10 mete da favola della Toscana che ti faranno sognare

Pubblicato il 31 gennaio 2017

10 mete da favola della Toscana che ti faranno sognare

L'avanzare dell'età "matura" fa decisamente danni. Da cinica che ero, sono diventata un'inguaribile sentimentale e sognatrice. Insomma, l'esatto contrario di quello che dovrebbe normalmente accadere. I film, la musica, l'arte, alcuni luoghi circondati da un alone magico non aiutano certo questa propensione ai sentimentalismi ed alla fantasia. In Toscana esistono luoghi che permettono di vivere la favola attraverso la realtà, tra parchi tematici dedicati alle fiabe, parchi e castelli visionari, isole su laghi, eremi leggendari, luoghi fatti per gli innamorati. Ecco a te 10 mete fiabesche della Toscana che ti faranno sognare:

​Il borgo dove nasce la fiaba

Se si parla di luoghi fiabeschi non si può non parlare di Collodi (Pescia), borgo medievale che diede i natali a Carlo Lorenzini, autore del romanzo "Le avventure di Pinocchio". La cittadina è nota prevalentemente per il Parco di Pinocchio, ma a me piace immaginare, facendo un giro per le sue strade, come abbia vissuto il Lorenzini da bambino e come abbia potuto trasporre la sua infanzia da adulto in una delle fiabe e dei romanzi di formazione più belli del nostro tempo.

Il parco visionario

In tema di parchi, assolutamente visionario oltre che fiabesco, il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio (Capalbio). Più che di giardino o parco bisognerebbe parlare di città, visto che occupa una superficie di 2 ettari sulla quale si stagliano coloratissime sculture ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi dell'artista Niki de Saint Phalle. Al magico mondo dell'artista si accede attraverso un padiglione d'ingresso, opera dell'architetto Mario Botta, che lascia fuori la realtà per catapultarti nel sogno.

L'Isola sul lago

Fiabesca è l'atmosfera che si respira ad Isola Santa, nel comune di Carreggine (Lucca), antico borgo disabitato sulle Alpi Apuane, un tempo punto di ristoro per i viandanti ed ora comprensorio turistico costituito, oltre che dalla Chiesa sconsacrata di San Jacopo, da un complesso ricettivo ed un ristorante sul lago artificiale, immerso nella natura.

L'albero delle promesse

Per gli inguaribili romantici è d'obbligo una tappa a Lucignano (Arezzo), borgo medievale dalla tipica forma ellittica e struttura che ricorda un labirinto, per far visita al Museo Comunale e scoprire il famoso Albero della vita, detto anche Albero d'oro o Albero dell'amore. Si tratta di un reliquiario di rame e d'argento del '400, decorato con smalti, cristalli di rocca, coralli e miniature, di fronte al quale anticamente gli sposi si promettavano fedeltà e per questo oggi considerato un portafortuna per gli innamorati.

Le strade degli innamorati

Molto romantica anche Pienza (Siena), patrimonio UNESCO e città ideale del Rinascimento per Papa Pio II che affidò al Rossellino l'incarico di rinnovarla. Se sei un romantico, non puoi non passeggiare mano nella mano per le stradine del borgo, come via dell'Amore e via del Bacio, che è stato peraltro set di alcune scene del film Romeo e Giulietta di Zeffirelli, e fermarti a godere del panorama sulla vallata. 

Il set delle storie d'amore fantastiche

A Montepulciano, piccolo borgo del senese, invece, è stata girato il film New Moon tratto dal secondo libro della saga di Twilight. Sarà bello percorrere in auto le stradine di campagna intorno, ammirando la Chiesa di San Biagio, e fare una passeggiata lungo il corso e le strade all'interno delle mura, fino a piazza Grande, dov'è stata girata la scena del salvataggio di Bella da parte di Edward.

L'eremo leggendario

A proposito di storie narrate da romanzi e dal grande schermo, una location da sogno quella sulla quale sorge l'Eremo di Montesiepi, parte più antica del complesso architettonico che comprende anche l'Abbazia di San Galgano. All'interno dell'Eremo si trova la spada nella roccia, appartenente ad un cavaliere toscano che scelse l'Eremo per ritirarsi a vita religiosa, che ricorda la leggenda che ruota intorno al personaggio di Re Artù ma anche il film d'animazione Disney tratto dal romanzo di White.

Il faro sul mare

Lascia senza fiato la vista dal Faro delle Vaccarecce, antico faro dismesso a nord dell'Isola del Giglio, al quale si giunge attraverso una strada panoramica, nel 2015 acquistato da un giovane stilista toscano che si sta impegnano in un'opera di restauro per restituire questo gioiello agli abitanti dell'isola. In questo caso poco importa se il faro sia noto ai più come Faro degli Innamorati grazie a Federico Moccia che ne ha tratto ispirazione per il romanzo “Scusa ma ti chiamo amore”.

Il Castello variopinto

Non c'è fiaba senza castello. Il più fiabesco di tutti per me rimane il Castello di Sammezzano, a Leccio (Reggello), dalle caratteristiche davvero uniche. Si tratta infatti di un castello nel tipico stile moresco, a noi occidentali noto per la sua presenza in molte zone dell'Andalusia, di proprietà della famiglia Ximenes D'Aragona e riprogettato da un suo membro, Federico Panciatichi, nella seconda metà dell''800 e circondato da un parco con le piante esotiche più rare. Affascinante anche scoprire le frasi iscritte qua e là e spesso confuse dal gioco di forme e colori che caratterizza il Castello.

(Foto di copertina di Luca Paolini da Flickr CC)
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scritto da:

Maddalena De Donato

Lucana di nascita e fiorentina di adozione, ho scoperto in Toscana i veri piaceri della vita: mangiare bene, bere ancora meglio, viaggiare, condividere, ma soprattutto scrivere. L'unica arma che tollero è il cavatappi e scoprire nuovi locali è una dipendenza da cui non riesco ad uscire. Non a caso il mio blog si chiama Mad Tasting.

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