I piatti vengono dal sentimento alla storica Osteria Zà Zà

Pubblicato il 8 marzo 2014

Gli ingredienti sono quelli buoni, scelti con attenzione, la preparazione è quella tramandata dalla sapienza della nonna: imperfetta e rustica, tradizionale ma anche rivisitata nelle dosi e nei tempi di cottura dopo anni di esperienza e di buon gusto. Ogni piatto racconta una storia all'Osteria Zà Zà, ogni ricetta, da quella tipica toscana alle sorprendenti invenzioni di Stefano Bondi, è fatta con passione. Come dice lo stesso proprietario: “Non c'è un piatto che non viene dal sentimento”, perchè viene dalla memoria di tre generazioni ai fornelli, dall'estro artistico di un uomo che ha iniziato la sua carriera nella ristorazione dall'amore per il cibo e ha portato avanti per 40 anni di costante lavoro e successo, una cucina seria, fatta come a casa, per volersi bene.
Il ristorante è ormai conosciuto in tutto il mondo, presente delle guide più prestigiose e frequentato da una lista infinita di personaggi famosi. Questo non è un successo dettato dalla moda del momento, ma da una lunga tradizione che ha saputo conquistarsi una fama internazionale.
Ci sono molte salette arredate con stili diversi ed è possibile mangiare anche fuori in un dehors aperto tutto l'anno, riscaldato d'inverno.

LA STORIA Il locale nacque come bottega a fine Settecento, quando era una locanda con camere, dove poter mangiare e fare un riposino. Con l'avvento dei mercati di zona il chiosco ebbe un grande successo: dal venerdì sera, quando attaccavano i barrocci, le tavole erano sempre piene. Nell'Ottocento diventò una fiaschetteria dove si beveva e mangiavano cose veloci. Dopo alcuni anni di chiusura, negli anni '20, venne riaperto dalla famiglia Signorini, soprattutto per la mescita di vino e la preparazione di panini, per esempio con la finocchiona, oppure per pochi piatti tipici come zuppa di magro o di cavolo nero (che al tempo si mangiava anche la mattina). Questo fino agli anni '60. Nel '74 fu rilevata da Bondi e il 7 aprile del 1977 la trattoria aprì con 5 tavoli come Zà Zà. Quei tavoli sono ancora dov'erano 40 anni fa, ma adesso il locale può ospitare 350 posti a sedere.

IL NOME ZA'ZA' È il soprannome di bambino di Stefano Bondi, il proprietario del mitico locale. Questo simpatico nomignolo gli venne dato dalla zia Lella perché spariva in un attimo. È un modo di dire fiorentino anche per preparare qualcosa in cucina di veloce, è stato usato per dare l'idea di un pasto veloce per chi visita Firenze e vuol fare in fretta. Qui è infatti preparato tutto espresso e la freschezza dei piatti è assicurata.

NEL MENU La cucina è quella casereccia fiorentina nella sua autentica anima familiare e contadina. Verace come un sugo di cacciagione, sopraffino con un dolce lievitato alla perfezione, raffinato come il tartufo scelto e abbinato con la semplicità di un tagliolino o un uovo in camicia.
L'ampio menù offre decine di proposte sfizione di carne, pesce e anche pizzeria, con un aggiunta di piatti del giorno extra menù. Accanto alle classiche zuppe toscane e alle ricette semplici, ci sono anche piatti particolari come la Braciola dello Zio Cuga (carne fritta in padella preparata con crema di gorgonzola d'inverno e con una dadolata di pomodorini d'estate). I consigli possono essere molti: tra i primi da provare la strascicata, gli spaghetti Zazà (in bianco con gamberie cipollina fresca: semplice e squisito), la pappa al pomodoro, la ribollita e il farro su passata di fagioli. Tra i secondi è rinomata la tartara di manzo al bicchiere (molto speziata), il pollo fritto o alla cacciatora, il peposo o la  mitica trippa.
Tra i dolci il più famoso è la torta di mele: la ricetta di Za' Za' ha fatto il giro del mondo per la sua particolarità. E' servita calda con crema di mascarpone... Si scioglie in bocca!

IN CANTINA La scelta dei vini spazia tra ben 80 etichette, in prevalenza toscane ma anche provenienti da altre regioni: Campania e Sicilia per i rossi, Friuli e Veneto per i bianchi. Anche il vino della casa è di ottima qualità, un Chianti leggero da accompagnare facilmente coi piatti in menù. Per il dopo cena ci sono vari distillati ma si consiglia la Grappa, ce n'è una sola ma è speciale: da sempre rifornita direttamente dal contadino che la produce.

PRODOTTI IN VENDITA Uscire da Za'Za' senza portarsi via un ricordo è impossibile: c'è tutta una serie di prodotti di ottima qualità da comprare sul posto. A partire dall'olio della fattoria di Vetrice (sopra la Rufina), che ha vinto molti premi; lo stesso olio che è servito in tavola per accompagnare i piatti, quel filo verde dorato di bontà toscana che fa la differenza. In vendita anche il vino: uno più popolare sempre dalla fattoria di Vetrice e un altro di Calcinaia, Conte Cappone, un Chianti classico Gallo nero. Altre bontà in vetrina: burro al tartufo, paté campagnolo (carne di maiale e vitella con spezie mediterranee). Accanto al cibo anche una serie di oggetti con brand Za'Za': un profumo per ambiente, candele e saponi per le mani in una linea fatta in Francia, prodotta a Grasse. E ancora grembiuli, magliette, piatti, bicchieri e due cd compilation di musica lounge e disco registrati a Saint Tropez dal dj Jean Claude Challe.

AMBIENTE Una mescolanza di stili, oggetti e ricordi, in un gusto squisitamente bohémien. Le sale hanno pareti con mattoncini a vista e al soffitto travi in legno scaldano l'ambiente. Le madie, i cassettoni, i tavoli e le sedie rispettano il gusto toscano casareccio e tradizonale, con uno spirito scanzonato e una vena artistica che si respira nell'aria. Nella mura di questa osteria ci è passata la storia: si percepisce dal bancone e dai tavoli all'entrata - memori di tante cene, pranzi e merende – sono gli stessi dall'apertura nel lontano '74. Le tante foto di personaggi famosi insieme al proprietario suggeriscono la celebrità di questo luogo in tutto il mondo."Qui ci sono i cliente più belli del mondo": è scritto anche sul menù!

Marzo 2014

  • CENA
  • PRANZO
IN QUESTO ARTICOLO
  • Zà Zà

    Piazza Del Mercato Centrale 26-29r, Firenze (FI)

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