La carne la fa da padrone, ma anche i dolci non scherzano: cronaca di un pranzo che ci ha felicemente messi al tappeto

Game. Set. Match. È così che ci si sente dopo aver pranzato o cenato da Timeout Argiro Burger Pub. Il clima sportivo ti fa entrare immediatamente in trance agonistica, anche solo per accaparrarsi il tavolo migliore (prendete nota: è il primo dopo il muro, sormontato da un'insegna luminosa Brooklyn Brewery e taxi giallo New York Style).


Quando ci si siede e si accede al menu tramite Qr code è subito tempo di concentrarsi: l'offerta è ampia e i piatti che si vorrebbe ordinare si fanno subito tantissimi. Come uscirne? Chiedendo ai camerieri, che diventano presto i tuoi migliori amici. Infatti, qui tutti sanno spiegarti cosa avviene in cucina. Gli sprechi sono minimi e la competenza abbonda. Quindi non c'è tempo per essere timidi: sull'abbinamento birra-cibo sono pronti a segnare un canestro da tre punti.

Carne per veri bomber

Come dice il nome stesso del locale, il burger è il vero bomber del menu. Ci fiondiamo su un lussurioso Shaquille O’Neal, in cui la polpetta da 160g creata con la Ricetta Timeout è accompagnata con guacamole, bacon, coleslaw, pomodori, stracciatella e chips di patata. Inutile dirlo, ma vi conviene tagliarlo a metà o dotarvi di grande pazienza e procedere a piccoli morsi. Ma è difficilissimo stare calmi davanti a cotanta abbondanza e piacere. Una bionda chiara firmata Grinbergen fa il suo, rinfrescando e placando la sete.

Il grande classico “born in the U.S.A.”

In questo viaggio vietato a vegani e vegetariani ci facciamo sedurre dal piatto più “ammericano” del menu: le Ribbs con salsa BBQ. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, dicono. Be', noi abbiamo scelto di affrontare la sfida indossando gli appositi quanti neri.


Visto che il Covid ci alita ancora sul collo, leccarsi le dita potrebbe essere un problema. E così ci si può concentrare su ciò che conta davvero: la salsa che intreccia le sue molecole a una carne cotta alla perfezione. Qui è necessaria una birra double Grinbergen.

Tutti in piedi per la Maracanà!


Ma non finisce qui. In un impeto di preistorica fame, ci spariamo anche una Tagliata Maracanà. Arriva questo Angus argentino perfetto, servito con rucola, grana e pomodorini, tutto a parte per non condizionare chi non ama questi ingredienti vegetali. Chips di ordinanza a lato e blanche ghiacciata a gò-gò.

Dolce finale

È il gol al novantesimo. Il rigore parato quando ti giochi la finale dell'Europeo. Il tiro da tre punti che pensavi impossibile e invece. Da Timeout Argiro Burger Pub ci sono tre pasticceri che sanno molto bene come fare il loro lavoro. Dopo aver seguito un corso di pasticceria americana, Marco Antonicelli, Roberta Fino e Valentina Gargano hanno portato nella vetrina del locale dei dessert a dir poco spettacolari.


Ci abbandoniamo a una Lemon tarte, fatta con base di pasta frolla sormontata da un cremoso al limone e una meringa all’italiana sfiammata. La freschezza di questo dolce ci arriva al palato come un sorso d'acqua fresca dopo aver corso una maratona, perfetto e irrinunciabile. 

Avremmo voluto espandere lo stomaco per provare alcuni dei più importanti cavalli di battaglia del locale, come il Lobster Roll, il Baltimora, i pancake salati o i peccaminosi Maccaroni&Cheese. Ma decidiamo di darci tregua e di chiedere la rivincita per un prossimo Grande Slam.

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