Chi fa ste pizze pazzesche a Testaccio

Pubblicato il 1 agosto 2025

Chi fa ste pizze pazzesche a Testaccio

Uno dei quartieri più veraci di Roma è senza dubbio Testaccio. La sera, tra trattorie storiche, ristoranti contemporanei e cocktail bar, la zona si anima. Ma c’è un tipo di locale che qui regna sovrano: la pizzeria. Infatti, che sia bassa e croccante, alta e soffice o con un cornicione molto pronunciato e morbido, nessuno riesce a resisterle. E allora perché non iniziare la serata con una bella pizza, per poi continuare a divertirsi con gli amici tra le vie del quartiere. Testaccio è pieno di locali che offrono questo piatto in grado di mettere d’accordo tutti. Certo, scegliere tra le tantissime pizzerie potrebbe essere un’impresa ardua; dietro l’angolo si nasconde sempre il rischio di incappare in una fregatura. Ma non temere: ci siamo noi a guidarti. Ecco le migliori insegne di Testaccio in cui mangiare una pizza realizzata ad arte, magari accompagnata da un bel drink.

La pizza contemporanea in un locale pop a pochi passi da Ponte Testaccio


Appena attraversato ponte Testaccio e arrivati sul lungotevere degli Artigiani, è impossibile non accorgersi delle ampie vetrate di Brucio - La Contemporanea. Questo locale, nato da un’idea dell’imprenditore Antonio Scorzafava, ha un’anima pop e moderna. Infatti, l’ambiente è molto colorato e si attesta sui toni del rosa e del verde; le sedie sono di colori diversi, ci sono tanti divanetti, mentre dal soffitto pendono delle lampade dal design industriale. La prima cosa che noti, dopo aver varcato la soglia, è la scritta al neon rosa, che recita “pizza is not a trend, it’s a way of life”. Se nelle serate estive preferisci stare all’aperto, qui c’è anche la possibilità di prenotare un tavolo nel grazioso dehors esterno, che ti permette di godere del brusio del quartiere che inizia ad animarsi. Il locale, certamente, cattura l’attenzione, ma quello che ti spinge a rimanere e a tornare è la loro pizza, in questo caso napoletana contemporanea con un cornicione alto e alveolato, frutto della collaborazione tra il pizzaiolo Alessandro Avato e lo chef Giorgio Faga. La loro proposta è davvero ampia e si divide in pizze bianche, rosse, con 2 cotture (prima fritta e poi al forno) e gourmet. In una pizzeria è obbligatorio iniziare con un fritto; puoi scegliere il classico supplì oppure la frittatina di pasta cacio e pepe. Adesso è arrivato il momento di scegliere la pizza. Ci sono le classiche, ma ti consigliamo di andare direttamente su quelle gourmet. Prova assolutamente la genovese e la marinara Brucio (con pomodoro, crema d’aglio, coulis di prezzemolo, alici di Cetara, origano, basilico, olive taggiasche, pomodorino confit, capperi fritti). Se vuoi sperimentare qualcosa di ancor più particolare, devi assaggiare la taco al pastor (con crema di peperoni arrosto e pomodoro, maiale cotto a bassa temperatura, ananas caramellata arrosto, mayo al chipotle, cipollotto, coriandolo e zeste di lime).
Brucio - La Contemporanea, Via degli Stradivari 1, 00153 Roma; Tel: 0683082083

L’insegna storica a via Marmorata


Quando si parla di pizza e Testaccio viene immediatamente in mente il Grottino, una pizzeria storica, nata nel 1936, che è cresciuta insieme al quartiere. Questo è uno di quei locali in cui il tempo sembra essersi fermato. L’arredo è essenziale, quello tipico delle classiche trattorie-pizzerie: tavoli in legno, sedie robuste e tovagliette di carta. Tutto è molto semplice, senza concessioni al design moderno. Infatti, qui si guarda molto più alla sostanza che alla forma. I piatti sono grandi e belli carichi di sapore. Inoltre la pizza, che sia romana o con cornicione soffice stile napoletano, viene rigorosamente cotta nel forno a legna. Siediti e lasciati trasportare dall’atmosfera conviviale. È quasi obbligatorio partire subito con il supplì, fatto a regola d’arte con la mozzarella filante, e con il carciofo alla giudia;  poi si passa alle pizze. Puoi optare per le classiche come la margherita con bufala o la funghi e salsiccia. Se ti piace sperimentare allora devi provare la pizza con puntarelle e burrata o quella che prende il nome del locale: la Grottino con pomodoro, mozzarella, funghi, salsiccia, uovo alla Bismarck e rucola.
Il grottino a Testaccio, Via Marmorata 165, 00153 Roma; Tel: 065746232

La verace pizza romana in Piazza di Santa Maria Liberatrice

Se per le vie di Testaccio cerchi la pizza romana, bassa e croccante, fatta come vuole la tradizione, non devi fare altro che andare in piazza di Santa Maria Liberatrice ed entrare da Remo. Un’insegna storica che da quasi 50 anni sforna pizze e rende felice chiunque decida di entrare. Non ti aspettare un locale fighetto; qui si va dritti al punto, con pizze belle grandi, saporite e, soprattutto, “scrocchiarelle”. Inoltre, l’atmosfera è molto conviviale, qui non si prenota, ma non ti preoccupare, il posto si trova. I tavoli sono tanti e ravvicinati e, soprattutto, apparecchiati con delle tovagliette di carta. Il menù lo compili tu stesso con una penna e un foglietto a quadretti. Se vuoi mangiare all’aperto, ci sono anche due piccoli dehors esterni che si affacciano sulla piazza. Prima di iniziare c’è il rituale del fritto che sia un supplì, un fiore di zucca o un baccalà, è indifferente sono tutti molto buoni. Adesso però è il momento della pizza, devi assolutamente scegliere le classiche come la Napoli, la fiori di zucca e alici o la gorgonzola e puntarelle.
Pizzeria da Remo a Testaccio, Piazza di Santa Maria Liberatrice 44, 00153, Roma; Tel: 065746270

Sentirsi a casa nel cuore del quartiere


Nel cuore pulsante del quartiere, proprio accanto al mercato rionale, è nato da poco un locale che ti fa sentire a casa. Stiamo parlando di Romeo - Testaccio. Appena varchi la soglia, la prima cosa che ti colpisce è l’immenso open space dal design industriale con mattoni a vista e luci basse. Il progetto è nato da un’idea dello chef Massimo Scordino, che voleva riportare la cucina e la pizza della tradizione romana al centro della scena enogastronomica. Qui, ci si viene per i classici primi, ma soprattutto per la pizza sottile e croccante, cotta nel forno a legna. Buttati subito sulle pizze speciali, meritano di essere assaggiate, soprattutto l’Alicetta (pomodoro, filetti di alici, stracciatella, crumble di olive taggiasche e basilico) e l’Amatriciana (pomodoro, guanciale, pomodorini e pecorino).
Romeo - Testaccio, Via Luigi Galvani 89, 00153 Roma; 06 53099705

Pizza romana con condimenti gourmet in Via degli Stradivari


Uno dei nomi di riferimento per la pizza romana è Mirko Rizzo, che con il suo Elementare ha conquistato il palato di tantissime persone, e adesso si è ampliato aprendo una sede anche a Testaccio. L’ambiente è dominato da un’atmosfera urban, con tavoli in legno chiaro, ampie vetrate e, soprattutto, numerosi dettagli in metallo. Il forno a legna, a vista, è il cuore pulsante del locale dal quale esce una pizza bassa, scrocchiarella e con i bordi leggermente bruciacchiati. Il menu è bello corposo i fritti sono tanti e si passa dai supplì al cubo di lasagna fritta. Se, però, vuoi provare qualcosa di nuovo prendi il pasticcio romanesco con patate, cicoria, grana, spinaci aglio olio e peperoncino. La carta delle pizze si divide in quelle “cor sugo”, senza sugo e iconiche. Ci sono dei must che vanno assolutamente ordinati come la marinara doppia (con passata di pomodoro giallo, pomodorini gialli arrostiti, basilico, origano, olio all'aglio, prezzemolo, alici e peperoncino) e la puttanesca (con pomodoro, stracciatella di burrata pugliese, olive taggiasche, capperi, alici di cetara, prezzemolo e olio all’aglio). Non alzarti dal tavolo senza aver provato i dolci. Devi assaggiare assolutamente il supplì ricotta e visciole realizzato con risolatte con ricotta e composta di visciole e amarene. 
L’elementare, Via degli Stradivari 27, 00153, Roma; Tel: 0670163482


Foto copertina:
Foto interne prese dalle pagine Facebook e Insatgram dei rispettivi locali

  • PIZZERIA

scritto da:

Matteo Cicarelli

Scrivere e raccontare storie sono sempre state le mie passioni fin da bambino, crescendo ho ampliato i miei interessi dedicandomi all’arte, al cinema, alla comicità, allo sport, ai libri, ma soprattutto all’enogastronomia. Ogni volta che assaggio un piatto non leggo gli ingredienti, ma chiudo gli occhi per tentare di indovinarli. Non c’è niente di meglio che sorseggiare un ottimo vino mentre si legge un bel romanzo.

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