Paneolio: quando la ristorazione diventa cultura

Pubblicato il 26 giugno 2015

Paneolio: quando la ristorazione diventa cultura

Tradizione “creativa “ a km 0 con prodotti Slow Food:

-    Canestrato di Castel del Monte, pistacchio di Bronte e pomodorini del Piennolo del Vesuvio sono solo due dei prodotti Dop del menù stagionale abilmente preparato dallo chef Mattia;
-    Tagliatelle di grano saraceno, ravioli e chitarrina. La pasta è stesa al momento: garanzia di qualità!
-    Pane, salumi, carne, olio e formaggio: tutto arriva dal migliore Abruzzo

Dalla scelta alla carta al menù degustazione. C’è n’è per tutti anche per i vegetariani:

-    Otto antipasti (tre caldi e tre freddi) racchiusi, volendo, nel menù degustazione Paneolio tra tartare di Fassona con sedano croccante e tartufo nero, panzanella con ricotta di pecora, pomodoro fresco, olive taggiasche e cetriolo e, per i Veg, crema di zafferano con finferli ed erba cipollina o cicoria ripassata con fagiolo tondino del Tavo col mitico Ferfellone: il peperone dolce abruzzese!
-    L’ampia scelta di verdure permette di creare un menù su misura per chi non vuole carne nel suo piatto;
-    Per i “carnivori” da non perdere la tagliata di manzo confit con riduzione di Montepulciano, patate viola chips e crudité di finocchi;
-    Con 7 euro, per la pausa pranzo si può scegliere una portata dal menù del giorno, con acqua e caffè.

La chicca è nel menù di baccalà:

-    Dall’antipasto, al primo al secondo: un must abruzzese difficile da trovare in città si incontra qui tra tradizione e innovazione;
-    Lo chef consiglia: gnocchetti verdi alla rucola con salsa di pomodorini del Piennolo del Vesuvio dop e baccalà;
-    Le altre portate: insalata tiepida di baccalà con pomodorini datterini, capperi di Pantelleria, olive taggiasche e timo; carpaccio di baccalà con pompelmo rosa e pepe di Sichuan e baccalà cotto a bassa temperatura con crema di peperone, polentina arrostita e caviale di melanzane.

Etichette solo abruzzesi per i vini. I dolci non conoscono chimica: solo prodotti freschi per la preparazione:

-    Pasetti, Torre dei Beati e Sciarr. La carta dei vini è in continua evoluzione
-    Dal Tiramisù scomposto, alla crema bruciata di liquirizia: i dessert sono tutti freschi e preparati ogni giorno dallo chef
-    Per chiudere in bellezza lo chef consiglia il cilindro al cioccolato, anice stellato e lime con gelato al fior di latte.

Un ambiente giovane che ha voglia di regalare un’esperienza a 360°:

-    A rotazione un artista locale. Le esposizioni danno all’ambiente, moderno ed elegante, quel tocco capace di distinguerlo da un semplice ristorante;
-    Ogni mercoledì una degustazione. Avviene qui l’incontro tra aziende locali e i piatti presentati. Un viaggio conoscitivo tra gusto e scoperta;
-    L’obiettivo: rendere accessibile una cucina di alto livello portando lo sguardo ben oltre la cucina.

Giovane, ma con le idee chiarissime. Riccardo ha 25 anni e da sempre un sogno: aprire un locale che non fosse un semplice ristorante, ma un luogo d’incontro dove il cliente potesse abbinare l’alta qualità dei piatti all’accessibilità  e alla “conoscenza”. Il menù varia col variare della stagione a garanzia della qualità dei prodotti con una carta che vanta diversi prodotti Slow Food. Sono molti prodotti a filiera corta e qui si può trovare un menù ad hoc di baccalà: must della tradizione abruzzese non semplice da trovare nei ristoranti locali. Qui non manca di certo!
L’eleganza e la modernità del locale sono ideali per quel concetto su cui il progetto di Riccardo, sostenuto dai quattro giovanissimi amici che si dividono tra la cucina e la sala (tra cui Mattia, chef fresco di ristoranti stellati), nasce: creare un ambiente culturale grazie all’incontro con le migliori aziende locali, le degustazioni settimanali e l’esposizione, ogni mese, di opere di artisti abruzzesi. Cura nei prodotti, nella presentazione e nella comunicazione: questa è la novità di Paneolio!

  • PRANZO
  • CENA
  • DEGUSTAZIONE
IN QUESTO ARTICOLO
  • Paneolio

    Via Giovanni Caboto 19, Pescara (PE)

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