I miei 10 film preferiti girati a Bari

Pubblicato il 13 dicembre 2016

I miei 10 film preferiti girati a Bari

...e le trame.

Tanti i film girati a Bari città. Pochi quelli veramente degni di menzione.
Ti presento la mia personale selezione.

 

#10. La Riffa -  Francesco Laudadio (1991)


Attenzione: non è un gran film, lo dico subito, ma ci sono due buoni motivi per vederlo:
- è ambientato a Bari, e puoi riconoscere il nostro lungomare, il Castello Svevo, il palazzo de La Gazzetta del Mezzogiorno ormai scomparso e Palazzo Mincuzzi;
- c'è Monica Bellucci a dar vita ad uno dei claim utilizzati: "Aveva perso tutto, tranne il suo corpo". A questo proposito guarda il film e poi ne riparliamo.

#9. Leone nel Basilico - Leone Pompucci (2014)


Una vedova sessantenne si ritrova tra le mani un bimbo mentre sua madre scappa via. Le due donne si ritrovano, passano insieme qualche ora, ma poi accade un fatto tragico. Un film surreale e poetico, che merita di essere visto (per noi orgogliosi pugliesi) anche perché si vedono gli interni di Palazzo Mincuzzi e la litoranea di Barletta.

#8. 12 Registi per 12 Città" - Lina Wertmüller (1989)


È un cortometraggio che la regista romana realizzò a Bari. Ci rendiamo conto? Uno spettacolo! La Wertmüller lo realizzò per il documentario "12 registi per 12 città", e mostra la Basilica, la Cattedrale, il Palazzo del Sedile, la Fiera del Levante, il lungomare, il Petruzzelli, il Castello Svevo, ii nostri marinai che riparano le reti, le nostre signore vestite di nero nel borgo antico, arte, folklore e religiosità, ma anche Polignano a Mare, Bitonto e Trani, i trulli, Castel del Monte,  le masserie fortificate... Insomma, un ottimo biglietto da visita per Bari e la Puglia firmato da una grande regista.

#7. E La Chiamano Estate - Paolo Franchi (2012)


In questo film si ha il piacere di rivedere la bella Isabella Ferrari come all'epoca di "Caos Calmo" con Moretti! Scherzo; l'interesse per questo film è solo (e sì, non è un gran film) per ammirare la nostra Puglia su maxi schermo, con scene girate sul lungomare, in centro in Via Putignani, ma anche in provincia (Monopoli, Fasano, Ostuni).

#6. Polvere di Stelle - Alberto Sordi (1973)


Un onore aver avuto Alberto Sordi a Bari a girare questo film. Nella pellicola puoi vedere il borgo antico, il lungomare e il Teatro Petruzzelli con la grandiosa parte del "Dove vai se la banana non ce l'hai".

 

#5. L'Amore È Imperfetto - Francesca Muci (2012)


Sinceramente non ho ancora visto questo film, ma ho visto il video musicale che ne è stato tratto per la canzone di Tiziano Ferro, "L'amore è una cosa semplice". Bari ne esce molto bene!

 

#4. Tutto L'Amore Che C'È - Sergio Rubini (2000)


Non è girato propriamente a Bari, ma nella provincia: Altamura, Giovinazzo, Bitonto, Grumo Appula... ma come facevo a non mettere almeno uno dei film di un regista che in tutta la sua filmografia ha decantato la nostra terra? E poi su Rubini ci ho fatto pure una tesi di laurea!

#3. Il Passato È una Terra Straniera - Daniele Vicari (2008)


Film tratto dall'omonimo romanzo di Gianrico Carofiglio. Orgoglio dell'intellighenzia barese per la letteratura. Nel film c'è il Lungomare Nazario Sauro e il borgo murattiano.

#2. Mio Cognato - Alessandro Piva (2003)


Quando ho avuto modo di intervistare Alessandro Piva sul suo, all'epoca, ultimo film, non ho potuto non chiedere di più su Mio Cognato. Adoro questo film! Non so quante volte l'ho visto. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio vanno in giro per la Bari notturna e incontrano una serie di personaggi che tinteggiano il barese doc.

#1. LaCapaGira - Alessandro Piva (1999)


Dulcis in fundo il capolavoro tutto barese di Piva, nonché la sua opera prima. Come dimenticare l'epopea di Minuicchio e Pasquale alla ricerca della coca? Poi la scena della discarica con le gasteme al rallenty con loro due lì "a f'mars le spinidde" mentre Carrarmato stava "com o' matt" è epica!

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Foto di copertina: frame tratto da "L'amore è imperfetto", con il Teatro Margherita, il lungomare e il Palazzo della Regione

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scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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