​I locali panoramici più sensazionali del mondo secondo 50 Best: l'Italia presente con ben due locali.

Pubblicato il 24 agosto 2024 alle 07:04

​I locali panoramici più sensazionali del mondo secondo 50 Best: l'Italia presente con ben due locali.

Dalla cucina indigena in terre incontaminate al fine dining tra i grattacieli di New York. Ecco tutti gli indirizzi per esperienze culinarie panoramiche sensazionali.

50 Best regala nuove emozioni con la nomination dei templi del buon cibo più scenografici al mondo: dal fondo del mare al tetto del mondo, vi portiamo a scoprire dieci ristoranti che fanno sognare ad occhi aperti per bontà, estetica e panorama.

Fauna. La cucina messicana contemporanea tra le vigne, sotto le stelle 


Immagina una terrazza affacciata su morbide distese di vigneti; una cena che inizia alle luci del tramonto e finisce col chiarore romantico della luna e delle stelle, sotto il cielo messicano.
Nella Valle di Guadalupe esiste un ristorante dove, oltre a potersi godere tutta la bellezza delle campagne messicane, si può degustare una versione più contemporanea della cucina tipica, firmata dallo chef David Castro Hussong e dal pastry chef Maribel Aldaco Silva.
Di grande successo sin dalla sua apertura nel 2017, Fauna ha conquistato il premio One To Watch Award  nella lista dei cinquanta migliori ristoranti dell’America Latina nel 2020 e  nell’edizione 2023 ha conquistato il quinto posto in classifica della 50 Best Latin America.  

Saga. Il fine dining sul tetto della Grande Mela


Lo skyline della Grande Mela resta sempre qualcosa di indescrivibilmente magico: lo è già dietro allo schermo… figuriamoci al sessantatreesimo piano di un grattacielo nel Financial District. Questa è l’esperienza da pelle d’oca che promette Saga: fine dining europeo di chef James Kent e quel panorama a tuttotondo che conquisterebbe anche i cuori di chi pensa “New York è sopravvalutata”.

Dewakan. Il “cibo di dio” malesiano al quarantottesimo piano della Naza Tower


I frutti della terra malesiana diventano opere d’alta cucina presso il ristorante Dewakan. La missione, nelle mani di chef Darren Teoh, è, come suggerisce il nome del locale (cibo di Dio), l’esaltazione di quanto la natura, con l'aiuto di Dio, rende fertile in Malesia. Anche qui, valore aggiunto alla degustazione è lo skyline di Kuala Lumpur al quarantottesimo piano della Naza Tower: dalla sala panoramica del ristorante si può, infatti, godere della vista dall’alto delle famose Torri Petronas.

Mil. La cucina indigena, dalle campagne andine al piatto


Le spettacolari catene delle Ande: un’altra cornice da sogno per un’esperienza culinaria extrasensoriale a 3500 metri sul livello del mare. Nei pressi di Cusco, Mil, il ristorante di cucina indigena di Virgilio Martínez e Pìa Leòn, offre l’opportunità di vivere la cultura culinaria andina “a tappe”, partendo dalla raccolta della materia prima per arrivare alla produzione e degustazione di vivande (e bevande) tipiche delle comunità contadine locali. Tutt’attorno alla struttura rustica con terrazza panoramica si vedono le ampie depressioni del terreno in corrispondenza dell’area archeologica di Moray, circondate dalle montagne peruviane.

Fogo Island Inn. La cucina sostenibile fronte oceano


All'estremo nord delle coste canadesi esiste un ristorante, Fogo Island Inn, anche noto come “l’hotel ai confini del mondo”, dove la cucina sostenibile legata al territorio nobilita i frutti di una terra apparentemente scomoda. A rendere l’esperienza ancor più speciale è il panorama di un’autenticità incontaminata regalato dall’Oceano Atlantico.

Khufu’s. Il fascino egiziano della cucina tipica con vista sulle piramidi


Al quinto posto nella recente classifica dei cinquanta migliori ristoranti tra Medio Oriente e Nord Africa compare Khufu’s: tempio della cucina egiziana rielaborata dall’estro creativo di chef Mostafa Seif. Il menu rende onore alla maestosità delle piramidi di Al Haram, sulle quali si affaccia la terrazza del ristorante-bistrot.

Klein Jan. La ritualità raffinata della cucina sudafricana, nel cuore del deserto


Nel cuore della più grande riserva di caccia del Sudafrica, ci si possono gustare le tipicità del Kalahari totalmente immersi nell’atmosfera brulla e selvaggia del deserto. Klein Jan è il ristorante ideale per vivere lo spirito africano nella sua massima essenza: si tratta di una rustica tenuta di periferia degli anni Venti, rimessa a nuovo per creare uno spazio dedicato all’espressione della cultura culinaria locale. L’intera esperienza è pura ritualità, dall’accoglienza, al servizio, all’offerta gastronomica..

Amisfield. La cucina rustica della Nuova Zelanda


Abbinamenti cibo-vino di alto livello nelle ruspanti campagne neozelandesi, un casale in pietra nel bel mezzo di 200 ettari di vigneti e abbinamenti cibo-vino che riflettono la stagionalità del territorio: questo è Amisfield, il ristorante neozelandese dall’aspetto vagamente ammiccante ai racconti di J.R.R. Tolkien – autore della saga "Il Signore degli Anelli", per intenderci. Il menu dai piatti estetici è opera di chef Vaughan Mabee, eroe locale per aver collezionato esperienze di grande valore nelle cucine di alcuni dei ristoranti più prestigiosi al mondo.

Ossiano. Lo stellato “in fondo al mar”


Nell’iconico arcipelago a forma di palma (“The Palm”) di Dubai, ci si può imbattere in Ossiano, un locale dove la cucina di mare va gustata direttamente nel mezzo di un gigantesco acquario! Niente di più scenografico.
Grazie allo stile inconfondibile e alla padronanza del pesce di chef Gregoire Berger, il ristorante è al terzo posto nella classifica dei cinquanta migliori ristoranti del Medio Oriente e Nord Africa 2024, secondo 50 Best.

AlpiNN. Il gusto della montagna, ad alta quota


Non poteva che chiamarsi AlpiNN il ristorante a Brunico, sospeso tra le montagne altoatesine della catena dolomitica. In cucina, lo chef multipremiato Norbert Niederkofler propone una cucina che segue la sua rinomata filosofia “cook the mountain”: espressione di un territorio dalla cultura culinaria ben radicata, resa al suo massimo splendore attraverso prodotti e tecniche di altissima qualità.

Lido 84. La dolce vita in un piatto, lungolago


Nella suggestiva “Riviera dei Limoni”, emblema dell’iconica Dolce Vita italiana, Lido 84 si fa culla della cultura culinaria italiana, ammirata e venerata in tutto il mondo. L’avventura gastronomica proposta da chef Riccardo Camanini è un viaggio tra mari e monti, in linea con la conformazione della terra gardesana, che prende forma in una serie di rivisitazioni in chiave moderna della tradizione. A ciò si aggiunge il pittoresco affaccio sul lago più “in” del Bel Paese.

Ristoranti che invitano a riflettere su come il panorama possa essere molto di più che una "cornice romantica" durante una cena speciale: pensate a come tutto ciò che lo costituisce sia essenziale affinché l'ecosistema locale prosperi e permetta di continuare a coltivare la cultura del cibo.
Questo è un invito a lasciarsi travolgere da un'insaziabile fame di vita, all'inarrestabile desiderio di assaporare tutte le culture che insaporiscono il mondo.

Foto interne tratte dal profilo Facebook dei singoli locali.
In copertina AlpINN di Brunico.
L'articolo dei locali panoramici (in inglese) sul sito di 50 Best

 

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scritto da:

Micol De Pisi

Nata e cresciuta nella terra dell’Arte e della Cucina per eccellenza, eccomi qua! Un’esteta golosa, 100% italiana, sempre affamata di Bellezza e di nuove succulente avventure. Amo la calma dei monti, ma vivo nella frenesia e nella mondanità della città.

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