​Colazione alla Villa di Maser: intimità d’altri tempi tra affreschi e sapori del territorio

Pubblicato il 22 luglio 2025

​Colazione alla Villa di Maser: intimità d’altri tempi tra affreschi e sapori del territorio

Villa di Maser, a Cornuda in provincia di Treviso, riapre le sue porte alle colazioni estive. Un appuntamento per i mattinieri, per chi ama il silenzio delle prime ore del giorno e un certo modo di intendere la lentezza. Niente buffet, ma un’esperienza cadenzata dentro la Sala a Crociera, spazio nobile affrescato nel pieno Cinquecento. I posti sono pochi, l’atmosfera resta quella: quieta, discreta, fuori dalle rotte standard del turismo domenicale.

Le date segnate in calendario sono due: sabato 26 luglio e sabato 9 agosto, colazione servita dalle 8:30 alle 9:45. Un’ora e un quarto per stare seduti sotto i soffitti decorati, sfiorando l’idea di un tempo più ordinato. Costo 45 euro a persona, 30 per i bambini.


Il menù è firmato Casa Diamante, piccola realtà gastronomica locale che lavora su stagionalità e presentazione curata. Nessun brunch esagerato: un piatto fisso – pane, burro e confettura di ciliegie di Maser – e due scelte fra dolce e salato. Yogurt di montagna con granola, torta pesca e cioccolato, mini flan alle erbette, strudel della casa. Caffè espresso o americano, spremuta d’arancia fresca, selezione di tè e tisane a completare.

Non c’è solo il cibo. Dopo la colazione, si può girare liberamente tra stanze e affreschi, camminare senza guida né fretta, seguendo i propri tempi. Un’aggiunta semplice ma rara: nessuna imposizione di percorso, nessun vincolo di orario per lasciare la villa.

Prenotazioni obbligatorie con scelta anticipata del menù. Un evento che, per impostazione, non strizza l’occhio a tutti. Ma va bene così.

Per info ulteriori e prentoazioni vedi il sito della villa 

Villa di Maser
Via Cornuda, 7 - Maser (TV) 

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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