L’osteria di Treviso dove abbiamo cenato nel giardino urbano più grande del centro, al tramonto, tra ricercatezza e semplicità

Pubblicato il 3 luglio 2025

L’osteria di Treviso dove abbiamo cenato nel giardino urbano più grande del centro, al tramonto, tra ricercatezza e semplicità

Cenare da Bastian Osteria, il moderno locale in zona fonderia alle porte di Treviso, è ogni volta come tornare a casa. Sono stata qui per assaggiare i piatti del nuovo menu e provare l’esperienza inedita di mangiare all’aperto, nel giardino urbano più grande della città. Ti racconto la mia cena al tramonto, tra tradizione e innovazione, ricercatezza e semplicità.

Mi metto comoda…

Il locale è quello di sempre, eclettico e fuori dagli schemi. La stagione è quella giusta per spalancare porte e finestre e accomodarsi nei tavoli apparecchiati nel giardino estivo che, sul fare del tramonto, assume un fascino romantico.

Prima di tutto, un Americano!

Gli ultimi raggi di sole incorniciano il mio tavolo, contraddistinto da una mise en place semplice e minimale, ed esaltano il rosso acceso dell’Americano Bastian che ho scelto per l’aperitivo. Devi sapere che il ristorante, dall’anima versatile, vanta una lista di Americani che si differenziano per tipologia di vermouth e bitter, e sono circa una decina, tra cui il Premium, componibile in base ai gusti. Servito in calice e in quantità generosa, il Bastian è realizzato con un blend preparato in casa di tre vermouth e due bitter e passato in botte di rovere. Corposo ma non troppo, l’ho trovato il giusto compromesso tra un cocktail grintoso e un aperitivo soft, ideale anche per un rinfrescante dopocena.

Cominciamo dall’antipasto veggie

Per cominciare, mi viene servita una piccola entrée, gel al pomodoro con pesto di burrata e valeriana e croccante pane carasau. A seguire, un antipasto vegetariano, l’unico in menu - che spazia dalla tartare al crudo di pesce -, lo sformato al forno con melanzane ripassate, croccante di parmigiano, burrata, basilico e pomodorini confit.


Se, alla vista, i colori mi hanno ricordato l’Italia, i sapori me l’hanno confermato. Il gusto delicato del piatto è bilanciato dalla sapidità del parmigiano e dal gusto fresco del basilico. I pomodorini sono dolcissimi, così come la passata di pomodoro su cui poggia il tortino, realizzata a partire da cinque varietà diverse di pomodoro. La burrata, cremosa e gustosa, insieme al pomodoro, mi ricorda l’estate e le vacanze… profuma di casa, di italianità.

Proseguiamo con il risotto di stagione

La mia cena è proseguita con un must di Bastian, il risotto con le primizie di stagione, che ha valso all’osteria contemporanea la vittoria dello special nella trasmissione “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese. Il risotto al radicchio di Treviso, preparato dallo chef Davide Angi, ha conquistato l’ambito riconoscimento, suscitando curiosità ed entusiasmo intorno al piatto. Pur essendo un evergreen del menu, non è mai uguale a se stesso. La verdura, infatti, cambia in base alla disponibilità delle materie prime e agli ingredienti di stagione. Io sono arrivata nel momento giusto per assaggiare un favoloso piatto di risi e bisi, tipico della tradizione veneta.


Se è vero che si mangia anche con gli occhi, ho mangiato proprio benissimo. Il risotto è come quello che mangeresti a casa, ma con l’aggiunta del tocco dello chef, il guanciale croccante e qualche goccia di pesto di valeriana, che accendono il sapore e donano colore al piatto.

Non facciamoci mancare il secondo!

Di secondo, assaggio (e mangio con gusto) la tagliata di Patanegra con le verdure saltate. La morbidezza della carne, che si scioglie in bocca, mi manda quasi in estasi. Il taglio utilizzato, infatti, è il cosiddetto “ventaglio”, ovvero la parte finale della lombata, meno fibroso e un po’ più grasso. Tra le verdure, c’è anche la mela, speziata, oltre a patate, pomodoro, sedano, zucchine, carote e ravanelli. Il caramello al limone, a decorazione del piatto, è preparato con brodo di cipolla, limone e zucchero. Il suo gusto dolce ma asprigno al tempo stesso bilancia il sapore ricco della carne.


Per accompagnare il secondo, sorseggio un calice di Pinot Nero Francia, dal gusto intenso e deciso, quasi aspro sul finale, che va a sgrassare il palato dal gusto del Patanegra.

Concludiamo con il dolce…

Ormai è sera, accedo la lampada che mi è stata portata al tavolo e mi concentro sull’ultima portata, il dessert, una crostatina al limone con meringa bruciata e sorbetto al lampone fatto in casa. Gelati e sorbetti a base di frutta sono tutti realizzati nella cucina del ristorante. Il dolce, nel suo insieme, è un mix di consistenze che trovano equilibrio in un unico boccone.


La pasta frolla è croccante, la crema è corposa, la meringa è ariosa, il sorbetto è leggero… Il gusto dolce della crostatina è smorzato dall’acidulo del lampone e raggiunge quel bilanciamento dei sapori che è alla base della filosofia della cucina di Bastian.

Si è conclusa così, in dolcezza, la mia cena nel giardino estivo dell’osteria contemporanea che sa stupire con una proposta apparentemente semplice, ma ricca di dettagli che sanno fare la differenza. Ogni volta che vengo da Bastian Osteria, rinasce la sensazione di essere a casa, merito dei sorrisi complici dei ragazzi che lavorano in sala e i sapori genuini e riconoscibili dei piatti. Anche questa volta esco dal ristorante soddisfatta e con un paio di piatti in più da spuntare dalla mia lista dei desideri.

Bastian Osteria
Via dei Da Prata, 24 - Treviso
Tel: 335330391

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  • MANGIARE ALL'APERTO

scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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