In giro per le cantine dei Colli Euganei a provare vini naturali

Pubblicato il 27 novembre 2025

In giro per le cantine dei Colli Euganei a provare vini naturali

Archiviato il faticoso momento della vendemmia i vignaioli possono tornare a dedicarsi a tutte le mille più uno sfaccettature del loro lavoro che è moltissimo “mani in pasta” - anche se sarebbe meglio dire mani in cantina - ma che è anche molto relazione, incontro, pubblicità.
Interessante allora potrebbe essere spendere queste manciate di settimane che ci separano al Natale per andare a conoscere direttamente ciò che nel Mondo è visto come un fiore all’occhiello ma che per noi son troppo spesso (solo) i Colli Euganei. Un modo per conoscere il territorio, fare qualcosa di diverso, provare qualche prodotto tipico o, perché no, qualche gusto che non t’aspetti. E poi, ecco come non trovarsi all’ultimo con i regali! Babbo Natale vi vede che li comprate nella grande distruzione eh. 
Insomma: giro di degustazioni per cantine, versione vino naturale però!

Faedesfa 

Siamo a Rovolon e siamo con i piedi piantati in un progetto che mette insieme un sacco di cose: gli studi artistici che Alberto Buratti, classe 1996, ha fatto nel suo passato, le vigne del nonno che ancora osserva il lavoro con sguardo vigilie, la voglia di un giovanissimo di rimettersi in gioco ripartendo però da dove tutto è iniziato: la terra. Ex rubgista a primo impatto può incutere timore tanta è l’altezza ma basterà chiedergli del suo vino per accorgersi di come, tra timidezza e passione, sia tutta scena. L’unica cosa fondamentale è contattarlo prima di una visita e magari anche per tempo perché gira spesso e potresti non trovarlo. Cosa bere? Anche se non ama definirli così, i suoi sono vini naturali e se proprio dobbiamo consigliare allora è giusto dire che abbiamo un grande debole per “Nello Spazio”, incredibile espressione di corbinello.
Azienda Agricola Fasolo Paolo di Alberto Buratti, Via Belvedere 19, Rovolon (PD) - Tel. 3441192709

Azienda Agricola Farnea 

Prima i giovani, poi i meno giovani che si difendono comunque alla grande. In seconda battuta quindi scegliamo d’inserire Marco Buratti, sì di Alberto ne è parente e precisamente zio, che con la sua “Farnea” sui Colli Euganei è stato un po’ il pioniere del mondo del vino naturale, iniziando ormai oltre vent’anni fa. Di passi in avanti ne sono stati fatti molti da quell’epoca tosta in cui il suo vino era spesso considerato al pari di un aceto per l’insalata e infatti oggi, che questo settore sta crescendo molto e in fretta, anche lui può avere la sua rivincita. Qui, che come sopra dovrete arrivarci con un po’ di preavviso (meglio se telefonico perché whatsapp è poco di moda) troverete non solo vini territoriali ed espressivi ma anche una persona che ha fatto della propria passione un’estensione del suo braccio. Sarà difficile poi scollarsi di dosso la bellezza del posto, il suo silenzio che in questi mesi invernali raggiunge picchi massimi. 
Azienda Agricola Farnea, Via Farnea, Teolo (PD) - Tel. 3483201919

I Castagnucoli 

Cornoleda, minuscolo borghetto sopra il Comune di Cinto Euganeo è il palcoscenico perfetto (e preferito) di Nicola Dal Santo, in arte I Castagnucoli, produttore di vino naturale ma soprattutto uomo e professionista d’altri tempi. Una Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, un dottorato iniziato e poi bellamente mollato per l’agricoltura e la voglia di mettere in pratica tutto ciò che suo padre gli aveva insegnato sulla terra, sul vino - che già era storia familiare - e soprattutto sul rispetto di tutto quello che ci circonda. Inizia così e così continua ancora oggi, diraspando a mano, imbottigliando a mano e scegliendo categoricamente di non mettere altro che uva. Qui troverete vini molto personali e la voglia di farteli scoprire, poco a poco. Ps. Obbligatorio anche qui avvisare per tempo!
I Castagnucoli, Via Cornoleda 19, Cinto Euganeo (PD) - Tel. 3488688378 

Vigna Flor 

Davide e Francesca sono una coppia in vigna tanto quanto nella vita e sono probabilmente le persone più gentili, calme e pacate che avrai modo di conoscere da qui a Natale e forse pure oltre. Una scommessa la loro che ha rivoluzionato un po’ una vita intera ma che regala anche, oltre a molta fatica chiaramente, anche la gioia di sapere di aver fatto della propria visione di mondo un lavoro che piace a tantissime persone. I loro vini, naturali, sono una boccata d’aria quando ti manca, il sole quando fuori c’è la nebbia e poi sono personali e buoni, soprattutto se sei un amante del moscato. Prenotare eh! 
Vigna Flor, Via S. Luigi 21, Monselice (PD) - Tel. 3896763335

La Rosi 

Il mondo del vino, lo sappiamo, è un mondo estremamente maschile, non riconoscerlo sarebbe non solo un errore ma anche un modo sbagliato di leggere questo settore. Molti sono i passi in avanti che sono stati fatti in questi anni (anche grazie al mondo dei vini naturali che, del vino, ne hanno un po’ modificato la narrazione) e molte sono le donne che hanno scelto di fare questo lavoro pazzesco, di fare vino. In questa storia però le donne sono addirittura due: Rosanna che nel 1974 fonda l’Azienda Agricola La Rosi a Turri recuperando così l’antica tradizione di famiglia ed Elisa, sua figlia, che nel 2014 dopo un periodo all’estero decide di inserirsi in azienda. Qui non solo vino ma anche confetture, succhi, miele e olio. Le degustazioni sono disponibili durante il weekend con almeno un giorno di preavviso.
Azienda Agricola La Rosi, Via Oslavia 5, Montegrotto Terme (PD) - Tel. 3492341093

Le Vigne di Marco 

È il 1960 quando nonno Sante decide d’iniziare a produrre vino in quel di Cinto Euganeo. Oltre sessant’anni dopo Marco, il nipote, assieme alla moglie Valentina e a Margherita, la piccola di casa, decido di prendere le redini del progetto per portarlo avanti. Il risultato è la scelta di un’artigianalità radicale - la chiamano proprio così - che porta a vini molto espressivi in grado di raccontare la visione di chi li fa. Quattro ettari e mezzo, molte varietà tipiche, zero chimica e la voglia di dire che si può fare. Da provare assolutamente il loro “Altissimo” un moscato secco incredibile. Sì, anche qui serve prenotare per tempo. 
Le Vigne di Marco, Via Dietromonte 3, Cinto Euganeo (PD) - Tel. 3470116377

Monteforche 

Un lavoro tramandato di mano in mano, ecco cos’è Monteforche, ecco cosa è sempre stato Monteforche. Un lavoro però, che Alfonso Soranzo non ha avuto paura di modificare radicalmente quando si è accorto - erano gli anni 2000 - che il vino che produceva non lo rappresentava più. Così lo studio, le prove, gli assaggi e la svolta verso il vino naturale, vino naturale che ancora oggi produce con la stessa voglia d’intervenire meno possibile tanto che nel 2020 vi è il cambio più radicale: addio alla solforosa. Qui è da assaggiare tutto ma in particolar modo la sua idea di Cabernet Franc. Prenotare e poi guidare piano piano: non aspettatevi un cartello che indica la strada. 
Monteforche, Via Rovarolla, Vò (PD) - Tel. 0499940450

Asja Rigato 

I suoi vini li definisce “vini fluviali” perché il Bacchiglione scorre vicinissimo ai vigneti regalando non solo una grande sapidità ma anche un certo grado di eleganza al risultato finale. Lei è Asja Rigato, giovane vignaiola che racconta il territorio, il suo territorio, una bottiglia dietro l’altra. Cosa troverai qui? Molto ma in primis troverai il Friularo, la varietà più tardiva d’Italia (tanto che Asja dovrebbe aver appena terminato di vendemmiarlo mentre scriviamo in quanto viene raccolto dopo l’11 Novembre). Interessante anche la sua personale versione del rabosello - chiamato appunto “Raboseo” che si fa bere tutto d’un fià. Prenotare! 
Asja Rigato, Vai Brera 7/a, Bovolenta (PD) - Tel. 3409262454







Foto interne tratte dalle pagine FB o Google dei rispettivi locali. 
Foto di copertina tratta dalla pagina Google di



 

  • BERE BENE

scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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