A Milano ha aperto una pasticceria marocchina

Pubblicato il 26 aprile 2022 alle 17:02

A Milano ha aperto una pasticceria marocchina

Un vero e proprio viaggio rimanendo in città. Ecco dove si trova La Medina a Milano

Tè, profumo di fiori d'arancio, pasta di mandorle, pistacchi... da oggi si può compiere un tuffo nel gusto marocchino e scoprire il rito del tè direttamente a Milano. 

Infatti, da una costola di Maison Touareg, uno dei ristoranti marocchini più noti in città, è nata La Medina, una pasticceria con sala da tè in cui sembra di vivere un vero e proprio viaggio in Marocco tra arredi tipici e cucina che rispecchia in toto la tradizione. 

Il locale si trova a pochi passi da Corso Sempione e Tre Torri, zona Bullona. Precisamente in via Tolentino, 1. 

Puro stile marocchino 

Quasi tutti i materiali utilizzati nel progetto sono frutto di una collaborazione con le botteghe e la manodopera marocchina. Piastrelle colorate, arredi di velluto, lanterne tipiche e richiami post industriali in chiave moderna: entrare da La Medina è un po' come varcare la soglia di una sala da tè chic a Casablanca. Il locale è composto da pochi tavoli e crea un ambiente raccolto e intimo, amichevole. La pavimentazione, le superfici e il soffitto ricordano la sabbia e le dune del deserto, filo conduttore che collega il locale alla Medina, il quartiere antico caratteristico di molte città marocchine e presente anche in Andalusia e Sicilia. A tutto questo si aggiunge un ambiente accogliente e familiare. 

L'obiettivo: accogliere 

Alla guida della sala da tè c’è Hanae Chaoui. Lei, 34 anni e mamma di tre bambini, è nata in Marocco, vicino a Fez e ha già alle spalle una lunga esperienza di ristorazione. Infatti con il marito Mourad è  titolare del ristorante marocchino Maison Touareg, uno più in vista in città per assaggiare la cucina marocchina.

Hanae ha deciso di dedicarsi ad un progetto tutto suo nel periodo di lockdown dovuto alla pandemia nel quale Hanae si era accorta della mancanza di un luogo a Milano dove accogliere la comunità marocchina. Da qui nasce l'idea di aprire La Medina, anche per far conoscere a tanti appassionati e curiosi qualcosa in più della cultura della sua Terra. 

Tra tè, infusi e pasticcini 

Da La Medina si può trovare il tè con la menta fresca. Per realizzarlo Hanae mischia due tipologie di tè verdi e compie due infusioni che vengono accantonate, per togliere la parte amara della foglia e l’eccesso di teina. Alla terza infusione aggiunge la menta fresca e lo zucchero. Ma non è solo la preparazione a rendere unico questo tè ma anche il rito che lo accompagna: al tavolo, davanti al cliente, Hanae e lo staff di sala procede con l’ossigenazione del tè, versandolo dall’alto nei bicchieri. Oltre al tè alla menta si può assaggiare anche quello con l’erba Luisa, dai toni agrumati o ancora un altro a base di tè verde con camomilla, cumino, chiodi di garofano, cardamomo e boccioli di rosa. Il tè accompagna i dolci marocchini, realizzati all'interno della cucina artigianalmente.

Al banco se ne trovano una ventina di tipi tra cui scegliere e variano continuamente. L'ingrediente di base della pasticceria marocchina è la frutta secca che viene immersa in acqua, pelata, per poi essere trasformata in farine, paste o ripieni. Tra le proposte: Shebbakia, tipici del Ramadan (strisce di pasta fritta impreziosite con miele e sesamo) il Corno di gazzella (ripieno di pasta di mandorle e fiori d’arancio) i I kahk, biscotti egiziani della festa dell’Id al-Fitr e molti altri. 

Il brunch marocchino 

Se si va di domenica Hanae ha messo a punto anche una proposta innovativa a Milano: il brunch marocchino che comprende pane marocchino sfogliato, salumi halal, antipasti vegetariani, zuppa marocchina di carne, oltre alla B’stilla, torta salata a base di pasta fillo, pollo e spezie, solitamente preparata in occasione dei matrimoni. 

La Medina
Via Tolentino, 1 - Milano. 
Tel: 3887940829.
 
Crediti foto: Pagina Instagram @la_medina_milano

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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