Dalla focaccia alle cartellate: la cucina tradizionale pugliese può essere abbinata alla birra, ecco come.

Pubblicato il 26 novembre 2021

Dalla focaccia alle cartellate: la cucina tradizionale pugliese può essere abbinata alla birra, ecco come.

Provare nuovi piatti, pairing insoliti e combinazioni vincenti per nostro palato, è la sfida dei nostri pranzi. Ma come vogliamo innaffiarli? Fino ad ora ci siamo sempre affidati alla certezza del vino rosso o del classico rosato di Puglia, però, oggi vogliamo sparigliare le carte e parlare di birra.

Per farlo ci siamo rivolti a chi ne sa davvero. Francesco Petruzzelli, patron dello storico locale St. Patrick, del St. Patrick Beer Shop e del Friedrich II a Barletta, nonché presidente di Confesercenti Bat, ci prende e per mano e ci conduce verso un percorso sensoriale a suon di birra da abbinare dall’antipasto fino al dolce. Siamo pronti per rivedere tutte le nostre certezze?

Per non sbagliare...


Iniziamo dal piatto jolly che proprio tutte le nonne preparavano come atto d’amore, pane e pomodoro. Oggi nella sua variante croccante diventa un ottimo aperitivo ed entra di diritto tra i comfort food poveri ma amati proprio da tutti. 
“La birra adatta per il nostro aperitivo è una blanche. Poco complessa, profumata quanto basta e in grado di dissetare senza intaccare la bontà e le caratteristiche organolettiche del pomodoro e del pane. Aggiungiamo che si tratta di un’ottima compagna per pigri pomeriggi da trascorrere in totale relax”.

Come ti cambio la focaccia 



La Puglia è la terra dove la focaccia chiama la birra ed è una regola da non trasgredire assolutamente. La tradizione vuole che a fare compagnia a questo soffice e goloso lievitato ci sia una birra bionda entry level, però secondo Francesco Petruzzelli si può rendere il tutto più eccitante.
“Generalmente la birra che accompagna un pezzo di focaccia è ghiacciata. Bene, questa cosa possiamo dimenticarcela perché una bevanda servita a una temperatura così bassa disseta soltanto ma non appaga. Per esaltare l’esperienza consiglio una birra Alt ad alta fermentazione. Proveniente dal territorio tedesco di Dusseldorf, si presenta con un colore rosso tendente quasi al marrone, sprigiona note affumicate e riesce ad esaltare quelle classiche bruciacchiature sulle croste della focaccia che tanto ci fanno impazzire.” 
Non ce ne vogliano male i puristi della focaccia con la classica bionda barese ma siamo già innamorati di questo nuovo pairing!

Cosa ci metto con le fave e cicorie?


Piatto povero della tradizione contadina ma dal gusto deciso, oggi fa capolino anche nei menu più blasonati. Gli ingredienti sono tre, le cicorie, le fave e l’olio extra vergine d’oliva che funziona da legante. La birra adatta per esaltarne il sapore è una belga acida adatta per palati in stile Die Hard, ben allenati e pronti a tutto.
“La birra acida è una formula dei mastri birrai del Belgio. Non contempla la presenza di lieviti industriali e la fermentazione avviene naturalmente in contenitori che, molto spesso, vengono lasciati anche all’aperto. I sentori che la caratterizzano ricordano la terra e creano un perfetto equilibrio con il nostro piatto contadino”.

Con le orecchiette con le cime di rape ci va...


Le orecchiette con le cime di rape è il piatto pugliese per antonomasia. Bistrattato, apprezzato, studiato a fondo, reinterpretato dai migliori chef del panorama nazionale e internazionale, non manca mai sulle nostre tavole invernali. Ma qual è la migliore birra in grado di esaltarlo? Una trappista belga. Scopriamo perché.
“Nel piatto c’è tanta acidità e serve una birra che abbia funzione di pulizia del cavo orale. Questa deve avere una buona struttura, corpo, gradazione alcolica in grado di avvicinarsi al vino. Una trappista corposa e con i tipici sentori di caramello e pepe, è adatta per contrastare la parte grassa del piatto e l’amarezza della verdura”.

Grigliate di carne e birra si, ma quale? 


La carne alla griglia è uno dei momenti di convivialità più belli da condividere con gli amici in maniera informale. Le birre in queste occasioni non mancano mai, però per stupire i commensali possiamo puntare su due alternative proposte dal patron del St. Patrick Beer Shop.
“La prima è una certezza, cioè una Pils della Repubblica Ceca. Godibile al gusto è amata proprio da tutti. Invece per chi è aperto a nuove prospettive quando si parla di cibo e birre si può puntare a una Stout dalle note inconfondibili di cioccolato, caffe e a volte liquirizia, derivanti dalla tostatura del malto. Rientra nella categoria delle birre affumicate e con gli arrosti è estremamente appagante”.

E per concludere...

In Puglia il dulcis in fundo non è solo un modo di dire. In odore di feste natalizie vogliamo raccontare del curioso abbinamento di birra con le classiche cartellate imbevute nel vino cotto.
“Qui ci possiamo divertire come vogliamo- dice Francesco Petruzzelli- Voglio citare una birra in particolare creata dal birrificio Baladin che ha rivoluzionato questo mondo con le sue etichette. Il perfetto pairing con le cartellate è la Xyauyù di consistenza quasi liquorosa, da bere non nei classici calici da birra ma cicchetti da liquore. Si posiziona come una birra ad alta fermentazione, non viene filtrata. È sottoposta ad un affinamento in barrique di rovere destinata all’affinamento del rum e raggiunge una gradazione alcolica pari al 14%”. 


La foto di copertina è di 2night, shooting di gaga Jovanovic per Saint Patrick

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scritto da:

Serena Leo

Amo raccontare il vino e il cibo, mia croce e delizia. Sono costantemente alla ricerca di proposte gourmet “sartoriali” esaltanti. A tavola, come nella vita, desidero che il mio calice sia sempre pieno e che i commensali siano allegri e appassionanti.

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