Annalisa e Claudio: "due cuori e un ristorante". Una storia d'amore e di cucina

Pubblicato il 9 novembre 2022

Annalisa e Claudio: "due cuori e un ristorante". Una storia d'amore e di cucina

Claudio e Annalisa sono orgogliosi ambasciatori della cucina veneta. I loro piatti veicolano con semplicità la cultura regionale a tavola e in vent’anni sono riusciti a trasformare un piccolo bar del centro di Paese in un riferimento per quel genere di buongustaio e ghiottone viandante che ricerca genuinità, storia e tradizione. Nel lavoro, come nella vita, sono una squadra, il classico esempio di come amore e impegno costante possano rendere felici e appagati. Questa è la loro storia.

Claudio, è la sua famiglia che ha dato vita a questo posto, vero?

Sì, e la storia inizia parecchi anni fa. Mio nonno e mia nonna avevano un ristorante e io andavo lì a lavare i bicchieri, avrò avuto 7/8 anni e da allora la ristorazione mi è entrata nel sangue. Vedevo i grandi discutere di cibo e ricette, si raccontavano gli aneddoti del locale, era proprio l’aria che respiravo, tutta la nostra vita. Dopodiché nell’80 mia madre ha deciso di aprire questo piccolo bar, che era molto diverso da come appare oggi. C’era un telefono a gettoni, era proprio il classico bar di paese. Nel 2003 sono arrivato io. Ho cominciato con la clientela di mia madre, poi mettendo in pratica la mia idea di locale la clientela è un po’ cambiata. Ho rinnovato gli spazi, li ho ammodernati strutturalmente ed esteticamente, finché insieme ad Annalisa, mia moglie, abbiamo fatto l’ultimo restyling, trasformando il locale come lo si vede oggi.

"Gustorotondo" è un nome decisamente evocativo, come l’avete pensato?

All’inizio il locale si chiamava Piccolo Bar, ma volevamo cambiare il nome. L’idea è arrivata quando abbiamo iniziato a organizzare i primi eventi a tema, cene dedicate al baccalà e al bollito, che chiamavamo: Al Piccolo: eventi gustorotondo, nome che poi è rimasto.

Chi sta in cucina lei o Annalisa?

Assolutamente Annalisa. Lei è un portento: i suoi piatti hanno un equilibrio di sapori perfetto, lo dicono in tanti. La sua è una cucina pulita e aggraziata, che non appesantisce. Tra i cavalli di battaglia più richiesti ci sono lo spaghettino al mojito, che rievoca il cocktail nel nome e nella scelta degli ingredienti, con gamberi marinati nel rum, lime e menta, e il naturalmente fritto con base di riso venere, verdurine al curry, bufala dell'Azienda Agricola Borgoluce e uovo fritti.

Che altro si mangia di buono qui?

Proponiamo cucina veneta, sempre accostata a qualche piatto internazionale, come club sandwichhamburger e pollo al curry con riso basmati. Ci sono anche specialità da bacaro come bogoi e masenete ajo e ojo, folpetti, insalata di nervetti e trippa. Nei mesi freddi non manca il bollito, protagonista di molti eventi su prenotazione, dove serviamo: testina, coda, manzo, musetto, lingua, gallina e cappone, che accompagnano con purè di patate, verze e verdura cotta. Per l'occasione, ovviamente, la cena si apre con i tortellini in brodo.
 
Abbiamo diversi menù: il menù fisso, che proponiamo per il pranzo, e "il menù lunch" della settimana, che comprende le insalate, dalla nizzarda alla cesar, e qualche specialità fuori menù: bigoli in salsa e baccalà alla vicentina o crema di cannellini con polpo saltato al rosmarino, che è un ottimo antipasto. Prepariamo anche i dolci, a Carnevale, ad esempio, Annalisa fa delle frittelle straordinarie, un po’ più grandi di quelle classiche, farcite con crema pasticcera. Serviamo il tiramisù in vasetto e accompagnano la crema al mascarpone con zaeti veneziani.

Possiamo dire ironicamente che ci piace proprio renderci la vita difficile e cucinare tutto noi, dall’inizio alla fine, senza utilizzare preparati, questo anche per i cicchetti. Abbiamo i fritti, le polpette, la polenta col musetto, i crostini e ricercati tramezzini. La selezione dei prodotti ci impegna molto, ci teniamo a utilizzare solo ingredienti d'eccellenza che arrivano dalle migliori aziende del panorama gastronomico nazionale e internazionale, d’altronde qui mangiano anche i nostri figli e per noi la loro alimentazione è essenziale, i clienti mangiano quello che diamo a loro, perciò credo non potrebbe esserci garanzia migliore di questa.

Seguire la stagionalità, quindi, è importante per voi?

Lo è a tal punto che organizziamo tanti eventi dedicati a tutto ciò che è proprio di stagione, come gli Asparagi di Badoere e il Radicchio Rosso di Treviso IGP. Un'occasione molto apprezzata è anche la cena delle ceneri di metà Quaresima, dove si mangia di magro come vuole tradizione e il menù è composto da sarde in saor, aringa e bigoli in salsa.
 

Alla parete c’è una mappa che racconta i luoghi della produzione di una delle nostre più importanti DOCG: il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, deduco che qui il vino abbia un ruolo rilevante.

Ho deciso di appendere questa cartina perché è giusto fare della cultura intorno al vino, a volte le persone non sanno dove e come vengono prodotte le cose. Compro i vini che piacciono a me, così so che riesco a comunicarli meglio ai clienti, che poi imparano ad avere fiducia e spesso acquistano anche qualche bottiglia da portare a casa. Oltre ai vini delle nostre zone propongo qualcosa di meno locale, quest’estate ad esempio avevo un buon Salina bianco delle Eolie. Abbiamo anche etichette francesi e sloveneTrento DOC, Champagne e Franciacorta, vini biodinamici e biologici, oltre a una selezione di birre artigianali. Organizziamo degustazioni con i produttori delle nostre cantine preferite, che ne raccontano storia e lavorazione.
 

Nella vostra vita la cucina è arrivata prima, dopo o grazie al vostro amore?

Noi eravamo già sposati quando ho deciso di rilevare il locale dei miei. Entrambi eravamo stufi dei nostri lavori, Annalisa è entrata nell’attività un po’ alla volta, adesso siamo entrambi presenti a tempo pieno.

Annalisa è autodidatta, ma a casa ha sempre cucinato benissimo, io le dico che è proprio un talento. Ha attinto dalle ricette della mia famiglia, cerca di dedicarsi a una cucina semplice e povera di grassi, quanto più naturale possibile anche nelle tecniche di cottura. Questo locale è il nostro mondo, ci trascorriamo gran parte della giornata. Al contrario di una volta oggi i clienti che entrano sono sempre diversi, eppure ci sono persone di questo paese che abbiamo visto praticamente nascere e crescere, è il bello di essere qui da una vita e fare parte della comunità.



Al Piccolo Gustorotondo
Indirizzo: Viale Bernardino Panizza, 29/a - Paese (TV)
Telefono: 0422450545

 

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scritto da:

Martina Tripi

Sono una siciliana trapiantata in Veneto e quando non mangio o scrivo cucino biscotti. Ho una dipendenza da libri di cucina, che colleziono da oltre dieci anni, infatti non so più dove metterli, ma è perché sono ossessionata dalle storie che ruotano intorno al cibo e alle ricette.

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