Un giro nella Milano degli anni ‘70 nel raggio di 4 km e di 6 locali

Pubblicato il 10 febbraio 2025

Un giro nella Milano degli anni ‘70 nel raggio di 4 km e di 6 locali

È suggestiva Milano. Suggestive le sue strade, i suoi bar, i suoi locali. Suggestive le persone che la popolano, le parole che si scambiano, i gesti che fanno. Camminando tra queste vie, mi chiedo quanta storia sia passata da qui. Dai caffè ai teatri, dalle pasticcerie ai circoli culturali, chi ci è nato e chi ci è arrivato ha lasciato un segno. In qualsiasi decennio del ‘900, Milano è stata e continua ad essere il cuore pulsante dell’Italia artistica e industriale. Mi perdo nei racconti di Cochi e Renato, nelle canzoni di Gaber, nelle parole allucinate di Dario Fo. Milano non è solo una città: è una macchina del tempo, un palcoscenico in cui ogni via racconta una storia. Ecco perché ho deciso di fare un giro tra i bar e i locali che negli anni ‘70 hanno fatto la storia di Milano e continuano a raccontarla. 

Per artisti e imprenditori


Se dici bar storici a Milano, dici Cova. Nato nel 1817, ha visto passare generazioni di artisti, intellettuali e imprenditori. Qui nacquero le idee rivoluzionarie che portarono alle famose Cinque Giornate, qui si incontravano i grandi della cultura e della politica. Ma la vera svolta arriva nei ‘70, quando qualcuno decide di sostituire il latte del cappuccino con la panna di latte. Lina Sotis lo definì "il cappuccino più buono d’Italia" e da lì in poi, al Cova, passano tutti: Angelo Moratti, Moravia, Carmelo Bene. Un posto capace di mettere d’accordo artisti e imprenditori. Qui il tempo sembra essersi fermato: sedersi a un tavolino significa respirare l’aria di un’epoca in cui il caffè era il pretesto per un confronto culturale. 
Via Monte Napoleone, 8, Milano
0276005599

Tra studio e rivoluzione


Negli anni ‘70, come oggi, il Bar Magenta è il rifugio degli studenti della Cattolica dopo lezioni e sessioni d’esame. Qui si incontravano i seguaci della Beat Generation, quelli che sognavano la rivoluzione con un libro di Ginsberg in tasca. A farsi largo tra le chiacchiere c’erano anche gli studenti del Piccolo Teatro. Le idee si mescolavano, le visioni si sovrapponevano, il tutto dentro un bar che da colazione ad aperitivo è stato, ed è tutt’ora, un pezzo di storia di Milano. Negli anni ‘70 era il punto di ritrovo perfetto per chi voleva respirare un’aria di fermento culturale, di ribellione e di creatività. Ancora oggi, il Bar Magenta mantiene intatta quell’atmosfera frizzante e internazionale. 
Via Giosuè Carducci, 13, Milano
028053808

Dalla mente di Hitchcock a Brera


Nasce nei primi del ‘900, a Brera, per mano di Elio Mainini, che si ispira a "La taverna della Giamaica" di Hitchcock. All’inizio è un’osteria dove si beve vino e si prende il caffè, ma negli anni ‘70 il Jamaica diventa un punto fermo della Milano artistica. È qui che Gualtiero Marchesi e Arrigo Cipriani consigliano a Mainini di abbinare ai vini carpacci e tartare. Qui si mangiano tramezzini leggendari mentre si ascoltano i discorsi infuocati di chi ha fatto la cultura milanese. Qui arriva Allen Ginsberg e lascia il segno. Se negli anni ‘70 volevi essere qualcuno nel mondo dell’arte e della letteratura, passavi dal Jamaica. Era più di un bar: era un crocevia di idee, un punto di riferimento per intellettuali e creativi. 
Via Brera, 32, Milano
02876723

Colazione leggendaria


Porta Lodovica, 1961. Domenico "Peppino" Gattullo apre una pasticceria che diventa presto il posto preferito di Cochi, Renato, Jannacci e Beppe Viola. Nasce il celebre “ufficio facce”: osservano i clienti, li studiano e cercano di indovinare professione, età, squadra del cuore. Tra una brioche e un cappuccino, qui nascono idee e gag leggendarie. Anche Giorgio Faletti lo cita in "Appunti di un venditore di donne". Oggi, tra studenti della Bocconi e professionisti della zona, Gattullo resta un’istituzione per chi vuole una colazione che non si dimentica. La sua vetrina di dolci è un tripudio di colori e sapori che raccontano decenni di storia milanese. 
P.le di Porta Lodovica, 2, Milano
0258310497

Idee e condivisione


Nel ‘76 nasce il circolo Arci più famoso di Milano, Arci Bellezza, dove si respira un’aria creativa e popolare che lo caratterizza ancora oggi. Qui le idee corrono veloci, dal teatro alla musica, dalla letteratura alla politica. Gli studenti e gli artisti si incontrano per bere una birra, ascoltare musica, discutere. Il cortile e gli interni sono rimasti quelli di sempre, e se vuoi sentire ancora oggi il battito degli anni ‘70, devi passare di qui. È il luogo perfetto per chi cerca un angolo autentico di Milano, un posto in cui le idee si intrecciano e dove il passato incontra il presente. 
Via Giovanni Bellezza, 16/A, Milano
0258319492

Il bar degli intelletuali milanesi


Fondata nel 1936 vicino le Colonne di San Lorenzo, rinasce dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Negli anni ‘70 diventa il punto di ritrovo per intellettuali e artisti. Da Alda Merini a Gabriele Salvatores. Scrittori, poeti, registi: chiunque fosse parte della Milano culturale passava da qui. Saranno i dolci, sarà il caffè, ma la Cucchi è sempre stata un posto dove le idee trovano casa. Ancora oggi ospita eventi culturali e resta un pilastro della città. La sua insegna luminosa, i tavolini eleganti, l’odore inconfondibile dei suoi dolci: entrare alla Cucchi è come fare un salto indietro nel tempo, in una Milano d’altri tempi che ancora resiste. 
Corso Genova, 1, Milano
0289409793


La Milano degli anni ‘70 è stata un crocevia di idee, arte e rivoluzione culturale. Oggi, se vuoi sentire quell’energia, devi fermarti in questi posti, prendere un caffè al Cova, assaggiare una brioche al Gattullo, bere una birra all’Arci Bellezza. Ma non basta entrarci: bisogna viverli, osservare, ascoltare, immaginare le voci che li hanno riempiti cinquant’anni fa. Milano non è solo una città, è un racconto che continua a scriversi. Cammina per le sue strade, siediti ai tavolini giusti, chiudi gli occhi e ascolta. Gli anni ‘70 non sono mai andati via, sono lì, nascosti tra le chiacchiere, il profumo di caffè e il tintinnio dei bicchieri. 

Le foto sono tratte dale pagine social delle rispettive attività
In copertina: Bar Jamaica


 

  • ZONA CENTRO
  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI
  • APERITIVI MEMORABILI

scritto da:

Nicola Catapano

Appassionato di musica live e buon cibo, amo immergermi nell'energia dei concerti dal vivo e scoprire nuovi sapori in ogni città che visito. Un viaggio continuo tra note e piatti deliziosi.

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