Alcune osterie di Padova per mangiare bene e spendere il giusto. Parola di local

Pubblicato il 9 marzo 2025

Alcune osterie di Padova per mangiare bene e spendere il giusto. Parola di local

E se fosse possibile unire all’atmosfera di un tempo anche il prezzo di “una volta”?
Abbiamo provato queste note osterie e ci siamo resi conto che sì, esiste ancora qualche piccolo baluardo di tradizione a prezzo contenuto e alla ci è sembrato corretto raccontartele qui. 
Speriamo di poter presto allargare la cerchia ma dacci del tempo, prima dobbiamo scovare nuovi nomi. 

In Ghetto 

Prima di scrivere questo pezzo ci siamo ritrovati davanti a un caffè in redazione e siamo tutti scoppiati a ridere nello scoprire che Osteria l’Anfora su Google è così descritta: “Piatti semplici di pasta e carne serviti in un locale confortevole con ninnoli, scaffali e terrazza”. Una risata che arriva, forse, perché nessuno di noi avrebbe trovato parole migliori: l’Anfora è proprio questo. Locale colmo di storia, vino e tradizione è porto sicuro di giovani e meno giovani che sanno sempre come accorciare le distanze, ovvero con un bianchetto e uno spezzatino con polenta morbida. Prezzi tra i 10 e i 17€ circa. 
Osteria l’Anfora, Via dei Soncin 13, Padova - Tel. 049656629 

Zona Via Beato Pellegrino 

Si chiama A Banda del Buso ma si legge “stare bene con semplicità”. Crediamo sia questo il vero valore aggiunto di questa osteria molto amata e molto scelta del centro città che ha un solo cuore ma una doppia anima (è anche “Osteria del Pesce”, attenzione a dove prenoti quindi). Noi abbiamo provato la parte più classica e più verace e ci siamo innamorati del loro tris di cavallo con polenta (composto da sfilacci, bresaola e salame) e dei tortellini alla carne in brodo di manzo e faraona, piatti che ti fanno sentire come fosse Natale in famiglia, ma senza le teglie da sgrassare l’indomani. Prezzo medio di 12€ a piatto. 
A Banda del Buso, Via Cristofori 12/a, Padova - Tel. 0492023453

In Zona Duomo 

Una delle più storiche ma anche una delle più amate è sicuramente Osteria Dal Capo che, come tante osterie padovane ha saputo capire l’importanza di rimanere autentica - arredo compreso - senza mai snaturarsi. Di questo posto apprezziamo la semplicità dei piatti ma lo sguardo attento a  migliorare quello che si può migliorare: un piatto vegetale in più, la torta che strizza l’occhio alla pasticceria francese o quella presentazione molto “instagrammabile”. Si può dire instagrammabile? I prezzi sono contenuti: 10€ circa per i primi, 15€ per i secondi. 
Osteria Dal Capo, Via Degli Obizzi 2, Padova - Tel. 049663105

In Via Vicenza

Un’osteria di lungo corso devota al cibo della tradizione, con una larga presenza di piatti di pesce, ecco cos’è Osteria Tre Scalini in Via Vicenza, appena fuori dal centro città. Famosa per i suoi menù fissi che ti salvano letteralmente il pranzo quando sei nei paraggi, è anche molto conosciuta per avere forse uno dei pergolati più belli della città, ma questa nota di colore la stiamo aggiungendo noi sia chiaro. Qui trovi folpetti, masenette, moeche (quando è ora) ma anche baccalà alla vicentina, polenta o lasagne. Prezzo medio tra i 12 e i 15€. 
Osteria Tre Scalini, Via Vicenza 16B, Padova - Tel. 0498722943

In Via Tiziano Aspetti 

Un’osteria sincera ma anche e soprattutto un posto dove conoscere, sperimentare e toccare con mano cosa significhi cucinare pensando a riempire la pancia certo facendo però del bene anche all’ambiente e alla salute. Da Osteria di Fuori Porta, l’attenzione al vegetale - in particolare al suo reperimento - c’era ancora prima che diventasse una moda, così come una moltitudine di piatti prettamente vegetali, sicuramente stagionali. Un posto amato da chi cerca quell’attenzione in più che non sempre c’è nelle osterie caciarone. Il prezzo? Tra i 10 e i 13€ a piatto. 
Osteria di Fuori Porta, Via Tiziano Aspetti 7/a, Padova - Tel. 049616899

In copertina: A Banda del Buso.

 

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI
  • SPENDO POCO E MANGIO BENE

scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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