Con Aromi e Skyline Roof Top Bar una doppia esperienza sensoriale con vista a Venezia

Pubblicato il 15 dicembre 2021

Con Aromi e Skyline Roof Top Bar una doppia esperienza sensoriale con vista a Venezia

Se volete passare una serata speciale a Venezia, con una vista panoramica pazzesca sulla città, l’isola della Giudecca vi offre questa possibilità con un aperitivo allo Skyline Roof Top Bar dell’Hotel Molino Stucky Hilton, seguito da una cena da Aromi, il ristorante dell’hotel.


Abbiamo provato questa esperienza qualche settimana fa scegliendo di fare l’aperitivo nel terrazzo coperto, cosi da avere un bel panorama, anche se notturno, su Venezia.


La veduta dal tetto del Molino Stucky è senza rivali e lo Skyline Rooftop Bar offre una cornice chic ed elegante per un aperitivo in stile, con un mix di comodi divanetti, sgabelli da bar e tavolini sul terrazzo all’aperto e un bar interno. Il menu offre ben ventuno (si proprio 21) cocktail esclusivi firmati dai Barman dello Skyline Rooftop più una gamma vastissima di cocktails tradizionali, di alcolici di tutti i tipi, analcolici e bevande calde.


Abbiamo provato due dei cocktail esclusivi, lo Stardust, con Tequila, Sambuca, Blue Curaçao, Agave Nectar e succo di lime fresco e il Ruhmba, con Myers’s Dark Rum, succo d’arancia, di ananas, di lime, Agave Nectar e vino moscato. Tutti i cocktail arrivano con una piccola selezione di olive e snack da sgranocchiare.


Presentazione ad effetto e cocktail ben bilanciati: buona tensione, corretto equilibrio tra forza alcolica, dolcezza, acidità, amarezza, salato, temperatura e consistenza. In una parola: perfetti.


Una menzione particolare anche al Gin della casa, prodotto con quattro botaniche provenienti dalla laguna: enula, santonico, porcellana di mare, finocchio di mare – un gin dal gusto sapido, morbido, speziato, servito con la tonica e una fogliolina di basilico.


Lo Skyline Rooftop è un posto perfetto per un aperitivo elegante e rilassante con tramonto su Venezia, soprattutto per le serate estive, quando l’hotel offre anche la musica dal vivo e DJ sulla terrazza. Il rooftop in inverno è aperto dalle 16 alle 23 con prenotazione (per mantenere il distanziamento sociale) e si può accedere anche se non si sta soggiornando all’hotel. Abbiamo proseguito la serata cenando nel ristorante dell’hotel, Aromi.


L’hotel Hilton Molino Stucky, un edificio enorme color mattone, ha sede in un ex mulino a grano ed è uno degli edifici più scenografici dell'isola della Giudecca.


Il ristorante di punta del Venice Hilton, Aromi, ce la sta mettendo tutta per dimostrare che la cucina mediterranea di qualità non si trova solo al Sud d’Italia.


Durante la stagione estiva si può scegliere di cenare tra la sala interna o la terrazza panoramica (nella bella stagione) - quest'ultima è ovviamente la scelta migliore, offrendo agli ospiti una magnifica vista sul canale della Giudecca e le Zattere.


Rinnovato di recente nel 2014, l'Aromi presenta un concept unico e originale, con settanta posti a sedere internamente e circa 100 esternamente.


L'acqua, elemento dominante della città lagunare, è la protagonista di questo spazio innovativo, ricco di atmosfere ed emozioni. Uno spazio dove domina il colore blu inchiostro, intenso e contemporaneo. Le pareti originali in mattoni a vista e il pavimento in cemento resina creano un locale unico: tutto richiama al mondo della vela, uno stile yacht club, dalle sedie ai tavoli agli arredi esterni.


Particolare cura e attenzione sono state poste nell'illuminazione che si concentra prevalentemente sui tavoli della sala da pranzo, mettendo il cliente al centro di un'esperienza gastronomica di qualità, in un ambiente elegante e suggestivo.


Il menu del ristorante, che varia stagionalmente, offre piatti mediterranei raffinati che incarnano la cultura veneziana e italiana, volti però a esaltare i veri sapori della cucina mediterranea, con combinazioni molto particolari di spezie e ingredienti. I piatti sono preparati con materie prime di primissima qualità, con una ricercata selezione di carne e pesce.


Dopo esser state accolte dal Restaurant Manager Giovanni Burrafato, ci siamo accomodate a uno dei grandi tavoli all’interno del ristorante e abbiamo assaggiato una selezione di olio d’oliva proveniente da diverse regioni d’Italia intingendoci del pane fatto in casa.


La cena è partita con una Ricciola in salagione con gel al limone del Garda, ravanello, acqua al prezzemolo, spuma di barbabietola e caviale Golden. La ricciola è un pesce azzurro molto pregiato, molto delicato e gustoso, che esteriormente e morfologicamente ricorda il tonno. Il caviale Golden è il caviale italiano più pregiato e raro, ottenuto dal rarissimo storione albino: il suo colore richiama inconfondibilmente quello dell'oro ed ha un sapore soave, delicatissimo, arricchito da piacevoli nuances fruttate. Nel complesso un piatto con abbinamenti molto particolari, ma molto saporito.


Ad accompagnarlo un bel calice di Bisol 1542 Valdobiaddene Prosecco Superiore DO.C.G Brut, dal colore giallo paglierino carico e brillante, perlage fine e vivace, al palato morbido, sapido ed elegante.


Abbiamo poi assaggiato il Polpo croccante con cuore di lattuga romana, mascarpone, chips di seppia e salsa di acqua di ostrica. Un piatto leggero, ma gustoso, che unisce, in una sola portata, pesce e verdure e tutta la tradizione lagunare.


Il signor Giovanni ci ha abbinato un Roseri Valtenesi Chiaretto DOP di Cà Maiol: un vino elegante e raffinato, il cui nome deriva dal fatto che, per delicatezza e profumo, ricorda il bocciolo di una rosa.


Come primo lo chef ci ha proposto dei Tortelli fatti in casa di baccalà mantecato, mascarpone, bisque di crostacei e un Risotto acquerello al nero di seppia con capasanta scottata, aneto di Belluno e capperi disidratati.


Quello che una volta veniva definito come il piatto povero amato dal Doge, il baccalà mantecato, è qui avvolto da una sottile sfoglia di pasta all’uovo e servito semplicemente con un brodetto denso di crostacei. Un piatto semplice nella presentazione, ma assolutamente raffinato nel gusto: il tortello aveva un sapore dolce e una consistenza gradevole, leggermente più ruvida dei soliti ripieni.


Il risotto al nero di seppia è un grande classico della cucina italiana, perfetto per tutti gli amanti del pesce. Una pietanza con “il mare dentro” arricchito in questa versione dalle capesante scottate! Semplicemente divino!
 
Ad accompagnare i due primi, un Friulano La Viarte, un vino di corpo, strutturato, rotondo, equilibrato, con un’ottima scorrevolezza.


A metà cena ci è stato portato un Sorbetto di ribes nero, perfetto per spezzare le portate.

Come secondo lo chef ci ha fatto assaggiare dei Gamberi scottati serviti con un cubo di manzo Range Valley America, cotto a bassa temperatura, accompagnati da una purea di topinambur, patate arrostite e del radicchio flambé al vino rosso. Una versione raffinata di un piatto terra e mare, la classica coppia surf and turf.


In abbinamento un Valpolicella Ripasso Macion, un vino con ottima struttura e il finale morbido e delicato.


Per dessert un classico della cucina italiana, il Babà al Rhum servito con gelato allo zabaione e a parte un piattino di frutta e gelèes, abbinati a un Torcolato Sarson, un vino da dessert da Breganze nel Veneto.


Durante tutta la cena il servizio è stato piacevole e attento, senza essere intrusivo, l’atmosfera elegante e tranquilla, il cibo eccezionale sia nel gusto che nella presentazione, con prodotti provenienti da tutte le regioni italiane, ma sapientemente abbinati.
 
Una vera esperienza da gourmet raffinata, con panorama assicurato!

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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