​Per un aperitivo molto originale, ecco i cocktail bar da provare a Milano

Pubblicato il 1 ottobre 2025

​Per un aperitivo molto originale, ecco i cocktail bar da provare a Milano

Vacanze finite, si torna a Milano. Per mantenere ancora vivo lo spirito da aperitivo sulla spiaggia o vista monti, la mission è quella di restare fuori subito dopo l’ufficio e fare finta di stare ancora un po’ in ferie. E sì perché la City da qualche anno è diventata anche il laboratorio più vivace della mixology. Basta fare un giro tra Brera, Porta Venezia e Navigli per rendersene conto: ogni angolo nasconde un bancone con un bartender, magari con qualche idea folle, e ogni drink racconta una storia. Parola d’ordine: sperimentare.

Ci sono cocktail che arrivano fumanti, altri serviti in bicchieri che sembrano usciti da un laboratorio di chimica, altri ancora che mescolano ingredienti che mai avresti pensato di vedere insieme. Il bartender è un moderno alchimista. E io sono sempre pronto a scoprire se l’incantesimo resta intatto nel bicchiere. Ci facciamo un giro tra i cocktail bar di Milano alla ricerca del drink più originale per l’aperitivo. Ma non solo. Direi per qualsiasi ora.

Backdoor 43: il bar più piccolo del mondo

Immagina un bar con soli due posti a sedere. Massimo quattro. No, non è mica un’esagerazione: è la verità. Backdoor 43, sul Naviglio Grande, è stato ribattezzato il “bar più piccolo del mondo”. Uno dei progetti collegati al Mag, altra meta del #berebene sui Navigli.

Il menu è un viaggio continuo, con miscelazioni che cambiano stagionalmente e che sfidano il palato con aromi speziati, infusioni fatte in casa e distillati rari. Ordinate un Negroni, ma non aspettatevi il solito bicchiere: potrebbe arrivare in una tazza da tè fumante o con un twist inaspettato di cacao e pepe nero. L’idea è che nulla sia come sembra.

Perché sì: atmosfera anni ’30 molto intima, esperienza esclusiva. Ovviamente serve prenotare, direttamente dal sito.
Backdoor 43 - Ripa di Porta Ticinese 43, Milano - backdoor43.superbexperience.com

Iter: il cocktail come biglietto aereo

In via Fusetti, sempre sui Navigli, c’è Iter. C’è anche qui lo zampino di Flavio Angiolillo, già patron del Mag, del 1930, di Barba e di Backdoor 43. Il concept è semplice quanto geniale: il bar è un aeroporto immaginario e ogni sei mesi “decolla” verso una destinazione diversa. Il menu cambia completamente, ispirandosi a culture gastronomiche lontane, e i cocktail diventano cartoline liquide da gustare.

Un anno si vola in Messico, con margarita rivisitati e tequila infusi con peperoncini mai sentiti; l’anno dopo si può finire in Giappone, tra sake, yuzu e tè matcha trasformati in drink sorprendenti. A rendere tutto più coinvolgente c’è la presentazione: bicchieri che ricordano souvenir da viaggio, snack in pairing studiati ad hoc, e una sala che si veste ogni volta con dettagli della destinazione prescelta. Da mangiare anche qualche piatto della piccola cucina, come polpo scottato, friselle o taralli.

Perché sì: la cocktail list varia ogni sei mesi, ispirandosi alla destinazione del viaggio. Praticamente impossibile rischiare di bere lo stesso cocktail.
Iter - via Mario Fusetti 1, Milano - tel. 0235999589

The Spirit: eleganza e sperimentazione

The Spirit, in zona Porta Romana, è un cocktail bar che non ha paura di spingersi oltre. L’atmosfera è raffinata, tra velluti e luci soffuse, ma i drink sono pura avanguardia. Ci sono 44 posti a sedere di fronte a un bel bancone in mogano. I cocktail da provare sono quelli originali della casa, come il Russian Roulette, miscelato con Belvedere, Vodka Smogóry Forest, liquore Caffè Moka Varnelli e caffè vietnamita.

Qui ci si può gustare un cocktail servito sotto una campana di vetro piena di fumo aromatico, oppure in creazioni che mescolano ingredienti esotici con tecniche di cucina molecolare. Alcuni cocktail si accompagnano a piccole sfere di gelatina commestibile, altri vengono completati quando sono serviti, come fossero un piatto di alta cucina. L’aperitivo diventa uno spettacolo che si consuma con tutti i sensi. Per i clienti affezionati c’è la member card che garantisce vantaggi e bevute esclusive.

Perché sì: locale perfetto per un aperitivo di classe, la raffinatezza si ritrova anche nei drink. Esclusivo.
The Spirit - via Piacenza 15, Milano - tel. 0284570612

Nottingham Forest: la leggenda della mixology milanese

Se parliamo di cocktail strani e originali a Milano, non possiamo non citare Nottingham Forest, in viale Piave. Questo locale, fondato dal celebre mixologist Dario Comini, è da anni considerato un tempio della sperimentazione.

Qui si trova davvero di tutto: drink serviti in conchiglie, in lampadine o in provette da laboratorio fumanti. Ci sono cocktail che cambiano colore quando li mescoli, altri che arrivano pieni di ghiaccio secco per un effetto scenico impressionante, e altri ancora che sembrano dessert ma sono, in realtà, potenti miscelazioni alcoliche.

Il segreto di Nottingham Forest è la sua capacità di stupire senza mai dimenticare l’equilibrio del gusto. Anche il cocktail più bizzarro ha sempre un senso, e spesso lascia quella sensazione di “wow” che vi farà tornare. Da provare il drink servito in un bicchiere a forma di vasca da bagno.

Perché sì: per l’arredo dal tocco molto esotico e tropicale, pieno di memorabilia. Ogni oggetto è un viaggio. Locale piccolo, da evitare se in gruppo. Perfetto per fare colpo in un’uscita di coppia. Non si può prenotare, ma solo aspettare.
Nottingham Forest - viale Piave 1, Milano - www.nottingham-forest.com

Drinc. Different: il coraggio della creatività

Il nome dice tutto: “Drinc. Different”, in zona Porta Venezia, è un inno alla differenza. Qui i bartender si divertono a destrutturare i classici e a inventare nuovi abbinamenti. Il menu cambia spesso e racconta piccole storie attraverso i cocktail.

Aperto nel 2019, dopo il Drinc nel 2016, con solo 18 posti a sedere. Tra le invenzioni più celebri ci sono drink serviti in contenitori inconsueti, come piccole scatole metalliche o bicchieri che richiamano oggetti d’uso quotidiano. Non è solo un gioco di stile: dietro ogni scelta c’è un ragionamento sul gusto e sulla percezione. L’aperitivo si trasforma in un dialogo con chi prepara i drink, che spesso ama raccontare aneddoti e curiosità su ciò che state bevendo. Da provare all’aperitivo, servito con qualche boccone, il drink alla spina, Negroni o Spritz.

Perché sì: per scoprire qualcosa di nuovo. Anzi, di Different. Ci sono 17 signature drink, tutti sono delle originali creazioni da sorseggiare.
Drinc. Different - via Francesco Hayez 13, Milano - tel. 3891035321

Kilburn: Londra a due passi da Porta Venezia

Kilburn è un piccolo gioiello nascosto tra le vie laterali di Porta Venezia. Tutto molto inglese, come il quartiere di Londra da cui prende il nome. L’ispirazione è dichiaratamente british, ma i cocktail hanno un’anima profondamente milanese. Qui trovi infusioni fatte in casa, bitter artigianali e una grande attenzione alla stagionalità degli ingredienti.

Tra le proposte più originali ci sono drink che richiamano i profumi delle erbe di montagna, o che utilizzano ingredienti come la barbabietola, il sedano o il rosmarino affumicato. La presentazione è sempre curata nei dettagli: bicchieri vintage, guarnizioni spettacolari, giochi di colore che fanno venire voglia di fotografare tutto. Da provare un Edo’s, con il suo mood molto estivo. Dietro al bancone c’è Ennio, un vecchio amico che non passo a trovare da un po’. Ma al prossimo drink mi dirà sicuramente: Enjoy.

Perché sì: per la ricercatezza della miscelazione e la preparazione dei drink. L’accoglienza dei proprietari ti fa sentire subito a casa.
Kilburn - via Panfilo Castaldi 25, Milano - tel. 0236737974

Officina Milano: il laboratorio dei cocktail

In zona Bocconi, Officina Milano è il luogo perfetto per chi ama l’idea del cocktail come creazione artigianale. L’arredamento richiama un’officina meccanica, con dettagli industriali e atmosfere underground. Siamo nello stesso cortile delle Fonderie Milanesi, in via Giovenale.

Il menu è una continua sorpresa: cocktail serviti in barattoli, altri in calici da degustazione, altri ancora in oggetti che sembrano recuperati da un vecchio laboratorio. Gli ingredienti sono sempre ricercati, con infusioni, estrazioni e combinazioni insolite. Non è raro trovare drink che utilizzano verdure, spezie poco conosciute o liquori homemade. All’aperitivo i signature drink arrivano al tavolo con finger food.

Perché sì: location in stile industrial, cocktail serviti in barattoli. Piacerà sicuramente agli amanti dei motori, delle auto e moto d’epoca sparse per il locale.
Officina Milano - via Giovenale 7, Milano - tel. 3928600000

Rita & Cocktails: il classico che osa

Il Rita, sui Navigli, è ormai un’istituzione. Ma non è sbagliato pensare a un locale ingessato: qui il cocktail è un territorio da esplorare. Accanto ai grandi classici, il menu propone versioni originali e divertenti, che spesso sorprendono con piccoli dettagli.

Un esempio? Il Gin Zen, ormai diventato iconico, che mescola gin, zenzero fresco e lime in un mix esplosivo e rinfrescante. Ma ci sono anche creazioni stagionali che giocano con frutti esotici, erbe aromatiche o spezie inusuali. L’atmosfera è informale e vivace: perfetta per un aperitivo in compagnia, senza rinunciare alla qualità. #evergreen

Perché sì: un punto di riferimento per chi vuole #berebene a Milano, una vera istituzione sui Navigli dal 2002
Rita - via Angelo Fumagalli 1, Milano - tel. 028372865

Foto di copertina dalla pagina Fb di The Spirit Milano
 

  • APERITIVI MEMORABILI
  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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