In queste 5 pasticcerie di Roma le pastarelle della domenica si fanno ancora come una volta

Pubblicato il 7 novembre 2022

In queste 5 pasticcerie di Roma le pastarelle della domenica si fanno ancora come una volta

Un grande classico dei pranzi in famiglia, le più buone, protagoniste di dolci ricordi della nostra infanzia e ancora oggi irrinunciabili. Ecco le mie preferite dove ritrovare i sapori di un tempo

Se per Marcel Proust era il profumo della madeleine (tipico dolce francese da thè) a fargli esplodere di nuovo vecchi ricordi e sensazioni ormai perdute da decenni, per me e per tanti altri romani lo stesso identico effetto lo producono le paste della domenica, a Roma affettuosamente rinominate “pastarelle”, perché da sempre sono una coccola dello spirito e del corpo, simbolo di momenti di felicità condivisi insieme alla famiglia o ad amici cari. Una vera e propria cerimonia religiosa si consumava a casa (nostra o dei nonni), finito il pranzo (rigorosamente dopo la frutta), arrivava sul tavolo la guantiera ancora incartata ed il compito di aprirla spettava a nonno, capofamiglia, che poi cedeva a noi bimbi il primo diritto di scelta che per me era scontato: bignè al cioccolato. Ma quali erano le paste immancabili nel vassoio: ovviamente i bignè vari alle creme, le tartellette di crema e frutta, il babà, i mitici diplomatici al liquore (schifati da bambini, apprezzatissimi dall’adolescenza in poi). Quando era stagione, poi, non poteva mancare qualche peccato di gola particolare, come ad esempio il mont blanc. Seppure i tempi cambiano e con loro abitudini, luoghi e compagnie, una cosa rimane certa e fissa nel tempo, almeno a Roma, ed è proprio il vassoio delle pastarelle della domenica. Ecco allora le pasticcerie dove ritrovare i nostri sapori d’infanzia.

A Casalbertone ci pensa Valentina

In primis i bignè, tutti, da quello alla crema a quello al cioccolato, perché Valentina Santangelo in questo è maestra assoluta. La sua pasticceria, Zucchero & Cannella,  si trova nel cuore di Casalbertone ed è un toccasana per ogni tipo di dispiacere. Entrando qui ci si rimette in sesto con il mondo. In fondo basta poco: il profumo dei dolci appena sfornati, una vetrina imbandita di prelibatezze ed il sorriso di Valentina. Bignè, quindi, ma anche bavaresi, tartellette soprattutto in formato mignon, ma anche classico. Imperdibili, poi, quando è stagione i bignè di San Giuseppe fritti, specie quelli pieni di ricotta.
Pasticceria Zucchero & Cannella, Via Baldissera, 3 Roma – Tel:+393803631535

A Villa Fiorelli una fila che vale il sacrificio

Il laboratorio di Pastafrolla di fronte al parco di Villa Fiorelli, è piccolino e a stento ci si entra in due persone per volta. La domenica, poi, spesso la fila di persone in attesa di comporre la propria guantiera di paste si allunga di decine di metri, ma è un’attesa che vale assolutamente sopportare. Perché qui le pastarelle sono una roba pazzesca: non c’è nulla che non valga la pena assaggiare, in primis i bignè alla panna cotta con il caramello cristallizzato sopra, per i quali potrei uccidere. Altro capolavoro le tartellette di crema e frutta, fresche, fragranti, perfette. Qui consiglio di scegliere il formato grande classico, la goduria va assaporata tutta.
Pastafrolla, Via Enna, Piazza di Villa Fiorelli, 13/A Roma – Tel. 3336943097

All’Esquilino lo zabaione è una cosa seria

Diventato celebre non solo a Roma ma in tutto il mondo per i suoi bignè di San Giuseppe e soprattutto per i maritozzi con la panna, Regoli a via dello Statuto per me ha nel bignè alla crema di zabaione il suo capolavoro assoluto. Fuori un bignè cotto al forno, leggero, con una  cascata di zucchero grezzo caramellato, dentro una crema allo zabaione che ti azzera tutti i freni inibitori, un pezzetto di paradiso in terra che ti esplode in bocca in tutta la sua delicatezza. Ah, per i fan della frutta, da provare le crostatine crema e fragoline di bosco.
Regoli, Via dello Statuto, 60 Roma – Tel. 064872812

Al quartiere Trieste il diplomatico dei sogni

I bambini lo guardano da sempre con odio e terrore, per via della presenza del liquore illustrato loro come veleno mortifero dagli adulti che, in realtà, fanno così per preservarsi il diritto allo sbafo del suddetto dolce. In effetti il diplomatico è un evergreen onnipresente nelle guantiere delle paste della domenica dei romani, una certezza assoluta. Come è una certezza assoluta il diplomatico di Marinari al quartiere Trieste: fragrante, bilanciato alla perfezione, leggero.
Marinari, Piazza di Sant’Emerenziana, 20 Roma – Tel. 0686219332

Il mont blanc dal Quartiere Africano

Oltre agli evergreen del vassoio, il romano quando la domenica va in pasticceria a comprare le pastarelle per la famiglia pensa sempre alla stagionalità e alle tradizioni. Di questo periodo, per esempio, con l’arrivo delle castagne, non può mancare il mont blanc. Il mio preferito lo prepara Romoli al quartiere Africano: un mix di potenza e leggerezza. La pasta di castagne è delicata, saporita e allo stesso tempo forte e strutturata, in contrasto con una meringa profumata e croccante e poi la panna montata che lega tutto in un’armonia perfetta.
Romoli, Viale Eritrea, 142 Roma – Tel. 0686325077

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Marinari

  • SWEET HOUR
  • PASTICCERIA

scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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