Corso Garibaldi, per concederci una cena all’insegna della tradizione, vedi riso al salto, ma anche una pizza, oppure un risotto o una cotoletta alla milanese. Siamo in Brera, quindi qualche turista capita di trovarlo ma qui mangiano anche i milanesi. Poso autentico, privilegia la tradizione in cucina ma non solo quella milanese. Scontrino onesto.
Ristorante La Libera - via Palermo 2, Milano - tel. 028053603

Gino Sorbillo

Una buona pizza in Duomo? Gino Sorbillo, in Largo Corsia dei Servi. Aperto una decina di anni fa ormai, ma la memoria potrebbe anche tradirmi, il nome è garanzia di una pizza napoletana tradizionale, preparata con farine che provengono da agricoltura biologica. Una sicurezza per mangiare una pizza, in centro a Milano, spendendo il giusto.
Gino Sorbillo Lievito Madre - Largo Corsia dei Servi, Milano - tel. 0245375930

Luini

Mangiare e spendere poco in centro a Milano? Non posso non pensare a Luini. Anni fa era spesso il mio pranzo, prima di andare all’università. Allora occorreva mettersi in coda e attendere il proprio turno con calma. Panzerotto classico, con tanto pomodoro e mozzarella filante. Poi si usciva per qualche metro e ci si sedeva in piazza San Fedele, a mangiare il panzerotto fissando la facciata delle chiesa e la statua di Alessandro Manzoni. Oggi la proposta di Luini si è allargata per intercettare le esigenze del momento, con più prodotti da forno. Ma ogni volta che passo da qui, siamo tra San Babila e il Duomo, fino a qualche mese fa c’era il cinema Odeon che ora ha chiuso, difficile non cedere alla tentazione.
Luini - via Santa Radegonda 16, Milano - tel. 0286461917

La Vecchia Latteria

Il tempo qui sembra si sia fermato. Sicuramente ha rallentato la sua corsa, senza fretta. A La Vecchia Latteria Milano sembra più bella, quella di qualche anno fa. Location molto vintage, siamo in una traversa di via Torino, ma in una posizione tranquilla, lontana dal casino della città. Aperta solo a pranzo, il menù propone perlopiù specialità vegetariane, come la parmigiana, il timballo di zucca o hummus di lenticchie e cime di rapa, frittata preparata solo con uova bio. Vale la pena concedersi un dessert come la classica torta pere e cioccolato. Conto assolutamente abbordabile.
La Vecchia Latteria - via dell’Unione 6, Milano - tel. 02874401

Slow Sud

Ispirazione siciliana, ambiente informale. Slow Sud ha più ristoranti a Milano, ma per il nostro giro senza spendere troppo in centro, andiamo in Duomo, nel ristorante di via Asole. Il menù strizza l’occhio alle specialità meridionali, quindi pasta alla Norma e panelle con ricotta salata. In alcuni punti del locale ci si siede sulle altalene al posto delle sedie. Originale.
Slow Sud - via delle Asole 4, Milano - tel. 0272002595

Confine

Proseguiamo in un’altra pizzeria, aperta nel 2023, in pieno centro. Confine nasce dall’idea di due giovani salernitani: Francesco Capece e Mario Ventura. Un pizzaiolo e un sommelier. Il risultato è un posto dove mangiare un’ottima pizza napoletana, bevendo altrettanto ottimo vino. E far funzionare alla perfezione l’abbinata sembra semplice, ma è un’impresa molto più complicata di quanto possa apparire. Prezzi assolutamente alla portata. Ovviamente dipende sempre dal vino che si decide di ordinare. Io per non correre alcun rischio vado di birra.
Confine - piazza Guglielmo Cardinal Massaia, Milano - tel. 3755426086

Ciciarà

Il nome rimanda al chiacchiericcio e alla convivialità. Ciciarà apre nel 2020, sfruttando l’esperienza della vicina caffetteria Colibrì. Siamo a due passi dall’Università Statale e il menù offre una buona scelta ma senza esagerare. Quattro primi e altrettanti secondi e contorni. Ottima selezione delle materie prime e prezzi onesti. I risotti cambiano velocemente e sono sempre una buona idea.
Ciciarà - piazza Santo Stefano 8, Milano - tel. 0284178681

Colibrì

Visto che lo abbiamo citato sopra, finiamo il giro qui, da Colibrì. Un bar che è anche un po’ una libreria, molto frequentato dagli studenti della Statale ma anche da giovani lavoratori che magari si sono laureati da poco. Il momento più affollato è quello dell’aperitivo, tra taglieri di salumi e formaggi, ma la giornata inizia dalla colazione e passa per il pranzo. Non mancano anche eventi musicali e artistici. La sera il menù è in versione street food, con spiedini di tofu, hummus di ceci con yogurt all’harissa e mondeghili con maionese al cren. Culturalmente frizzante.
Colibrì - via Laghetto 9/11, Milano - tel. 3494016961
 
Foto di copertina dalla pagina Fb di La Vecchia Latteria
 

  • SPENDO POCO E MANGIO BENE
  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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