menu story pro divino wine bar jesolo

Pubblicato il 1 giugno 2025

menu story pro divino wine bar jesolo

“Dal cuore alla tavola”: riassumerei con queste semplici parole la mia esperienza da Divino Wine Bar, il locale di Jesolo Lido che ha inaugurato una nuova stagione per la ristorazione jesolana.

Appena entrata all’interno del nuovo wine bar di Piazza Carducci, lungo via Bafile, mi rendo conto che è molto più del solito bar dove fermarsi per un bicchiere al volo, ma, piuttosto, ha il profumo delle più belle serate con gli amici e delle domeniche in famiglia. Alberto, l'oste, è l’anima del locale, che controlla da dietro il bancone maneggiando pezzi di prosciutto e forme di formaggio con cui prepara i cicchetti e i taglieri espressi. La cugina Nicoletta è la sua spalla, che si destreggia tra la cassa e l’accoglienza sempre con il sorriso.

L'aperitivo

Da subito colpita dalla selezione dei cicchetti e dalla fantasia delle varianti, non posso che cominciare la mia degustazione con uno special, il crostino sporcato con un velo di senape triestina, reso irresistibile da un abbondante strato di mortadella tagliata al coltello, burratina e pistacchio e nobilitato da un calice generoso di Champagne Brut Épernay, base Pinot Nero, consigliato dal wine curator del locale Andrea per sgrassare il palato dal gusto, seppure delicato, dell’insaccato.

A seguire, opto per la combo mare e terra: un crostino classico, con il saor di gamberi, e un altro special, il cicchetto con il prosciutto cotto in crosta di pane triestino e rafano fresco grattugiato al momento. Lo ordino anche per assistere in diretta al gesto. La sensazione di piccante arriva solo in un secondo momento ed è comunque attenuata dal gusto, quasi dolce, del prosciutto, per un abbinamento equilibrato e saporito. Da bere mi viene servito un calice di Verdicchio, bianco fermo strutturato e con note floreali, fresco e aromatico.

La cena

La degustazione entra nel vino quando incontro il giovane chef, Glendi, appena ventenne, che mi introduce e accompagna in un viaggio culinario tutto a base di pesce che va dall’antipasto al dolce.

Tra gli antipasti, che sono la parte più corposa in menu, sceglie per me l’insalata di piovra - servita ancora tiepida - con i dolcissimi pomodorini gialli e rossi, capperi e olive taggiasche. Il piatto, che già alla vista è un invito all’assaggio, è semplice ma bilanciato nei sapori, fresco e colorato: una proposta da tenere senza dubbio in considerazione durante le calde serate estive.

Ammetto che sarei stata curiosa di assaggiare la carbonara (Glendi dice che la sua è la migliore di Jesolo), ma scelgo di continuare con il pesce, gli spaghetti con le vongole e bottarga. Solitamente diffido sempre da questo piatto per paura di rimanere delusa, ma stavolta ho fatto proprio bene a fidarmi. Da subito noto una mantecatura perfetta e una cremosità mai vista, merito della crema di vongole specialità dello chef. Il gusto, intenso, marino e sapido, conferma la sensazione iniziale: l’aggiunta della bottarga dona al piatto quella grinta che ci vuole per essere riconoscibile. Assaporo il piatto sorseggiando un calice di Chablis, annata 2023, un bianco fermo di Borgogna ideale per i primi di pesce, giallo paglierino alla vista, aromatico all’olfatto e fresco in bocca.

Indecisa se continuare anche con il secondo, mi lascio convincere dal filetto di branzino su letto di rucola e patate al forno. La carta vincente di questo piatto è senza dubbio la semplicità. Niente fronzoli o abbinamenti audaci, ma la qualità della materia prima, acquistata da un’azienda di Jesolo, e le tecniche di cottura tradizionali. Il pesce, reso croccante in padella e ripassato al forno, è morbido e saporito. Per finire, assaggio l’ultimo vino che Andrea ha scelto per me, il Chiaretto del Grappa, un rosato servito a temperatura quasi ambiente, contraddistinto da un corpo elegante e un profumo delicato, particolarmente indicato in abbinamento con il pesce.

Arrivata a questo punto, non potevo tirarmi indietro di fronte al dessert: il tiramisù soffice e cremoso fresco di giornata e preparato proprio dallo chef. Il dolce, rigorosamente realizzato con i savoiardi imbevuti (al punto giusto) nel caffè, è stata la chiusura perfetta della degustazione.

Se, all’inizio, avevo la sensazione di essere fortunatamente capitata in un locale alla moda ma dove vanno ancora di moda l’accoglienza e il sorriso, alla fine della mia esperienza da Divino, a tu per tu con il team di professionisti che ci lavora, confermo la mia prima impressione sull’atmosfera e la soddisfazione per l’offerta. Me ne vado dal locale con il sorriso e a pancia piena, un po’ più consapevole del perché, in così poco tempo, ha già avuto il successo che merita!

Divino Wine Bar
Via Bafile VII accesso al mare 1, Jesolo (VE)
Tel: 3513150326

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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