Terra rossa, ulivi, trulli e tanta privacy. Il sogno di 5 amici diventato realtà a Ostuni

Pubblicato il 30 luglio 2021

Terra rossa, ulivi, trulli e tanta privacy. Il sogno di 5 amici diventato realtà a Ostuni

Nel nome coniuga un elemento materiale e uno spirituale. Petranima, welness in Trulli, è più di un semplice resort e bed and breakfast. È un luogo dove ricaricarsi, dove tutto è improntato al benessere psico fisico dell’ospite, circondato da ulivi secolari e pietre candide, che siano quelle delle cupole dei trulli o quelle affioranti dalla terra. Qui è possibile vivere un’esperienza in totale riservatezza, la struttura, infatti, è organizzata in modo che ognuno abbia la sua privacy, con spazi riservati in ogni area del complesso.
Petranima è il sogno materializzato di 5 amici, ora soci in quest’avventura: Giuseppe, Danila, Annamaria, Nicola e Giuliana.
Un luogo così isolato ma nello stesso tempo carico di energia, come e quando nasce Petranima?
D: Abbiamo girovagato in questa terra per circa due anni, alla ricerca di un luogo che potesse realizzare il nostro sogno. Quello di riportare alla luce un borgo del 1800 e farlo diventare un resort di lusso, per far vivere questa esperienza a turisti italiani e stranieri. Nessuno di noi è originario della zona e proveniamo da diversi settori lavorativi. All’inizio ci siamo persi innumerevoli volte tra i sentieri e i tratturi, sia di sera che di giorno. Spesso trovavamo strutture decadenti e dovevamo fare un grosso sforzo per immaginare quello che potessero diventare. Cercavamo qualcosa lontano dalla strada, arioso, con un bel panorama, le nostre “richieste” erano tante per cui abbiamo girato parecchio. Quando siamo arrivati qui è stato amore a prima vista, ci è sembrato di aver trovato una sintesi di tutte le nostre idee concentrate in un unico posto.
La gestione della struttura dallo scorso anno è affidata a Danilo Anselmi. E' stato lui a seguire i lavori fin da quando c'era solo un cantiere. Danilo ha supervisionato il processo di ristrutturazione con passione, professionalità e infinita disponibilità, trasformando così Petranima in un luogo magico per gli ospiti. 
…E come ve lo immaginavate? Cosa ha fatto sì che scoppiasse il colpo di fulmine?
D: Siamo intervenuti con opere di restauro poco invasive, perché il tutto era già predisposto come lo immaginavamo noi. Anzi ci sembra quasi magico che fosse già stato concepito in questo modo: con un trullo ostunese, uno di Locorotondo, uno saraceno e il casale. Uno accanto all’altro, sembrava fatto a posta per noi. Quella che oggi è l’area comune dedicata alla prima colazione e che si affaccia sulla valle era ricoperta di arbusti. Ci siamo dovuti far strada in questa selva per poi scoprire lo spettacolo del panorama. 


Si dice che la valle d’Itria sia una terra magica. Pare che già i Maya l'avessero indicata. Qui vicino, inoltre, sorge un ashram dedicato al maestro Shri babaji haidakhandi mahadeva, Bole Baba. L’energia che pervade questi luoghi è tangibile.
A: Io sono stata colpita dalla storia di questo posto e dei suoi proprietari, gli stessi da cui noi abbiamo acquistato. Abbiamo incontrato la capostipite, una signora di 90 anni che ha vissuto qui la sua intera vita, da giovane sposina a nonna e bisnonna. Una vita fatta di duro lavoro. Lei e suo marito partivano alle quattro del mattino per prendersi cura degli animali e degli alberi. Lei è legatissima a questo posto e quasi piangeva nel raccontarci gli aneddoti legati alla sua casa. Ho percepito il suo grande attaccamento, la sua passione e il suo affetto profondo per questi luoghi. Anche questa passione diventa energia.
Bene torniamo un po’ sulla terra. Una scelta esclusiva e quasi unica nella zona, è quella di aver realizzato una piscina di acqua salata. Chi ha avuto questa idea?
D: Come sempre abbiamo deciso insieme. A me non piaceva l’idea del cloro sulla pelle. Volevo qualcosa che fosse il più naturale possibile. Come altri elementi che caratterizzano il nostro resort, si direbbe in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per uno sviluppo sostenibile.


A proposito di impatto ambientale, per il riscaldamento e raffreddamento voi utilizzate un sistema geotermico. Di cosa stiamo parlando?
N: Si tratta di una sonda collocata a 110 metri di profondità che rileva la temperatura costante. Lo scambio termico determina l’energia che può poi essere utilizzata nella struttura, resa dunque energeticamente autosufficiente per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento o raffreddamento dell’aria, nelle stanze e negli ambienti comuni.
Finora abbiamo parlato, e non è poco, di attenzione all’ambiente. Mentre, parlando di ospiti, come li coccolate? Quali sono, secondo voi, i punti di forza di Petranima?
G: Non siamo solo un bed and breakfast, qui l’ospite è accudito e coccolato da quando si sveglia a quando va a dormire. Dallo scorso anno abbiamo una convenzione con uno chef stellato che lavora solo con il delivery e che permette di ordinare da un menu à la carte ogni giorno differente e curato. L’idea, in questo caso, ci è venuta dagli ospiti stessi che, immersi in questo paesaggio, non avevano voglia di lasciare la struttura per pranzo o cena. Un servizio sempre molto apprezzato.
Un altro punto di forza della nostra struttura – aggiunge Annamaria – è insito nell’unicità delle suites. Ognuna è diversa dall’altra, sono identificate con un nome che corrisponde a un concetto di stanza, ognuna ha un suo concetto. Questo permette, agli ospiti che ritornano, di vivere ogni volta un’esperienza diversa. Alcune sono più grandi, alcune più piccole, ma tutte ben caratterizzate grazie anche agli arredi tipici e di recupero o site specific, pensati in ogni caso dall’artista barese Damiano Bitritto, arredatore di lungo corso che ci ha dato una mano a caratterizzare gli ambienti. A condividere e migliorare la nostra visione, l'architetto Vittorio Cassano che ha avuto la lungimiranza di vedere e poi creare un resort di lusso in un borgo costituito da trulli, lamie e casali del diciannovesimo secolo. Lo stile delle suites e la bellezza dei terrazzamenti lasciano senza fiato. 

Tra i punti di forza segnalati dagli ospiti in ogni bed and breakfast che si rispetti ci sono le colazioni. Voi con cosa stuzzicate l’appetito degli ospiti?
D: Innanzitutto puntiamo molto sui prodotti a Km0 e home made, in effetti sono io a preparare i dolci serviti a colazione, sono delle paste tagliate, si chiamano così, a base di pasta frolla, arrotolate e tagliate a fette, come uno strudel. Sono ripiene di marmellate fatte anche esse in casa con la frutta dei nostri alberi, come la marmellata di albicocca o quella di pere che si sposa bene con i formaggi locali. In questo caso vi sono due gusti, uno semplice con pezzetti di pere e scorza di limone e una con vino e peperoncino per gli chi ama il piccante. Della spesa me ne occupo sempre io e faccio attenzione a che i prodotti siano bio e a chilometro zero. In realtà oltre alla spesa e a preparare le marmellate mi occupo anche del confezionamento nei piccoli vasetti monodose, ognuno con la propria etichetta che fino allo scorso anno scrivevo a mano. Oggi le stampiamo per una questione di tempo, visto che erano diventate quasi mille e ottocento!
Oltre alla cassetta personalizzate per ogni stanza, con le varie marmellate, già posizionata al tavolo dell’area colazione, gli ospiti trovano, inoltre, quello che hanno segnalato su un menu  che viene consegnato al momento del check-in. Una sorta di buffet personalizzato sul proprio tavolo.


Un’esperienza sublime non solo da un punto gastronomico. Sono tante le attività che avete pensato per i soggiornanti: Sessioni di yoga, massaggi relax o con le campane tibetane. Esclusività, privacy, buongusto e tranquillità, finora abbiamo parlato solo dei punti di forza ma esiste un punto di debolezza nella vostra struttura. Da segnalare chiaramente off the record?
G: Probabilmente per gli ospiti l’unico lato negativo del soggiorno a Petranima è che a un certo punto la vacanza finisce, ma si ingegnano già per prenotare per l’anno successivo.
















 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Stefania Di Ceglie

Fuori tempo, qualche volta. Fuori luogo, molto spesso. Fuori rotta, sempre e per scelta. Curiosa e perennemente alla ricerca del sorprendente, sono allergica alle convenzioni e ai déjà vu. E soprattutto alla birra calda.

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