A Milano arriva il nuovo fast (good) food Sberla by Cocciuto

Pubblicato il 25 gennaio 2021 alle 17:12

A Milano arriva il nuovo fast (good) food Sberla by Cocciuto

Il nuovo fast food di qualità che comprende tre dark kitchen, rispetta ambiente ed animali

I soci fondatori di Cocciuto a Milano hanno messo a punto una ricetta speciale per contrastare la crisi provocata dall’emergenza sanitaria: aprire una nuova insegna di fast (good) food che si chiama Sberla e predisporre già ben tre dark kitchen in tre punti strategici della città capaci di coprire con il delivery l’intera area metropolitana di Milano. 

Perché "Sberla"

Si chiama Sberla perché, a detta dei suoi fondatori, vuole proprio "prendere a sberle in faccia qualsiasi connotazione negativa del concetto di fast food". In che modo? Proponendo un'alternativa veloce ma anche sana grazie a un’accurata selezione di materie prime di alta qualità, dal pane alla carne, passando per i formaggi, gli ortaggi e le salse.

L’insegna milanese, che in questi mesi è restata vicina ai suoi affezionati clienti grazie al servizio di delivery offerto dai tre locali di via Bergognone, corso Lodi e via Melzo, ha abbracciato così la prima di una nuova serie di sfide.

Raccontano Michela Reginato e Paolo Piacentini, già soci co-founders di Cocciuto, brand che ha rivoluzionato il concept di pizzeria moderna ed è diventato un punto di riferimento per la ristorazione milanese: “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo abbiamo deciso di investire in ciò che per noi conta maggiormente: la qualità. La nostra mission è quella di rendere Sberla il punto di riferimento per il fast food di alta qualità, così come Cocciuto lo è diventato per la pizza nella città di Milano”.

Il fast good food

Ostinati nel portare avanti la loro filosofia di cucina, basata sull’eccellenza delle materie prime, degli ambienti e del servizio e ben sintetizzata nel payoff “La qualità in testa”, i due imprenditori sbarcano sul mercato con un nuovo marchio che promette di rivoluzionare il segmento della “ristorazione rapida”. Sberla si presenta al suo debutto con tre “dark kitchen”, almeno per il momento, capaci di coprire l’intera area metropolitana di Milano offrendo tutto ciò che è richiesto a un “fast food” d’eccezione.

Il menu di Sberla disponibile per il delivery 

Il menù è suddiviso in: Hamburger, Hot Dog, Fries e Sweet.
È quindi in grado di soddisfare i palati più esigenti grazie a una selezione di materie prime fuori dal comune: a cominciare dal pane americano, soffice e gustoso grazie all’utilizzo delle patate per l’impasto, come da vera tradizione statunitense, passando per la carne Presidio Slow Food proveniente dall’azienda agricola piemontese “La Granda”, fino ad arrivare alle salse speciali prodotte internamente, senza dimenticare gli ortaggi, selezionati freschi di giornata, e, ultimo ma non meno importante, il Cheddar, non uno qualunque, ma il West Country Farmhouse DOP, un formaggio vaccino a pasta semi cotta, perfetto per essere sciolto all’interno del panino. Ecco il mix di ingredienti perfetti per un Fast (Good) Food che esuli da qualsiasi connotazione negativa.

La scelta etica 

La carne selezionata da Sberla, infatti, contribuisce al benessere ambientale, garantito dall’applicazione del modello di Agricoltura Simbiotica. Questo metodo agricolo favorisce la naturale simbiosi tra piante e funghi buoni attraverso l’utilizzo di composti microbici nel terreno, nonché al benessere animale, assicurato da un’alimentazione naturale che prevede, tra le altre cose, l’allattamento dei vitelli fino a 4/6 mesi di vita, e, infine, al benessere sociale, grazie a una corretta retribuzione di piccoli e grandi allevatori.

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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