Nel 2023 la figura di un Project Manager all’interno di un’azienda è diventata una componente essenziale: è quella che ha il ruolo di coordinare il team e dare loro gli strumenti necessari per raggiungere l’obiettivo. Ho intervistato Roberta Sciacqua, PM (project manager) di Magistro Creativi & Associati e le ho chiesto di raccontarci il suo ruolo nell’azienda, e quali sono gli ostacoli che ogni giorno un project manager deve saper affrontare.
“Sono laureata in Comunicazione e ho conseguito la Magistrale in Filosofia dei Mezzi di Comunicazione a Bari. Sapevo quello che volevo fare: volevo realizzare eventi e lavorare in un’azienda di comunicazione con il ruolo di PM.
Lavoro per Magistro da Ottobre 2019, sono entrata prima per ricoprire un ruolo in amministrazione, ma lì son durata molto poco, diventando poi nell’arco di 3 mesi PM.
Ho seguito e continuo a seguire clienti di ogni genere, da due anni a questa parte curo gli eventi e i clienti della pubblica amministrazione, mi occupo sia della progettazione degli eventi che della realizzazione di questi.
Per i bandi pubblici in particolare mi occupo della parte creativa e progettuale e, una volta vinti, della realizzazione effettiva".
“Il PM è colui che prende in carico il cliente, dalla fase conoscitiva fino alla realizzazione finale dei lavori e che si occupa anche della fatturazione che ne compete.
Un PM deve cercare di entrare in empatia con il cliente, capirene le peculiarità e studiare le strategie che bisogna mettere in atto.
Con i colleghi operativi, il PM, dopo aver invitato tutta la documentazione necessaria, individua una strategia da poter proporre al cliente. Una volta che il progetto viene approvato del cliente, è colui stabilisce quali sono i tempi di esecuzione e, di conseguenza, deve far rispettare i tempi.
Inoltre controlla i lavori in entrata in uscita, si interfaccia con il cliente e porta a termine i vari progetti. Il Social Media Manager è la figura aziendale incaricata di gestire il marketing e la pubblicità sui canali social del cliente".
Se volete sapere di più sul ruolo del Social Media Manager vi consiglio di leggere la precedente intervista fatta ad Alfredo De Vincenzo Responsabile del reparto Social di Magistro.
“Cerco sempre di capire chi ho davanti a me, qual è la loro storia e come sono arrivati alla loro idea. Cerco di scoprire le emozioni e le relazioni personali di ognuno di loro per capire cosa li spinge a portare avanti il loro business. È bene sempre capire la vera motivazione che spinge il cliente a venire da noi.
Poi valuto sempre i tempi, per una questione operativa in modo da cercare di anticiparmi per i lavori futuri. Mi piace anche fare domande più o meno organizzative sul loro lavoro, per capire come poter anticipare i loro bisogni e riuscire a soddisfare eventuali richieste dell’ultimo secondo. È difficile per me dire no: non riesco, cerco sempre da calibrare il lavoro da realizzare quello che mi viene richiesto".
“Perché qui abbiamo professionisti, persone che realmente hanno studiato. Nessuno si improvvisa, nulla è fatto a caso: si operano delle scelte e c’è sempre una strettissima collaborazione tra i vari team che si aiutano a vicenda. C’è sempre un dare e avere tra di noi”.
Roberta si prende un momento per riflettere, poi mi risponde: “L’errore più comune è non immedesimarsi nel cliente. È necessario uscire dai propri panni e cercare di pensare come se tu fossi l’imprenditore del brand, per provare capire cosa vuole e di cosa ha bisogno.
È necessario che il cliente possa fidarsi di me, in quanto professionista, e provare a immedesimarsi fa si che questo avvenga con più facilità”
"A fine ‘800 le immagini non c’erano: Walter Benjamin ha pensato bene di sfruttare la potenza delle immagini e da quel momento in poi le immagini hanno aiutato nel veicolare messaggi chiari e diretti. Negli anni 2000 un’immagine che veicola un messaggio in tutto il mondo è la cosa più potente che abbiamo.
Farsi bello e funzionale agli occhi dei tuoi clienti è sempre uno stimolo in più per sceglierti".
“Assolutamente sì. Le regole base che seguo sempre nel mio lavoro sono:
-Comprendere il target di riferimento (a chi mi rivolgo?);
-Capire cosa dobbiamo comunicare: possiamo comunicare se abbiamo qualcosa da dire. Bisogna essere coerenti con la mission del cliente e non comunicare a caso solo per essere presenti sui social.
La strategia cambia in base alla disponibilità del cliente, ma anche in base alla piattaforma da utilizzare. Non escludiamo una strategia offline, come la radio o i podcast, che in quest’ultimo periodo stanno spopolando”.
Roberta sospira e mi risponde: “Io adoro il mio lavoro non mi sono mai annoiata. Ho sempre voluto fare un lavoro dinamico e qui da Magistro ogni giorno c’è una sfida nuova da affrontare.
La cosa più difficile è la corsa contro il tempo: sarebbe bello avere più tempo per godermi ogni momento al meglio. È come essere su una montagna russa che non si ferma mai, tuttavia, spesso il giro non te lo godi a pieno.
Concluso un evento ce n’è subito un altro da organizzare; la lotta contro il tempo per chi fa un lavoro come il mio è un aspetto con cui dover convivere”.
Il lavoro di un Project Manager non è tutto rosa e fiori come spesso si può immaginare guardando dall’esterno: ci vuole fatica, studio e dedizione per poter avere successo in questo lavoro. Roberta, grazie anche al suo team, riesce a coordinare magistralmente la macchina di Magistro facendo si che il cliente possa ritenersi soddisfatto dell’obiettivo raggiunto.
Magistro Creativi & Associati - Via Vincenzo Bellini 8, Bari. T: 0809642317
scritto da:
Instancabile viaggiatrice, amante del bello e soprattutto del buono. Credo che le migliori relazioni si creino intorno ad una tavola, circondati da amici, buon cibo e buon vino. Il mio mantra? Non rinunciare mai alle occasioni che la vita ti offre.
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